cosa vedere a Sassari
Itinerari,  Sardegna

Sassari: 8 luoghi (+ 1) assolutamente da vedere con i bambini!

Sassari è una città che personalmente ho imparato a conoscere solo da qualche anno (Michele mi ha aiutato molto in questo) e che si è svelata un pezzo per volta, riservando sempre piacevoli sorprese.

La frequento da sempre, perché dista solo una mezz’ora d’auto da casa mia, ma solo con Michele ho iniziato a guardarla con gli occhi (e la curiosità) della viaggiatrice (o meglio, della mamma viaggiatrice).
Quello che ho scoperto mi è piaciuto così tanto che, come nella nostra migliore tradizione, lo voglio condividere con voi! 🙂

Come in un puzzle ho pensato di ricomporre i pezzi dei tesori di questa città, proponendovi un itinerario composto da 8 tappe che, secondo noi, rappresentano al meglio la storia di Sassari e che dunque meritano sicuramente una visita!

Se siete curiosi di scoprire di più su Sassari e le sue attrazioni, non dovete far altro che continuare a leggere il nostro post! 🙂

cosa vedere a Sassari
mano nella mano con l’archeologa!

Due parole su Sassari, conosciuta anche comeCapo di Sopra”.

Durante il periodo della dominazione catalano-aragonese la Sardegna venne divisa in due macroaree amministrative: Capo di Sotto con capoluogo Cagliari e Capo di Sopra con capoluogo Sassari.
Tale suddivisione ha nei secoli (anzi direi che perdura ancora) in qualche modo evidenziato e incentivato le rivalità storiche tra le due più importanti città sarde, che arrivarono a competere anche “a suon di Santi e Martiri”. 😉

La storia di Sassari però affonda le sue radici in epoche molto più remote.
Il territorio infatti venne frequentato e abitato sin dalla Preistoria, come dimostrano i numerosi rinvenimenti archeologici distribuiti su tutti l’agro comunale.

È però durante il medioevo che la città inizia ad affermarsi come centro attrattore di tutta la zona della Sardegna centro-settentrionale.
Nel 1236 si costituì in libero Comune, confederato a Genova, per poi promulgare gli “Statuti Sassaresi”, un corpus di leggi (redatto sia in latino che in sardo logudorese) finalizzato a regolare l’organizzazione e il funzionamento della città.

Agli inizi del XIV secolo ci fu la svolta: sin da subito infatti la città e i suoi abitanti si mostrarono favorevoli all’arrivo dei catalano-aragonesi, sbarcati nel sud dell’isola nel 1323.
Questo appoggio incondizionato ai nuovi dominatori fece si che Sassari, nel 1331, venne elevata al titolo di Città Regia.

Ben presto però la convinzione dei sassaresi mutò drasticamente ed ebbe inizio un duro periodo caratterizzato da violente rivolte popolari, terminate in un bagno di sangue.
È a quest’epoca che risale la costruzione del Castello aragonese, distrutto per volere del Consiglio Comunale a partire dal 1877.

A questi avvenimenti seguì un periodo di crisi generale, che terminò solo nella seconda metà del XVI secolo.
Furono questi anni di grande fermento culturale, culminati con la fondazione della prima Università della Sardegna.

Un altro periodo di forte sviluppo coincise con il governo sabaudo, quando Sassari, per la prima volta nella sua storia, si estese oltre il tracciato delle mura medievali, costruite nel XIV secolo dai pisani.

Siete pronti per scoprire con il nostro itinerario le bellezze di Sassari?
Si, allora continuate a leggere il post! 🙂

8 luoghi (+ 1 aggiunto ora) da visitare per conoscere Sassari.

L’itinerario che vi proponiamo prevede 8 tappe ideali per conoscere la storia di Sassari, permettendoci di effettuare un viaggio nel tempo alla scoperta di questa città.
Ovviamente l’intero percorso è stato testato da noi per essere a prova di “bimboinspalla! :):

