
Dimora delPrete: la nostra prima volta in una residenza storica.
Tra le tante esperienze che ci ha regalato il Molise una delle più particolari è stata sicuramente il nostro soggiorno in una residenza storica.
E’ stata un’esperienza originale, interessante e divertente che ci ha permesso di approcciarci alla storia in maniera diversa, nonché di fare la conoscenza di una padrona di casa simpatica, elegante e grande narratrice.
In questo post non voglio parlarvi solo della nostra esperienza presso la Dimora delPrete, ma anche di Venafro, il bel borgo in cui si trova la residenza, e di quanto sia stato emozionante per tutta la famiglia soggiornare tra le stanze di una dimora storica.
Insomma voglio sfatare il mito che vede le residenze storiche come non adatte ai bambini, ovviamente quello che ci vuole è educazione e rispetto. Ma queste due cose dovrebbero essere scontate, non trovate? 😉
Benissimo… è ora di iniziare il racconto. Perciò continuate a leggere qua sotto! 🙂

La Dimora del Prete.
Abbiamo soggiornato presso la Dimora delPrete in occasione del nostro viaggio estivo #seguimipapà (per saperne di più cliccate pure qui). In realtà è il primo luogo che abbiamo conosciuto del Molise! 🙂
La Dimora con i suoi numerosi ed eleganti ambienti, il suo curatissimo giardino e la sua affascinante storia ci ha letteralmente stregato; tanto che siamo stati ore ad ascoltare i racconti di Dorothy, la sua straordinaria proprietaria.
Michele ha adorato questo luogo, e in particolare la sua grande scala di marmo, tanto che ancora ne parla! 🙂
Ecco allora giunto il momento di condividere con voi quest’originale esperienza! 🙂
1. La storia.
La storia di quest’antica residenza posta nel cuore del centro storico di Venafro affonda le sue radici nel Medioevo.
La forma con cui la residenza ci appare oggi invece risale al 1860, anno in cui la famiglia Del Prete realizzò un vero e proprio intervento di recupero urbano, inglobando e modificando l’impianto urbanistico precedente per realizzare il suo grande e sontuoso palazzo.
2. L’edificio.
A colpire la nostra attenzione e curiosità sin dall’arrivo è stato il grande portale d’accesso alla residenza.
Michele già si immaginava di entrare in un castello…
In realtà siamo arrivati alla Dimora delPrete di sera, e il buio non ci ha permesso di apprezzare i particolari del portone e del grande androne da cui si accede alla casa.
Ma la mattina dopo, con la luce del sole, siamo potuti andare alla scoperta di questo luogo straordinario insieme a Dorothy. E devo ammettere che ci siamo divertiti tantissimo! 🙂

Abbiamo trascorso ore a perlustrare ogni singola camera e sala di questa grande dimora, distribuita su tre piani.
E la nostra avventura è stata arricchita dall’esperienza di vedere i restauratori all’opera per recuperare i preziosi dipinti che decorano le sale della casa.
Michele si è molto divertito a guardarli “colorare” i muri! 🙂
Noi tutti ci siamo lasciati prendere dalla visita alla dimora e abbiamo immaginato le feste e le chiacchiere nei diversi salotti che arricchiscono quest’elegante casa.
– La colazione.
Una menzione d’onore merita la colazione che abbiamo consumato nella sala da pranzo, così riccamente decorata tanto da essere denominata la “Sala Pompeinana”.
Nel grande tavolo abbiamo potuto gustare i prodotti locali in un clima veramente cordiale e familiare.
Io sono rimasta letteralmente affascinata dai mobili d’epoca e ho (quasi) dimenticato di fare colazione persa tra le numerose foto di famiglia e i ricordi di Dorothy. 🙂
– La scala di marmo.
Anch’essa merita un posto d’onore nel racconto per il fascino che ha saputo esercitare sul piccolo blogger di casa.
Si tratta di una grande ed elegante scala in marmo di Carrara che ha entusiasmato Michele per la presenza dei “lampioni”, che in passato la illuminavano con le candele, e dei colorati affreschi con gli stemmi di famiglia presenti nel soffitto.
Anche a me, a dire la verità, è piaciuta tanto perché percorrerla mi ha fatto sentire un po’ una principessa! 😉
– Il giardino e la terrazza.
Aggiungo che il giardino con il suo prato ha molto colpito Michele e in effetti è un luogo perfetto per giocare in tutta sicurezza.
Inoltre quante volte può capitare di giocare in un giardino munito di rimessa per le carrozze? 😉
Anche la terrazza è un luogo molto interessante perché permette di ammirare Venafro dall’alto, con un punto di vista non consueto.

