
Romana: il piccolo paese dei murales.
Romana è uno dei piccoli paesi del Villanova, uno dei piccoli centri che costituiscono l’elemento caratterizzante della nostra isola.
Con i suoi poco più di 500 abitanti non è né tra i più piccoli né tra quelli più popolosi.
Romana sta nel limbo dei piccoli paesi, minacciata costantemente dal problema dello spopolamento, ma animata da una grande voglia di vivere e di rivalsa.
Passeggiare per le strade di questo paese, immerse nel sole e nel silenzio di una mattina di giugno significa andare alla ricerca delle sue origini e dei suoi tesori.
E di cose da raccontare Romana ne ha tante.
Per questo abbiamo voluto visitarla e dedicarle un post con un breve itinerario per scoprire cosa nasconde questo piccolo centro della Sardegna.

Un itinerario per scoprire il paese di Romana.
Accompagnati dalle nostre compagne di viaggio preferite (Daniela e Lola) siamo andati alla scoperta di Romana, del centro abitato e del suo territorio.
Quello che abbiamo scoperto ci ha veramente stupito ed è stata l’ennesima conferma di quanto le dimensioni non contino.
Qui da noi, ogni piccolo paese è custode di un grande patrimonio.
A farci da guida in questo mini-tour di Romana avevamo due ragazze stupende, due giovani donne che hanno tutta l’intenzione di valorizzare e promuovere la loro comunità.
Stefania e Carola sono state con noi per un’intera giornata e ci hanno accompagnato alla scoperta di questo territorio.
Quello che più ci ha colpito arrivati a Romana è stata la presenza di numerosi murales, di diverse dimensioni e soggetti, ma tutti molto colorati.
Dovete sapere che Romana ha dato i natali al pittore Brancaleone Cugusi.
Artista di origini sarde, un po’ sfortunato a dire la verità e mai completamente apprezzato nella sua isola finché era in vita.
Morì giovanissimo a Milano e in questi ultimi anni la comunità di Romana ha voluto rendergli omaggio facendo realizzare da alcuni artisti dei murales che ripropongono le sue opere più famose.
Capita così che, passeggiando per le vie del paese, si possano ammirare il “Giovane con Impermeabile”, “La Danzatrice” e “Le Cucitrici”.
Figure colorate che animano le assolate vie di questo paese.
Michele ha particolarmente apprezzato il grande murales raffigurante il paese di Romana con le sue tradizioni ed emergenze artistiche (in un angolo è stato ritratto anche l’illustre concittadino Brancaleone Cugusi).
Ma soprattutto ha apprezzato la piazza decorata da questo murales: l’ha trovata particolarmente adatta al palleggio! 😉