cosa vedere a Sassari
il fascino dell’altare di Monte d’Accoddi.
  1. Area archeologica di Monte d’Accoddi. Luogo di raro fascino che conserva ancora intatta la sua sacralità. Arrivando nei pressi del monumento preistorico si intuisce di essere di fronte a qualcosa di unico: un punto di incontro tra cielo e terra. Anche i più distratti non potranno fare a meno di rimanere suggestionati da questo sito, che ha la capacità di riportarci indietro nel tempo e fare un viaggio nei riti e nella religiosità dei nostri avi. Il sito è poi ideale per i bambini perché si trova in aperta campagna e i piccoli visitatori potranno correre sull’erba e sentire il profumo della natura che li circonda. Attenti solo alle pietre che affiorano qua e là dal terreno. In realtà l’altare che oggi possiamo ammirare è frutto di due interventi successivi: quello più recente (ma stiamo sempre parlando di migliaia di anni fa) ha in un certo senso inglobato (quasi inscatolato) quello precedente, più piccolo e denominato “Tempio Rosso” per la presenza di pigmenti di ocra sulle pareti. Se volete saperne di più leggete il post!
  2. Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna”. Istituito nel 1878, questo museo è la principale istituzione museale dalla Sardegna centro-settentrionale. La sua bellissima e ricchissima collezione ci permette di percorrere un arco di tempo che va da 500.000 anni fa sino all’epoca moderna. Nelle sue vetrine sono esposti oggetti provenienti da tutta la Sardegna, custodi e testimoni delle vicende storiche che hanno interessato l’isola.
  3. Castello Aragonese. Subito dopo l’alleanza con gli aragonesi, i sassaresi mostrarono una certa insofferenza nei confronti dei nuovi dominatori e già tra il 1324 e il 1326 ci furono le prime ribellioni popolari. Nel 1326 si conclusero le ostilità e fu firmata la pace: i sassaresi furono costretti a versare 3.000 lire di alfonsini per costruire un castello che avrebbe dovuto proteggere la città dai suoi stessi abitanti (infatti le armi erano rivolte sulla città!). Venuta meno la sua funzione militare, nel 1564 il Castello divenne sede dell’Inquisizione. Ritenuta simbolo della dominazione straniera e di un periodo oscuro della storia della città, la fortificazione venne demolita tra il 1877 e il 1880 per far posto alla Caserma “La Marmora”. Oggi si può visitare (anche se attualmente chiusa per lavori di manutenzione) la struttura del barbacane, costruita nel XV secolo a ulteriore difesa del castello dalle nuove armi da fuoco.
  4. Cattedrale di San Nicola. La prima menzione di questa chiesa risale ai primi anni del XII secolo, ma doveva trattarsi di un edificio di modeste dimensioni se, nella seconda metà del XIII secolo, si sentì la necessità (cambiato anche il ruolo politico di Sassari) di edificare un nuovo edificio in stile romanico-pisano, del quale restano la parte inferiore del campanile e un tratto di muro della Sagrestia. Successivamente la Cattedrale venne riedificata in stile gotico-catalano in due distinte fasi: la prima dal 1434 al 1444 e la seconda dal 1480 ai primi del XVI secolo. Al suo interno segnaliamo la bellissima tavola lignea trecentesca della Madonna del Bosco, il cui culto risalirebbe al periodo della prima chiesa altomedievale (purtroppo l’opera non è apprezzabile in tutto il suo splendore per via della sua posizione dietro l’altare).
  5. Palazzo Ducale. L’edificio venne costruito a partire dal 1775 per volontà di don Antonio Manca, Marchese di Mores e signore di Usini, all’indomani della sua investitura a Duca dell’Asinara. L’edificio si trova nel cuore del centro storico di Sassari e venne realizzato abbattendo un precedente palazzo di famiglia e altre costruzioni private. Dal 1878 il Palazzo è sede del Comune di Sassari. Questo edificio rappresenta un vero gioiello del patrimonio storico-artistico della città perché permette di ricostruire la vita quotidiana di una famiglia nobile sarda del XVIII-XIX secolo, mostrando come la nobiltà isolana all’epoca potesse permettersi lussi e uno stile di vita che non aveva nulla da invidiare a quella continentale. La visita al Palazzo è arricchita dal percorso a “Le Cantine del Duca”: una passerella sospesa permette di gironzolare (e a Michele piace tanto farlo) sulle cantine dell’antico edificio. Se il Palazzo Ducale vi incuriosisce, ho un post per voi! 🙂
  6. Palazzo di Città. L’edificio venne realizzato tra il 1826 e il 1829 e la sua costruzione rientra appieno nel progetto di rinnovamento urbanistico avviato da re Carlo Felice nei primi decenni del XIX secolo. Nelle splendide sale che costituiscono il Palazzo è oggi allestito il “Museo della Città”, che vuole ripercorrere le tappe fondamentali della storia moderna di Sassari. Ma il vero tesoro di questo sito sta nel suo cuore più profondo ed è il bellissimo Teatro Civico, ispirato al Teatro Carignano di Torino. In realtà sin dalle sue origini il Palazzo svolgeva la doppia funzione di sede di rappresentanza del Comune e di sede delle rappresentazioni teatrali. Per la sua particolarità è un luogo che merita sicuramente una visita! Noi ci siamo stati e non potevamo non dedicargli un post!
  7. Pinacoteca Mus’a. Il Museo si trova nell’ex Collegio Gesuitico Canopoleno, un palazzo storico costruito a cavallo tra il XVI e il XVII secolo. Al suo interno è ospitata una preziosa collezione costituita da opere che comprendono un arco temporale che va dal Medioevo alla fine del XX secolo. La visita è d’obbligo se si vuole conoscere e comprendere meglio la storia dell’arte sarda! Io non potevo non andarci insieme al piccolo Michele. Vi racconto tutto in un post!
  8.  Piazza d’Italia e Palazzo della Provincia. Costruito a partire dal 1872, fu realizzato in soli 4 anni. Il maestoso Palazzo, in origine sede della Prefettura, si affaccia su Piazza d’Italia, dominata al centro dalla statua di Vittorio Emanuele II, opera dello scultore genovese Giuseppe Sartorio. Curiosità storica: l’inaugurazione della Piazza nel 1899 fu l’occasione per la prima edizione della Cavalcata Sarda, avvenuta alla presenza della famiglia reale.

