La storia della Sartiglia
Miti, Leggende e Tradizioni,  Sardegna

Ti raccontiamo la storia e i protagonisti della Sartiglia di Oristano!

L’avevo anticipato ed eccolo qua.

Perché dopo aver raccontato la nostra esperienza alla Sartiglia 2023, mi sono resa conto che il discorso sarebbe rimasto incompleto se non avessi scritto anche un post sulla storia di questa spettacolare giostra equestre.

Quindi ecco la storia della Sartiglia di Oristano, raccontata da me e Michele!

Buona lettura…

Un nome curioso per una lunga storia

La nascita della Sartiglia deve essere ricercata molto lontano nel tempo.

Come tutti gli spettacoli di questo tipo può infatti vantare un’origine risalente all’XI secolo, quando – in tutta Europa – vennero introdotti dei particolari giochi a carattere militare, finalizzati al divertimento e all’addestramento delle truppe.

Quando si dice “unire l’utile al dilettevole”!

Con il tempo queste gare persero sempre più il loro carattere militare fino a diventare, nel corso del XV secolo, veri e propri spettacoli di intrattenimento.

Solitamente venivano organizzati per celebrare occasioni importanti, come l’incoronazione di un sovrano o la nascita di un erede al trono, e coinvolgevano – come pubblico – anche il popolo.

Per quanto riguarda la Sartiglia di Oristano possiamo essere più precisi con le date, perché la prima menzione giunta sino a noi che attesta la sua esistenza si trova in un registro conservato all’interno dell’Archivio Storico della città.

La particolarità è che nel registro, datato 1547-48, compare il nome originale di questo spettacolo, cioè “Sortilla”, organizzato probabilmente nel 1546 in onore dell’imperatore Carlo V.

“Sortilla” è un nome castigliano, derivante dal latino “Sorticula”, e significa sia “anello” che “fortuna”.

Com’è noto infatti la Sartiglia consiste nel tentativo dei cavalieri di centrare un bersaglio, la stella, sfidando la sorte.

Ma se si pensa che la Sartiglia si risolva unicamente nel momento della corsa all’anello, ci si sbaglia di grosso.

Essa è infatti uno spettacolo complesso e articolato in più fasi.

Che dici, le scopriamo insieme?

La sfilata degli abiti tradizionali durante la Sartiglia 2023
La sfilata degli abiti tradizionali

Anelli, cavalieri, cortei e un semidio. La Sartiglia e le sue fasi

Come dicevo la Sartiglia di Oristano è uno spettacolo ricco e complesso, cui partecipano all’unisono diversi attori.

Come in una sinfonia, ognuno dei protagonisti contribuisce a rendere armonico il tutto.

Con Michele abbiamo cercato di perdere il meno possibile dei suoi momenti e dei diversi protagonisti, ed ecco cosa abbiamo imparato su questo grande evento.

Vediamo insieme chi sono i protagonisti della Sartiglia?

1. I Gremi

I primi protagonisti sono i “gremi”, cioè le corporazioni religiose i cui soci esercitano la stessa professione, come nel caso di agricoltori, falegnami, ferrai e sarti, per citarne solo alcuni.

Non conosciamo il momento esatto in cui i “gremi” hanno iniziato a organizzare la Sartiglia, ma sappiamo che nella sua organizzazione sono coinvolti due “gremi”: quello dei contadini (per la Domenica di Carnevale) e quello dei falegnami (per il Martedì Grasso).

2. Su Componidori

E’ sicuramente la figura più importante ed enigmatica di tutta la manifestazione.

Tutto lo spettacolo ruota attorno a lui, uomo che incarna il divino.

Ogni anno, il 2 febbraio (durante i festeggiamenti per la Candelora, ossia la festa di presentazione di Gesù al Tempio), le massime autorità del Gremio dei Contadini e del Gremio dei Falegnami nominano ufficialmente il rispettivo Componidori.

Il giorno della corsa avviene la cerimonia più importante di tutta la Sartiglia (e noi quest’anno vi abbiamo assistito): la Vestizione di Su Componidori, ovvero il momento in cui il cavaliere designato smette (per un giorno) di essere uomo e diventa un semidio.

La Vestizione è un vero e proprio rituale sacro, molto complesso e lungo, durante il quale gli abiti tradizionali vengono cuciti addosso a Su Componidori.

A compiere questo rituale sono Sa Massaia Manna, che dirige le operazioni di vestizione, e le Massaieddas, giovani ragazze, vestite con il tipico costume della città di Oristano, che si occupano di cucire addosso a Su Componidori l’abito.

A proposito dell’abito…

Il costume indossato da Su Componidori è caratterizzato da indumenti e da colori caratteristici del proprio gremio.

Vuoi un esempio?

La maschera di Su Componidori del gremio dei Contadini è color terra, mentre quella del gremio dei Falegnami è color cera.

Anche la camelia posta sul petto de Su Componidori è di diverso colore: rossa quella del capocorsa della Domenica, rosea quella de Su Componidori del Martedì.

Da quando, indossata la maschera con cui si completa la trasfigurazione da uomo a semidio, Su Componidori sale a cavallo non potrà più toccare terra sino alla fine della manifestazione.

Una volta a cavallo, il presidente del gremio gli consegna “sa Pippia de Maiu”, il doppio mazzo di pervinche e viole mammole, che rappresenta la rigenerazione della natura: la fine dell’inverno e l’ingresso della primavera.

Con questo “scettro” Su Componidori benedice i presenti.

Ora Su Componidori è investito del potere di dare inizio alla corsa alla stella affrontando per primo la sorte.

Solo a lui, inoltre, spetta il compito di stabilire chi tra i cavalieri partecipanti potrà avere l’onore della spada, ovvero tentare la fortuna nel cogliere la stella.