La visita al paese di Romana non può prescindere da una tappa alla particolare chiesa di Santa Croce, proprio all’interno del centro abitato.
La chiesa, in stile tardo gotico, è stata edificata nel XVI secolo.
Quello che colpisce è la semplicità delle sue forme, molto lineari.
Nel lato sinistro è ancora visibile un’iscrizione che riporta la data del 14 settembre 1557.
Il 14 settembre è il giorno della festa di Santa Croce, qui denominata Pasca de Cabidanni, durante la quale viene celebrata la Santa Messa e vengono eletti il priore e la prioressa della Confraternita della Santa Croce.
La chiesetta infatti è tutt’ora sede dell’omonima Confraternita che si occupa della sua manutenzione ordinaria.
È la stessa Confraternita ad occuparsi dell’organizzazione dei riti della Settimana Santa.
Ad esempio i confratelli, nelle settimane prima della Pasqua, sono impegnati nella raccolta e lavorazione delle palme che vengono benedette e donate durante la Domenica delle Palme.
Al suo interno inoltre è custodita la Statua di Gesù Crocifisso e la Scala Lignea utilizzate per la cerimonia de “S’Iscravamentu”, quando Gesù viene deposto dalla Croce.
Il ruolo dei Confratelli non è limitato però solo al periodo pasquale; essi infatti sono parte attiva della vita religiosa di questa piccola comunità in ogni periodo dell’anno.
Il territorio di Romana.
Ma è nell’agro di Romana che si possono trovare le emergenze culturali e naturalistiche più importanti di questo piccolo paese.
Quelle attrazioni che caratterizzano questo centro del Meilogu, diversificandolo dagli altri paesi limitrofi e che, nel tempo, hanno influenzato la sua storia.
Il territorio di Romana è ricco di sorgenti, forse proprio per questo fin da tempi antichissimi gli uomini hanno deciso di stanziarvisi.
La sorgente più particolare è sicuramente quella conosciuta anticamente come Fonte di Abbarghente, oggi denominata Fonti di Mudeju, da cui sgorga un’acqua naturalmente minerale e termale, di origine vulcanica.
Le nostre guide ci hanno spiegato che a tutt’oggi non si è riuscito a scoprire da dove abbia origine quest’acqua così particolare.
L’unica cosa certa è che a queste acque sono state da sempre attribuite proprietà terapeutiche.
Si spiega così la grande frequentazione che caratterizza queste fonti anche ai giorni nostri. 🙂
Il vero fiore all’occhiello di Romana è però un’altro.
Per raggiungerlo si devono percorrere all’incirca 6 Km dal centro abitato e immergersi nella natura di questo territorio fino ad arrivare a una piccola costruzione addossata interamente a una rupe.
Stiamo parlando del Santuario Rupestre di San Lussorio, forse il luogo a cui gli abitanti di Romana sono maggiormente legati.
Si tratta di una chiesa campestre costruita attorno al XVII secolo a protezione della grotta in cui, stando alla tradizione, trovò riparo per un breve periodo San Lussorio subito dopo la sua conversione al Cristianesimo e la fuga da Cagliari.
In effetti una volta varcato il porticato della facciata, ci si ritrova all’interno di una grotta, trasformata, dall’uomo, in chiesa.
Un luogo sicuramente affascinante per sua stessa natura.

Perché visitare Romana con i bambini.
Romana è un paese tranquillo in cui i bambini potranno circolare in tutta sicurezza.
Rimarranno affascinati dai grandi murales che vivacizzano con i loro colori le silenziose vie di questo centro e potranno comprendere quanta arte e cultura si cela all’interno dei paesi più piccoli.
I siti presenti nel territorio eserciteranno sicuramente un certo fascino su di loro e permetteranno, anche ai più piccoli, di trascorrere alcune ore all’aria aperta, immersi nella natura di questi luoghi.
Informazioni pratiche.
Raggiungere Romana è veramente facile.
L’incrocio per arrivare in paese si trova nel tratto di strada che da Mara porta a Villanova Monteleone, e poi giù sino al mare e ad Alghero o Bosa (i due centri più importanti della costa Nord-Occidentale).
La strada è comunque ben segnalata.
Una volta arrivati però potreste trovare l’unico bar del paese chiuso per riposo (se non sbaglio cade il mercoledì) e allora per un caffè dovrete spostarvi a Monteleone Roccadoria (potrebbe essere la scusa per visitare questo bellissimo borgo medievale).
Per ulteriori informazioni e pianificare al meglio la vostra visita, vi consigliamo di contattare il Comune o visionare il sito web dell’ente turistico che si occupa della promozione di questo territorio.
E voi siete mai stati a Romana?
Che ne dite di suggerirci qualche altro piccolo paese della Sardegna? 🙂


3 Comments
Delfina Panzalis
Sarebbe stato interessante visitare anche il santuario di Santa Maria Ispidale il cui stile ricorda quello di Santa Croce. La chiesetta è piccolissima e situata a circa 1500 metri dal centro abitato e vi si accede dalla strada cheavete indicato voi nell’articolo. La Chiesa è situata al centro di un vasto piazzale pavimentato circondato da alberi. Oltre a un parcheggio vi e stato realizzato un parco attrezzato con barbecue, tavoli e panche in cemento, ideale per scampagnate e feste.Grazie per l’attenzione che avete dimostrato per il nostro piccolo centro che come tutti i paesi dell’interno ha difficoltà a mantenersi vivace e attiva a causa della denatalità e dell’abbandono di molti giovani per mancanza di prospettive per il futuro.
bimboins
Ciao Delfina, grazie per la segnalazione. Ritorneremo dalle tue parti e visiteremo il Santuario di Santa Maria Ispidale. Avete un territorio ricco di storia, che merita di essere raccontato. Ancora grazie!
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