    itinerario per Sassari
    tra i tesori di Palazzo Ducale.
  9. Lago Baratz. Finisco il nostro itinerario riportandovi fuori Sassari, a qualche Km dalla città. Sulla strada per Alghero infatti si trova un’oasi naturalistica che merita sicuramente una visita. Un luogo perfetto per trascorrere una giornata (ma anche le ore necessarie per una passeggiata) immersi nella natura. Il Lago Baratz è famoso per essere l’unico lago naturale della Sardegna e per le sue origini marine, confermate dalla presenza di numerosi fossili. Noi lo abbiamo visitato insieme alle nostre amiche Daniela e Lola e vi racconto tutto nel post dedicato alla nostre bella avventura! 🙂

Perché è un itinerario adatto ai bambini.

L’itinerario che vi propongo nel post è assolutamente adatto ai bambini perché prevede la possibilità di vedere luoghi belli e interessanti e, nel contempo, trascorrere parecchio tempo all’aria aperta.

Le 8 tappe proposte sono state scelte per la loro particolare storia e per le tante curiosità che potranno affascinare i bambini.
Il castello aragonese, le Cantine del Duca, l’altare preistorico (e tutte le altre tappe) saranno in grado di affascinare i più piccoli, alimentando la loro voglia di sapere e di fare domande.
Quindi preparativi alla loro curiosità! 😉

Anche voi grandi, che frequentate abitualmente Sassari, rimarrete colpiti dalla storia così interessante di questa città e non potrete continuare a guardarla con gli stessi occhi.
La scoperta di Sassari sarà una bella avventura da vivere in famiglia! 🙂

Informazioni utili.

1. Dove mangiare.

Se vi ho fatto venir voglia di scoprire Sassari seguendo il nostro itinerario, vi suggerisco anche alcuni locali dove poter mangiare o fare una sosta gustosa.

Se desiderate un ristorante con la possibilità di trovare parcheggio e in posizione un po’ decentrata, abbiamo la soluzione che fa per voi.
Si chiama “Ultimo Piano” (indovinate perché!) e offre una gustosa cucina, un ottimo rapporto qualità/prezzo, seggioloni, fasciatoio e giochi per bambini.
Nonché una bellissima vista sulla città!
Noi ci andiamo abitualmente.
Per ulteriori informazioni vi rimando al nostro post!

Se invece desiderate un locale assolutamente a misura di bimbo (e di mamma) nel cuore di Sassari, eccovi accontentati.
Si chiama Family Affair, si trova in pieno centro ed è molto più di un bar o di una caffetteria.
È un luogo così particolare e bello che presto ve ne parlerò in un post apposito.
Dovete solo avere un attimino di pazienza! 😉

2. Info turistiche.

Qualora desideriate ulteriori informazioni sui siti del nostro itinerario, vi consiglio di far riferimento direttamente al sito del Comune di Sassari e a quello dedicato alla promozione turistica.
Troverete tutte le info necessarie a organizzare la vostra visita in questa città!

Nota da mamma: Sassari è disposta pressoché in pianura, quindi si visita bene a piedi o in passeggino! 😉

Sassari per bambini
escursione al lago!

Conoscevate Sassari e tutte le attrazioni del nostro itinerario?
Vi è venuta voglia di visitare questa città?
Perché non ci raccontate la vostra esperienza o ci suggerite nuove tappe?
Vi aspettiamo nei commenti… e sui social. 🙂