2016,  Esperienze,  Sardegna

Tessingiu: l’artigianato in mostra a Samugheo.

In questo post vogliamo raccontarvi la nostra visita – in compagnia delle nostre amiche Daniela, Alessia e Lola – a Samugheo, piccolo paese della Provincia di Oristano. L’occasione per conoscere questa realtà era assai interessante: dovevamo visitare Tessingiu, ovvero la 49° Mostra dell’Artigianato Sardo.

Il paese di Samugheo.

La visita a Samugheo ci ha permesso di realizzare la nostra prima “incursione” nel territorio del Mandrolisai, una regione storica della Sardegna centrale caratterizzata da un paesaggio fatto di montagne e gole profonde.

Tra le creazioni esposte a Tessingiu 49° Mostra dell'Artigianato Sardo.
Tra le creazioni esposte a Tessingiu 49° Mostra dell’Artigianato Sardo.

E in effetti è  il paesaggio ad attirare l’attenzione di chi arriva per la prima volta in questo borgo: attraversato il ponte che sovrasta il Tirso (vi consigliamo di fermarvi per godere dello splendido panorama e scattare alcune foto!), si sale tra curve e tornanti e ci si immerge in una vegetazione rigogliosa nonostante la stagione estiva.

Samugheo sorge in un territorio di confine, come ancora oggi testimonia l’antico nome di Brabayanna (= porta della Barbagia): quasi a sottolineare l’inizio della sub-regione barbarcina proprio a partire da qui. 🙂

Cosa vedere a Samugheo.

Una volta giunti in paese non abbiamo potuto fare a meno di visitarlo per conoscere la sua storia e cercare di capire come mai questo borgo sia così legato all’artigianato e in particolar modo alla produzione tessile, cui è dedicato il Museo Unico Regionale dell’Arte Tessile Sarda (MURATS).

Samugheo in realtà vanta una lunga tradizione tessile che si è preservata pressoché intatta nel gusto e nella tecnica a causa dell’isolamento geografico di questa comunità.

Fino a poco tempo fa in ogni casa era presente un telaio e questo “saper fare” veniva tramandato di madre in figlia come una vera e propria eredità. Le donne di casa provvedevano a realizzare il corredo delle giovani spose e ancora oggi in molti possiedono le antiche coperte o i tappetti delle nonne. 🙂

Anche se oggi il telaio non è più elemento costante dell’arredo domestico, l’arte tessile viene portata avanti da sapienti artigiane che custodiscono una preziosa tradizione, croce e delizia di queste donne.

Isabella al lavoro con uno dei suoi telai orizzontali.
Isabella al lavoro con uno dei suoi telai orizzontali.

Accompagnate da Emanuela, l’amica che ci ha fatto da guida tra i tesori del suo paese, siamo andate a visitare uno di questi laboratori dove ancora si tesse secondo la tradizione e rigorosamente a mano.

Ad aspettarci c’era la signora Isabella Frongia, proprietaria dell’omonimo laboratorio e tessitrice. È stata lei a farci gli onori di casa presentandoci il suo laboratorio e spiegandoci i diversi strumenti utilizzati e le procedure necessaria per tessere.

Bellissimo vederla all’opera sul suo telaio orizzontale! 🙂

Tutto questo mentre uno scatenato Michele (solo temporaneamente intimidito dal rumore del telaio) era inesorabilmente e pericolosamente attratto dai tanti fili e gomitoli! 😉

Prima che accadesse l’irreparabile abbiamo salutato la gentilissima Isabella e abbiamo proseguito il nostro tour per le vie del paese.

Proprio di fronte al Municipio si trova la chiesa parrocchiale, dedicata a San Sebastiano, patrono di Samugheo. Nonostante i recenti interventi di recupero, l’edificio di culto è ancora ammirabile nelle sue forme originarie, che ne fanno una preziosa testimonianza dello stile gotico-catalano in Sardegna. Su questa chiesa si tramanda una leggenda secondo la quale la stessa in origine doveva essere costruita 300 m più a ovest: ogni mattina però gli operai incaricati della sua costruzione trovavano il materiale edile nel medesimo punto in cui poi, pensando a un miracolo, venne realizzata e si può ammirare ancora oggi.

