natura,  Sardegna

Zuradili, un angolo di Sardegna inaspettato!

A poca distanza da Marrubiu (OR), ai piedi del Monte Arci (sito molto importante sin dalla preistoria per la presenza di ricchi giacimenti di Ossidiana), si trova la piccola chiesa campestre della Madonna di Zuradili, da cui prende il nome tutta la località.

Madonna di Zuradili Marrubiu
La chiesa della Madonna di Zuradili.

La chiesa campestre della Madonna di Zuradili.

La chiesa nelle sue forme attuali risale ai primi anni del XX secolo (fu inaugurata nel 1938), ma in realtà ha origini medievali.
Attorno all’edificio infatti a partire dall’XI secolo si sviluppò il villaggio di Zuradili, primo nucleo dell’odierna Marrubiu.
Nel corso del medioevo la zona dovette essere frequentata da pisani e genovesi, come testimoniano la toponomastica di alcuni luoghi posti nelle sue vicinanze (Su Moru ‘e is Pisanos ovvero “il sentiero dei pisani”) e il ritrovamento di alcuni “genovini” d’argento, monete coniate dalla Zecca di Genova tra il 1139 e il 1339.
Nel XVII secolo il villaggio venne abbandonato a seguito di alcune carestie e pestilenze che provocarono numerosi morti nella popolazione.
I suoi abitanti decisero di trasferirsi così nella vicina Marrubiu, che divenne uno dei centri più importanti del basso oristanese.

La festa nel parco.

Il legame con i suoi vecchi abitanti è ancora forte, tanto che una volta all’anno (a maggio) un corteo di fedeli, preceduto dai trattori addobbati a festa e dai cavalli bardati, accompagna in processione da Marrubiu sino alla chiesetta la statua lignea della Madonna, vestita con abiti preziosi e arricchita con tantissimi ex-voto.
La festa della Madonna di Zuradili, che dura tre giorni, si svolge nel piazzale e nel parco antistante alla piccola chiesa.
Questo bel parco, attrezzato per il pic-nic e con un piccolo angolo dedicato al divertimento dei bambini, contribuisce a rendere suggestivo il contesto paesaggistico in cui si inserisce l’edificio di culto.

Questa località è inserita all’interno del Parco Naturale del Monte Arci e proprio dallo spiazzo prospiciente alla nostra chiesetta partono una serie di itinerari naturalistici, diversi per lunghezza e difficoltà.
Obiettivo di questi itinerari è quello di far conoscere non solo la flora e la fauna di questi luoghi, ma anche la loro storia.
I resti delle focaie per il carbone e gli isolati rifugi in pietra, dove trovavano riparo i carbonai giunti nell’isola nei primi anni del ‘900, sono solo alcune delle testimonianze che ci raccontano le antiche frequenze umane di questa zona.

Noi, pigroni e golosoni come non mai, questa volta ci siamo dedicati alla gola.
La giornata uggiosa non ci ha permesso di godere appieno dello splendido contesto naturalistico, ma abbiamo trovato conforto nel vicino ristorante, immerso nel parco a pochi passi dalla chiesetta.
Se capitate da queste parti vi consigliamo di fermarvi qua a mangiare.
La cucina è buona e, cosa rara, i prezzi sono onesti!
Nota da mamma: nell’anticamera del bagno è presente un tavolino, assai utile per il “cambio pannolino”!

Perché portarci i bambini.

L’area di Zuradili è sicuramente ideale per una scampagnata in famiglia.
L’area attrezzata infatti permette di realizzare un picnic godendo di alcuni confort, come panche e tavoli.
Inoltre la presenza di molti alberi permette di trovare ombra e ristoro durante le ore più calde.

Tutta l’area è delimitata e quindi rappresenta un luogo abbastanza sicuro in cui far giocare i bambini.
È presente anche un parco giochi immerso nel verde. Molto carino.

I più temerari poi, magari nel pomeriggio, potranno affrontare uno dei sentieri naturalistici che partono proprio da qui. 🙂

chiesa Madonna di Zuradili Marrubiu
Il parco con la chiesa campestre.

Zuradili, con la sua chiesa e il suo paesaggio, merita sicuramente una visita.
Noi ci torneremo con la bella stagione per percorrere questi itinerari e scoprire quest’angolo di Sardegna.
Ma questo, come dico sempre, è tutto un altro post!
Voi, ci siete mai stati?

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