
Tessingiu: artigianato in mostra a Samugheo.
Come nel 2016, anche quest’anno siamo andati a scoprire le novità dell’artigianato sardo in mostra a Samugheo (la mostra si è conclusa il 3 settembre).
Con noi le inseparabili Daniela e Lola.
Quello con Tessingiu è ormai diventato per noi un appuntamento fisso.
Ci piace immergerci nei colori e nelle creatività dei nostri artigiani, capaci sempre di stupirci con la loro personale interpretazione della tradizione sarda.

Sapevamo che quello che avremo visto ci sarebbe piaciuto molto, ma non ci aspettavamo che la 50° edizione di Tessingiu ci avrebbe sorpreso così tanto. 🙂
Eh si perché per il suo 50° compleanno gli organizzatori di Tessingiu hanno voluto rifare un po’ il look alla mostra, cambiando anche la location, o almeno parte di essa.
Se infatti una parte dell’esposizione è stata raccolta nelle sale del Murats – Museo Unico Regionale Arte Tessile Sarda, l’altra ha trovato ampio respiro nei grandi locali della ex Cantina Sociale di Samugheo.
Devo dire che il connubio archeologia industriale e artigianato sardo ci è piaciuto non poco. 🙂
bimboinspalla a Tessingiu 2017. L’artigianato a misura di bambino.
Abbiamo visitato la 50° Edizione di Tessingiu pochi giorni prima della sua chiusura, in un caldissimo pomeriggio di fine agosto.
Spinti dalla curiosità, abbiamo deciso di affrontare il caldo estivo per immergerci nel mondo dell’artigianato sardo.
Devo dire che non ci siamo pentiti della nostra decisione perché Tessingiu è riuscita a stupirci per la collezione esposta e per il suo bell’allestimento.
La nostra visita ha avuto inizio dalle sale del Murats, dove quest’anno è stata esposta la preziosa collezione dedicata al principe Karim Aga Khan (tale collezione è frutto di una suo donazione).
Si chiama la “Collezione del Principe” ed è composta da preziosi manufatti tessili di varia natura che riportano il suo nome.
La visita a questa sezione della mostra e al Murats si è svolta in tutta tranquillità perché Michele se la dormiva beatamente.
Ho potuto quindi farli un migliaio di foto a tradimento (ma si vede solo il passeggino) lungo tutto il percorso espositivo. 😉
Ammirare questa sezione della mostra dell’artigianato significa anche visitare le sale del Murats, dove sono conservate le testimonianze (alcune antichissime) della nostra arte e abilità tessile.
La collezione del museo si è oggi ampliata con un bellissimo “Video d’Autore”, una sorta di tappeto corale virtuale in cui le signore del paese spiegano cosa significa per loro tessere e come si sono avvicinate a quest’arte.
Attraverso i loro ricordi, oltre a far comprendere meglio questo piccolo angolo di Sardegna, si raggiunge l’importante obiettivo di tutelare e diffondere la memoria storica di questa comunità.
Veramente bello e interessante! 🙂
Con un ormai sveglio e super energico Michele, abbiamo proseguito la nostra visita nei locali dell’ex Cantina Sociale di Samugheo.
Qui hanno trovato spazio i colorati e dalle forme più bizzarre oggetti del nostro artigianato.
Ogni centimetro dell’ex Cantina Sociale è stato letteralmente invaso dalle forme, dai colori e dal materiale dell’artigianato sardo.
Michele è stato subito attratto da questa esplosione di creatività e si è diretto immediatamente verso gli oggetti più delicati. 😉

Dopo un primo giro di ricognizione, la sua attenzione si è però concentrata sulle ragazze che si occupavano dell’accoglienza dei visitatori.
Il simpaticone è riuscito (chissà come mai) a farsi temporaneamente adottare ed è finito a “lavorare” insieme a loro! 🙂
Poi non dite che Tessingiu non è family friendly. 😉
In questo modo ho potuto meglio ammirare l’esposizione e procedere anche ai “doverosi” acquisti.
Sappiate però che ho comprato molto meno di quanto avrei voluto! 😉
Perché parlare di artigianato ai bambini.
Come ci è già capitato di dire in un guest post di qualche tempo fa, l’artigianato ai bambini fa molto bene perché permette loro di entrare in contatto con la creatività.
Visitando Tessingiu, ed altre mostre dell’artigianato, potranno capire quante forme e colori può assumere la creatività umana.
Impareranno che tradizione spesso fa rima con innovazione e che la bellezza è tutt’altro che convenzionale.
Affineranno il loro gusto estetico e comprenderanno che dietro ogni oggetto c’è un valore aggiunto, diverso da quello economico, legato alla persona che lo ha pensato, immaginato e creato.
Attraverso gli oggetti esposti avranno modo di capire (certo dobbiamo aiutarli noi) che ognuno di essi è frutto del lavoro di una o più persone.
Comprenderanno che il lavoro manuale è tutt’altro che una mansione di serie b, ma che dietro di esso c’è l’idea, la creatività e l’abilità di un uomo o (molto spesso) di una donna.
Rimarranno certamente stupiti nel vedere come alcuni giochi siano in realtà opere di artigianato.
Una visita di questo tipo sarà una felice occasione per comprendere che attraverso arte e artigianato è possibile esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni.
E chissà che non sia per loro fonte di ispirazione!!!
Michele ha disegnato vasi (molto astratti) per una settimana. 🙂

A voi piace l’artigianato?
Avevate mai pensato di portare a una mostra mercato i vostri bambini?
Vi va di raccontarci la vostra esperienza? 🙂

