cultura,  Sardegna

Pozzo Sacro di Santa Cristina: tra nuraghi e chiese!

Il Pozzo Sacro di Santa Cristina è forse uno dei primi siti archeologici che ho visitato.

Mi ricordo infatti di esserci stata più volte da bambina.
A dire il vero, confrontandomi con altre persone della mia età, mi sono fatta l’idea che negli sfavillanti anni ’80 il Pozzo Sacro di Santa Cristina fosse una tappa obbligata delle “gite comandate” (Pasquetta, 25 aprile e 1 maggio).
Sono veramente pochi i trentenni (quasi quarantenni) di oggi che da piccoli non sono mai stati in questo luogo.

Rispettando la tradizione, e anche perché avevo voglia di riscoprirlo con cognizione di causa, con papà Paolo abbiamo deciso di portarci Michele.
Si tratta di un’area archeologica sita in piena campagna e ci sembrava un’ottima idea anche per far passare un po’ di tempo all’aria aperta al piccolo blogger di casa.

Abbiamo così avuto modo di scoprire che la visita a questo sito va ben oltre il solo pozzo sacro (seppur bellissimo) perché l’area è stata frequentata dagli uomini sino ai giorni nostri.

Pozzo Sacro di Santa Cristina Sardegna
inizia la visita al sito di Santa Cristina.

bimboinspalla al Pozzo Sacro di Santa Cristina.

Il percorso di visita inizia dalla parte più recente dell’insediamento.
Possiamo dunque affermare che quello che si svolge in questo sito è un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo.
Si parte dal cosiddetto Villaggio Cristiano, per poi proseguire nell’area dove affiorano alcuni elementi di un villaggio nuragico, tra cui un bell’esempio di nuraghe monotorre, e arrivare al fulcro di tutta l’area: il Pozzo Sacro di Santa Cristina.

1. Il Villaggio Cristiano.
Una volta usciti dall’area di accoglienza ci siamo ritrovati all’interno del grande piazzale del novenario.
La chiesa, costruita attorno al 1200, è dedicata a Santa Cristina che, secondo la tradizione, morì proprio martirizzata all’interno del pozzo sacro, fatto appositamente costruire dal padre per punirla della sua conversione alla fede cristiana.
Sono solo leggende non documentate da fonti, ma quel che è certo è la profonda devozione che lega la comunità di Paulilatino alla santa e a questo luogo.
Ne sono testimonianza i numerosi muristenes che delimitano la piazza e che servono a ospitare i pellegrini durante le celebrazioni in onore della santa che si svolgono nel mese di maggio.

2. Il Villaggio Nuragico.
Proseguendo nella visita abbiamo potuto osservare numerose tracce di quello che doveva essere un villaggio di epoca nuragica.
Purtroppo parte dell’area non è mai stata oggetto di scavo (ahimè) e quindi è di difficile comprensione.
Affiora tra la fitta vegetazione (che contribuisce a rendere molto affascinante questo luogo) un piccolo nuraghe monotorre, in discreto stato di conservazione, intitolato sempre a Santa Cristina.
Nelle sue immediate vicinanze si possono notare i resti di un villaggio abitato dal periodo nuragico a quello medievale.
La nostra attenzione è stata catturata da un edificio allungato, probabilmente di epoca medievale, che presenta ancora la copertura e che forse veniva usato come magazzino per gli alimenti.

Pozzo Sacro di Santa Cristina Paulilatino
Nuraghe Santa Cristina.