Interno della chiesa di San Sebastiano.
Interno della chiesa di San Sebastiano.

Perché visitare Tessingiu 49° Mostra dell’Artigianato Sardo.

Visitato il paese eravamo ormai pronti per andare a conoscere Tessingiu e le opere degli artigiani che vi hanno esposto. 🙂

La Mostra trova spazio in due distinte sedi: il MURATS e i locali dell’Ex Scuola Elementare del paese. L’allestimento, che comprende circa 90 espositori, si prefigge un grande obiettivo: raccontare l’intero patrimonio dell’artigianato sardo.

Per questo motivo possiamo affermare che per noi Tessingiu è stata una vera scoperta: mai e poi mai avremo potuto immaginare che l’artigianato sardo si esprimesse in così tante forme e colori!

Per non parlare dai materiali: si va dal tessuto al legno, dalle pietre alla ceramica, dal vetro al sughero.

È stato istruttivo e sorprendente vedere riunite in un solo luogo le opere di questi artigiani, frutto della loro creatività e abilità.

Tessingiu 49° Mostra dell'Artigianato Sardo
Tessingiu 49° Mostra dell’Artigianato Sardo

Tessingiu è una dimostrazione di come quest’isola sia ricca di tradizione ma anche di voglia di innovarsi e rinnovarsi, nonostante le sue contraddizioni e difficoltà!

Una nota a parte merita l’allestimento: veramente bello e riuscito nel suo tentativo di sottolineare l’eccellenza e l’originalità dei singoli artigiani.

Sala dopo sala ci si rende conto di quanto il nostro artigianato sia più vario e creativo di quanto si pensi.

Un’altra piacevole scoperta è stato vedere quante di queste creazioni siano frutto dell’immaginazione e del “saper fare” di giovani artigiani.

Tra gli espositori inoltre abbiamo ritrovato vecchi amici (e ne siamo stati un po’ orgogliosi anche noi): c’erano i gioielli di Paola Cassano, le ceramiche di Entos (clicca qui) e i coloratissimi tappeti di Nule.

Sono stati veramente tanti gli oggetti che ci hanno colpito: i dolci tipici di “100 gr di zucchero” facevano venire l’acquolina in bocca, peccato fossero di ceramica! 😉

Gli animali di legno del “Maestro d’Ascia” hanno molto incuriosito Michele, che nel frattempo aveva deciso di visitare la Mostra in modalità “gattonamento”.

Io mi sono letteralmente innamorata dei mobili dell‘”Antica Bottega” di Samugheo e dei bellissimi vestiti della “Sartoria Sorelle Podda” di Muravera. Davanti ai vestiti, lo ammetto, avevo gli occhi a cuore! Chiedete a Daniela e Alessia.

Se amate il bello non potete non visitare Tessingiu. Siamo sicuri che vi rifarete gli occhi e ripenserete a modificare l’arredamento di casa. 😉

Tessingiu vi permetterà di conoscere a fondo il ricco patrimonio dell’artigianato sardo nelle sue diverse forme.

Per completare la conoscenza della lunga tradizione artigianale isolana dovete assolutamente visitare l’esposizione permanente del MURATS, che conserva alcuni pezzi unici che, tra le altre cose, vi aiuteranno a comprendere meglio il significato originario dei simboli che vedrete riprodotti in molti dei manufatti esposti alla Mostra.

Perché visitare Tessingiu con i bambini.

Ci sentiamo di consigliare questa Mostra anche ai bambini: rimarranno colpiti e incuriositi dai colori e dalle forme di alcuni oggetti e attraverso di loro conosceranno meglio la nostra storia e comprenderanno maggiormente alcune delle nostre tradizioni.

Nota da mamma: l’esposizione è facilmente visitabile anche col passeggino o in modalità “gattonamento” (testata per voi da Michele)! 😉

Nel caso vi sia venuta voglia di visitare Tessingiu dovrete aspettare la prossima edizione: quella del 2016 si è conclusa domenica 21 agosto 2016.

 

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