Devo ammettere però che il momento da me trovato più suggestivo è alla fine della corsa, quando a Su Componidori spetta il compito di porre fine alla manifestazione con una prodezza a dir poco spettacolare.

Si tratta di “Sa Remada”, durante la quale egli affronta, con grande abilità e coraggio, il percorso a gran galoppo riverso sul cavallo mentre benedice la folla con “Sa Pippia de Maiu“. 

Devo dire che anche io, pur essendo una profana, ho trattenuto il respiro mentre lo guardavo sfrecciare, augurandomi finisse il percorso in quel modo perché di buon auspicio.

Ma la Sartiglia per Su Componidori non si conclude con la fine della corsa, perché solo a fine giornata, dopo il rituale della Svestizione, potrà togliere la maschera, scendere da cavallo e ritornare a esser uomo.

storia della Sartiglia la Vestizione de Su Componidori
La Vestizione

3. I Cavalieri

Sono tra i componenti più importanti della Sartiglia.

Il loro corteo, così colorato, è uno dei momenti più suggestivi di questa manifestazione.

I cavalieri sono in tutto 120, tutti membri dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Cavalieri Sa Sartiglia” creata nel 1980.

E’ all’Associazione che spetta il compito di selezionare, su circa 200 cavalieri, i 120 che parteciperanno alla Sartiglia.

La preparazione dei cavalieri alla Sartiglia dura un anno intero, durante il quale lavorano dal punto di vista tecnico e dell’affiatamento, soprattutto per il momento della pariglia.

Il loro momento clou è sicuramente la “corsa alla stella”, consistente in una corsa al galoppo per cogliere con la propria spada la stella sospesa.

La stella di acciaio, simbolo della manifestazione, è appesa al centro della pista con un nastro verde.

Il triplice incrocio di spade tra Su Componidori e il suo secondo sotto la stella dà inizio alla sfida.

I cavalieri che riusciranno a cogliere la stella riceveranno in premio una piccola stella d’argento, mentre quelli che avranno la fortuna e l’abilità di cogliere un’altra stella nella seconda giornata di Sartiglia riceveranno in premio una piccola stella d’oro.

Dopo la “corsa all’anello”, i cavalieri sono protagonisti di un altro momento spettacolare (anzi, a mio avviso, più spettacolare della corsa stessa): le pariglie.

Questa particolare corsa consiste in evoluzioni acrobatiche di tre cavalieri alla volta sui loro cavalli.

La corsa ha avvio con la pariglia de Su Componidori, che non potrà cimentarsi nelle evoluzioni per non rischiare la sua incolumità (ricorda che non può toccare terra).

Sarà lui, inoltre, a chiudere questo momento con la sua pariglia.

La chiusura della corsa è segnata dal passaggio del capocorsa che esegue un’altra Remada.

4. Tamburini e trombettieri

Se non ci fossero loro alla Sartiglia non ci sarebbe la musica!

Sono loro infatti che, con strumenti e bravura, danno il ritmo allo spettacolo, portando ovunque l’atmosfera di festa.

E’ con la loro musica che ha inizio la Sartiglia di Oristano.

Il giorno della corsa, di primo mattino, il gruppo dei tamburini e dei trombettieri infatti scorta l’araldo che, a cavallo, legge il Bando della Sartiglia, invitando il popolo ad assistere alla corsa alla stella.

Ma non è tutto.

E’ infatti sempre loro il compito di sottolineare, con i loro strumenti, i momenti più importanti della Vestizione di Su Componidori.

E ora una piccola curiosità!

Tamburini e trombettieri non si limitano a suonare, ma creano passi sempre nuovi che, uniti a quelli più tradizionali, accompagnano i diversi momenti dello spettacolo.

I tamburini alla Sartiglia
I tamburini

5. I fiori

Questi protagonisti li abbiamo aggiunti noi, perché ci siamo resi conto che rivestono un ruolo essenziale durante tutta la manifestazione.

Dalla camelia appuntata sul petto di Su Componidori alle pervinche e viole mammole della sua “Pippia de Maju”, dai fiori su cui poggiano le maschere nei cestini tradizionali a quelli che adornano gli abiti dei cavalieri e le parature dei loro cavalli.

Fiori ovunque e non poteva essere altrimenti considerato che il significato di questo straordianario (e multicolor) spettacolo è fortemente legato alla natura e alla sua rinascita in Primavera.

Uno spettacolo a misura di bambino

A parte i colori, i cavalieri, i cortei e le acrobazie (digli poco), la Sartiglia di Oristano ha un occhio di riguardo per i bambini (soprattutto i più piccoli) e le loro mamme.

Anche quest’anno infatti all’interno del museo civico Antiquarium Arborense è stato allestito uno spazio attrezzato per l’allattamento e il “cambio pannolino”.

L’iniziativa è stata voluta dall’Assessorato per l’associazionismo e le pari opportunità e della Commissione Consiliare per l’Equità dei generi e le pari opportunità del Comune di Oristano.

Ovviamente hanno tutto il nostro plauso.

Concludendo…

Non dico che la Sartiglia di Oristano non ha più segreti per te, ma sicuramente ne sai di più di quando hai iniziato a leggere questo post.

Ammettilo!

Raccontami nei commenti cosa hai scoperto di nuovo e quello che ti ha incuriosito di più.

Io intanto penso al prossimo post!

Ti suggerisco qualche link…

Ti racconto la nostra prima Sartiglia

Oristano: cose da scoprire in due giorni!

Una passeggiata storica per scoprire Oristano!

Per maggiori info sulla Sartiglia:

sito web Sartiglia

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