3. Il Pozzo Sacro di Santa Cristina.
Lasciato alle spalle il villaggio nuragico, ci siamo incamminati verso il vero gioiello di quest’area archeologica, l’elemento che attrae qua i visitatori: il Pozzo Sacro di Santa Cristina.
Una volta giunti al suo cospetto non si può non restare affascinati da questo luogo.
La perfezione dell’esecuzione, la sua particolare forma, la sua posizione e funzione lo rendono uno dei siti più suggestivi presenti nel territorio sardo.
La sua scalinata dalla curiosa forma trapezoidale è letteralmente un invito a scendere nel ventre della terra.
L’atmosfera che si respira è molto particolare, o almeno lo è per me che facilmente mi lancio in viaggi mentali che mi riportano indietro nel tempo per cercare di immaginare che cosa vi avvenisse tanto tempo fa.
Forse per questo motivo mi ha un po’ stranito il vedere con quanta disinvoltura le persone scendevano quella scalinata che in passato doveva essere affrontata con devozione estrema, quasi terrore.
Distogliendo lo sguardo dal fondo del pozzo, là dove lo conduce con forza la gradinata, si possono ammirare alcuni particolari che rendono unico questo luogo.
In primis la perfezione con la quale sono lavorati i conci che costituiscono le pareti del tempio a pozzo, oppure la bellezza della volta a ogiva che copre il pozzo vero e proprio.
Ovviamente questo luogo era destinato ai culti dedicati alle acque.
Dobbiamo ipotizzare che tali riti fossero talmente importanti da richiamare i popoli nuragici provenienti da diverse parti dell’Isola.
Questo luogo era quindi oltre che un santuario, anche un punto di incontro e discussione.
Alcuni ipotizzano che fosse anche un luogo per l’osservazione astronomica perché in un determinato periodo dell’anno la luna si riflette sul fondo del pozzo, illuminandolo.
Assistervi deve essere un vero spettacolo!
Attorno al Pozzo Sacro si possono ammirare delle strutture, sempre di epoca nuragica.
Una di queste è comunemente riconosciuta come “capanna delle riunioni” per la sua grandezza e per la presenza al suo interno di un sedile in pietra che percorre l’intero perimetro murario.
Questo elemento avvalorerebbe l’idea di un luogo sacro dove convergevano diverse, e magari distanti, comunità che, in particolari occasioni, si riunivano qui per discutere di varie questioni riguardanti la vita delle loro popolazioni.
La presenza dei resti di alcune strutture circolari fa pensare inoltre che in queste stesse occasioni si praticassero attività commerciali.
Immaginate dunque quanta vita, quanta umanità, doveva muoversi attorno a questo luogo, oggi così silenzioso.

Pozzo Sacro di Santa Cristina Sardegna
Il Pozzo Sacro.

Perché far visitare il Pozzo di Santa Cristina ai bambini.

Come ho anticipato all’inizio, il sito archeologico di Santa Cristina si trova in aperta campagna.
È quindi il luogo ideale per trascorrere del tempo all’aria aperta, imparando qualcosa sulla nostra storia.

La presenza di testimonianze di epoche lontane tra loro affascinerà sicuramente i piccoli visitatori.
Il fatto che parte di queste testimonianze sia nascosta tra la boscaglia e l’erba alta stimolerà la loro curiosità e si improvviseranno ricercatori e archeologi.

Dinnanzi al Pozzo Sacro non potranno restare certamente indifferenti al fascino esercitato da questa struttura così antica, arcaica e perfetta.
La sua storia e quella della scoperta e delle indagini stimolerà la loro attenzione e li invoglierà a fare domande alla guida.

I più piccoli avranno tanto spazio per giocare e tanti gatti con cui fare amicizia.
Eh si, dimenticavo di dirvi che all’interno del sito archeologico c’è ormai una vera e propria colonia felina.
I gattini, veri padroni di questi luoghi, non vi lasceranno mai soli e vi seguiranno durante tutto il percorso di visita.

Pozzo Sacro di Santa Cristina Sardegna
Uno dei gatti nuragici!

Informazioni pratiche per la visita al Pozzo Sacro di Santa Cristina.

Il sito archeologico del Pozzo di Santa Cristina si trova in territorio di Paulilatino.
Si accede direttamente dalla S.S. 131, la principale arteria stradale sarda che collega letteralmente il nord con il sud dell’Isola.
È dunque facilmente raggiungibile ed è ben segnalato.

L’area dispone di un centro accoglienza ben organizzato, dove è presente anche un bar che vende panini e snack.
Fuori, in prossimità della piazza del Villaggio Cristiano, ci sono alcuni tavoli di pietra che permettono ai visitatori di mangiare all’ombra e quindi di poter fare una pausa anche nelle giornate più calde.
Ricordatevi dei gatti.
Sarà impossibile non attrarre la loro attenzione quando addenterete il vostro pasto! 😉

Non si segnalano particolari servizi dedicati alle famiglie, ma il percorso di visita è abbastanza agevole e ombreggiato (tranne per la parte del Pozzo Sacro).
Vi sconsiglio comunque il passeggino, a meno che non sia quello da trekking,

Per qualsiasi informazione e curiosità vi consigliamo di consultare il sito web della cooperativa Archeotour che gestisce il sito.

Non ci resta che augurarvi una bellissima esperienza.
Sapete benissimo che siamo curiosi di conoscere le vostre impressioni!
Vi aspettiamo nei commenti! 🙂

 

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