
San Pietro Extra Muros: la chiesa in riva al fiume Temo.
Per la rubrica “Sardegna nel Medioevo” voglio parlarvi di una chiesa che conosco bene perché ho visitato spesso e che, ogni volta, mi ha stupito non solo per la sua bellezza, ma anche per l’ambiente che la circonda, la sua “location” (per usare un termine che sembra “faccia figo”). 🙂
Sto parlando della chiesa di San Pietro Extra Muros, in territorio di Bosa.
In questo post voglio raccontarvi della nostra ultima visita, in un pomeriggio di fine inverno che profumava già di primavera.
Di una passeggiata lungo il fiume Temo tra i colori e i profumi di una primavera che tarda a sbocciare.
Vi ho incuriosito?
Allora continuate a leggere il post! 🙂
San Pietro Extra Muros: oasi di pace lungo il fiume Temo.
Come vi dicevo conosco molto bene questa chiesa.
L’ho visitata più volte negli ultimi 10 anni (forse qualcosina in più), ovvero da quando è stata oggetto (insieme a tante altre) della mia tesi di laurea.
Ultimamente ho avuto modo di visitarla anche con Michele e proprio qualche giorno fa, in occasione di una mia visita a Bosa per motivi di lavoro, ho deciso di approfittare della bella giornata per godere della sua bellezza e dell’estrema tranquillità che si gode in questo luogo, immerso nella natura.
Con Michele e la mia amica Rossana (che un giorno vi presenterò) siamo andati alla scoperta di questo bellissimo tesoro del nostro patrimonio storico-artistico e, questo che state leggendo è il racconto di quest’esperienza.
1. La storia di San Pietro Extra Muros.
Iniziamo col dire che la chiesa è detta Extra Muros perché si trova al di fuori delle mura del castello, di cui è più vecchia di circa mezzo secolo.
Se vuoi conoscere meglio la storia del Castello di Bosa, ti consiglio di leggere il nostro post! 😉
In realtà, si tratta di uno dei più antichi edifici di culto romanici dell’isola.
Il suo impianto risale alla seconda metà dell’XI secolo, come attesta l’epigrafe di consacrazione che riporta la data 1063.
Rimaneggiamenti e aggiunte sono state operate nel corso del XII secolo; mentre, a causa delle esondazioni del Temo, nel secolo scorso si sono resi necessari diversi interventi di manutenzione.
Anticamente, attorno alla chiesa, sorgeva il villaggio di Bosa Vetus, il primo centro abitato che successivamente si è trasferito attorno al castello.
San Pietro Extra Muros è stata sino al 1503 sede vescovile, e, pur avendo perso da secoli questo prestigioso rango, ha mantenuto pressoché intatto il fascino e l’eleganza di quel periodo.
Sarà il caldo colore rossastro delle sue pietre (trachite), oppure la semplice eleganza delle sue decorazioni, o ancora la bellezza e particolarità del contesto paesaggistico in cui è inserita… insomma qualsiasi sia il motivo, non potrete evitare di restare suggestionati da quest’edificio medievale. 🙂
2. L’architettura.
Come dicevo, a caratterizzare quest’edificio è la semplicità e originalità delle sue decorazioni, come le ampie arcate e gli archetti intrecciati della facciata.
Ah proposito di intrecciato!
In cima alla facciata potrete ammirare un’edicoletta retta su quattro colonnine, avvolte da un serpente intrecciato.
Michele, che adesso ha un anno in più rispetto alla nostra ultima visita ed è diventato un attento osservatore, ha subito notato le strane figura poste sopra il portale.
Si tratta dell’architrave scolpito con finte logge, entro cui sono raffigurati, partendo dal centro: la Madonna col bambino, l’Albero della Vita e un santo vescovo (forse quel Costantino de Castra che ha consacrato la chiesa), sul lato destro San Pietro e, su quello sinistro, San Paolo.
Rimarrete stupiti dalla grande abilità con cui è realizzato il drappeggio delle vesti (e mi fermo qui, altrimenti prende il sopravvento la storica dell’arte che è in me).
3. Il contesto ambientale.
La chiesa di San Pietro Extra Muros si trova fuori dall’abitato di Bosa, lungo la riva del fiume Temo, l’unico navigabile della Sardegna (per circa 6 Km).
La sua posizione decentrata e il fatto di trovarsi sulla riva di un fiume, la rendono il punto di partenza perfetto per delle tranquille passeggiate immersi nella natura e sotto lo sguardo discreto, ma vigile, del castello e del borgo medievale.
Noi, l’ultima volta, siamo stati particolarmente fortunati perché era una bellissima giornata e abbiamo potuto godere dei caldi raggi di sole primaverile e della tranquilla atmosfera che si godeva attorno alla chiesa.
L’edificio è infatti circondato da un piccolo oliveto, che contribuisce a rendere più suggestiva la location.
Perché visitarla con i bambini.
In primo luogo perché è un bel posto.
Sembra banale ma non lo è.
Che senso avrebbe consigliarvi un posto brutto? 😉
In secondo luogo perché potrete godere di un’atmosfera tranquilla e rilassante, trascorrendo un po’ di tempo all’aria aperta.
Potrete fare una merenda sotto gli olivi (ma ricordate di pulire tutto) e fare una passeggiata lungo Temo.
I bambini avranno tanto spazio per giocare e la chiesa con la sua storia sarà ispirazione per tante avventure.
Potrete tutti andare alla ricerca dell’antico villaggio di Bosa Vetus, chissà se lo troverete tra i fiori e le alte canne! 😉
Informazioni utili.
La chiesa di San Pietro Extra Muros si trova in posizione periferica rispetto all’abitato di Bosa.
Dovrete percorrere una strada asfaltata che vi condurrà in campagna.
Percorsi alcuni chilometri non avrete problemi a localizzarla, la chiesa infatti si trova a ridosso della strada.
Nelle immediate vicinanze c’è un parcheggio, quindi potrete lasciare l’auto e proseguire la vostra visita a piedi.
La chiesa esternamente è fruibile liberamente, se invece volete visitare l’interno, magari usufruendo del servizio di visita guidata dovete far riferimento alla cooperativa l’Antico Tesoro che la gestisce (insieme al castello).
Trovate tutte le informazioni nel loro sito web.
Se invece desiderate sapere di più su Bosa e su cosa fare in questo caratteristico borgo medievale, vi consiglio di leggere il nostro racconto (cliccate qui)! 🙂
E poi abbiamo altri post che parlano di romanico e medioevo in Sardegna, come quello in cui propongo un itinerario per le chiese medievali della Marmilla o quello in cui vi parlo di un percorso tematico nel nord Sardegna.
Insomma avete l’imbarazzo della scelta! 😉
Adesso spetta a voi raccontarci la vostra esperienza in quel di Bosa! 🙂
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