3. Venafro.
Come ho anticipato la Dimora delPrete si trova nel centro storico di Venafro, comune della provincia di Isernia dalle origini antichissime.
La storia delle sue origini infatti mi ha riportato alla mente nozioni di storia delle elementari e medie, quando studiavo le popolazioni italiche prima dell’avvento di Roma.
Chi non ricorda i Sanniti? 😉
Venafro fu proprio il luogo dove avvenne uno degli scontri più cruenti tra i Sanniti e i Romani nella lotta per la supremazia.
Purtroppo la brevità del nostro soggiorno non ci ha permesso di visitare le testimonianze di questo lontano passato, ma sono sicura che ci saranno occasioni per ritornare. 😉
Posso dire che questa prima visita a Venafro ci ha visto impegnati in un’escursione nel suo bel centro storico, dal caratteristico aspetto di borgo fortificato racchiuso tra la mole del Castello Pandone e la Cattedrale, che, in rispetto dell’assetto urbanistico tipico delle città normanno – longobarde, si trova al di fuori delle mura.
Passeggiando per le vie del centro storico abbiamo potuto individuare l’antico tracciato murario e le diverse porte di accesso alla città.
Ma l’attenzione di Michele è stata letteralmente assorbita dalla grande scacchiera realizzata nella pavimentazione di piazza Vittorio Veneto, quella dove si trova il Comune per intenderci.
Gran parte del nostro tempo a Venafro lo abbiamo dedicato agli scacchi… 😉
Tanto che ci siamo chiesti il perché della presenza di questa grande scacchiera…
Volete saperlo anche voi? 🙂

– La scacchiera di Venafro.
Nel 1932 vennero casualmente rinvenuti, in un sito di epoca romana, alcuni elementi di un’antica scacchiera realizzati in osso.
Il ritrovamento fece molto scalpore e a lungo si è discusso sulla loro datazione. Solo recentemente, le analisi condotte con il metodo della Spettrometria di Massa con Acceleratore (AMS) li hanno datati attorno al 980 d. C., quindi al X secolo (ovvero al mio caro Medioevo).
Nonostante sia stata accertata una datazione più recente rispetto a quella proposta in occasione del ritrovamento, gli scacchi di Venafro restano i più antichi d’Italia e forse d’Europa.
Senza la curiosità di Michele non avremo mai scoperto quest’interessante storia…
Perché Dimora delPrete è adatta ai bambini.
Con il nostro soggiorno in quest’antica residenza abbiamo sfatato il mito che vuole le dimore storiche non adatte a ospitare i bambini.
Inizio col dire che trattandosi, come dice la stessa parola, di dimore, e quindi di case, risultano essere di per sé già adatte ad accogliere i piccoli viaggiatori. Quello che ci vuole, come sempre, è educazione ed attenzione.
I bambini si sà: sono curiosi e inconsapevoli; ma è per questo che ci siamo noi genitori! 😉
Nello specifico la Dimora del Prete ben si presta a ospitare i bambini per le sue ampie camere da letto, la sua ricca e genuina colazione, il suo bellissimo giardino.
Ogni sala e ogni angolo della residenza poi offre tante sorprese e tanti aneddoti da scoprire. I piccoli ospiti si divertiranno un mondo a sentire le diverse storie che ogni ambiente della casa custodisce.
E Dorothy sarà ben lieta di raccontarle! 🙂

Informazioni pratiche.
E giunto il momento di fornirvi alcune informazioni pratiche per conoscere meglio questa residenza storica! 🙂
In primo luogo vi consiglio di cliccare qua se volete avere maggiori informazioni direttamente dal sito web della Dimora delPrete.
Poi se volete conoscere i dettagli del nostro viaggio in Molise potete cliccare qui.
Infine, se volete sempre restare aggiornati sulle nostre avventure dovete assolutamente seguirci su Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest.
A presto! 🙂

