
Palazzo Ducale a Sassari. Storia di una residenza aristocratica.
Ormai in più occasioni vi ho parlato di Sassari, premettendo sempre che, data la vicinanza con la mia città, l’ho frequentata da quando ne ho memoria.
Ammetto che in tutti questi anni (e iniziano a essere tanti!), l’ho sempre visitata con superficialità e in occasioni del tutto differenti da quelle di un viaggio.
Sassari è sempre stata la città dello shopping, del cinema (eh si nella mia città non c’è cinema, è molto triste lo so!), delle prime uscite “in trasferta” con le amiche.
Insomma sono stata a Sassari milioni di volte e per i motivi più vari, ma non mi sono mai fermata a guardarla attentamente!
La svolta è avvenuta con la nascita di Michele (e come poteva essere altrimenti) e con l’inizio di quest’avventura chiamata “bimboinspalla”, che alcuni definiscono “una pazzia” ma che io amo considerare un sogno… e una bella carica di positività! 🙂

Da quel momento ogni trasferta è stata un’occasione per conoscere un angolo di Sassari e per scoprire quanto questa città sia interessante, ricca di storia, bella e assolutamente da visitare in famiglia! 🙂
Sassari è riuscita a sorprenderci in ogni occasione, come quella volta che, in una giornata di pioggia, abbiamo visitato il bellissimo Palazzo Ducale e…
Beh, se volete conoscere la nostra storia, dovete continuare a leggere il post.
Facile no? 😉
Palazzo Ducale: un gioiello architettonico nel cuore di Sassari.
Il centro storico di Sassari è un vero dedalo di viuzze racchiuse tra alte case, addossate l’una sull’altra quasi a sorreggersi a vicenda.
Passeggiare per queste vie significa immergersi nella storia della città.
La chiamano “Sassari vecchia“ (evito di scriverlo in sardo perché non vorrei incorrere in errori di ortografia!) ed effettivamente, una volta all’interno delle ombrose stradine, sembra di essere ritornati indietro nel tempo.
Solo il rumore delle auto e dei numerosi motorini ci ricorda che siamo nel 2018, perché altrimenti il centro storico di Sassari rispecchia ancora l’assetto urbano del medioevo.
Ogni tanto qualcuna di queste stradine strette e buie si apre in una piccola piazza o in uno slargo.
Ambienti più spaziosi che danno respiro a tutto il contesto.
È in una di queste piazzette che si trova il palazzo per eccellenza della città, non fosse altro che attualmente ospita la Casa Comunale.
In realtà Palazzo Ducale vanta una lunga e nobile storia!
Vi va di scoprirla insieme a noi?
Benissimo, allora continuate a leggere il post! 🙂
Palazzo Ducale: la storia.
Inizio col precisare che visitare questo Palazzo significa affrontare un interessante viaggio nella storia non solo della città, ma di tutta la Sardegna.
Noi siamo stati accompagnati in questo viaggio dalla bravissima Maria Antonietta, che con passione ed entusiasmo ci ha riportato indietro nel tempo.
Più precisamente ci ha riportato negli ultimi anni del XVIII secolo, quando don Antonio Manca era impegnato a costruire il suo bel Palazzo Ducale proprio nel cuore della città in cui risiedeva e, diciamolo pure, comandava.
Dovete sapere che don Antonio Manca, duca dell’Asinara, era proprio un personaggio pittoresco.
Essendo il maggior feudatario del Capo di Sopra (una delle due grandi aree amministrative in cui al tempo era divisa la Sardegna), era ben consapevole della sua potenza ma anche della sua vulnerabilità.
Egli era infatti un facile bersaglio per i sostenitori dei moti anti-feudali, scoppiati nell’isola nel 1794.
Nonostante la paura (giustificata), il Duca non volle mai rinunciare a ostentare il suo prestigio di fronte alla città e agli altri nobili e per questo motivo, tra il 1775 e il 1804, fece costruire il suo Palazzo Ducale.
Nelle intenzioni del Duca, l’edificio doveva sì essere degno del suo rango nobiliare ma allo stesso tempo aveva il compito di proteggerlo dagli attacchi esterni.
Consapevole che avrebbe passato gran parte del suo tempo in questa “prigione dorata”, il Duca dotò la sua nuova residenza di ogni comodità.
In realtà, per uno scherzo del destino, don Antonio Manca non godette mai della sua nuova abitazione e del suo ricco corredo, poiché morì poco prima che fossero conclusi i lavori.
Il Palazzo, con tutti gli arredi, fu dunque ereditato dal nipote, don Vincenzo.

Palazzo Ducale: la visita.
La visita al Palazzo Ducale si articola in due percorsi: “Le stanze del Duca” e “Le Cantine del Duca”, ognuno dei quali offre interessanti informazioni sugli aspetti storici e culturali del XIX secolo.
1. Le Stanze del Duca.
L’esposizione fornisce al visitatore informazioni utili a contestualizzare la storia dell’edificio all’interno delle vicende sassaresi e, più in generale, sarde.
Nelle diverse vetrine si possono ammirare reperti provenienti dal Palazzo stesso che dimostrano lo stile di vita tenuto dai suoi abitanti, ma anche usi e costumi dell’epoca.
Bellissimi i servizi di piatti in ceramica o le statue che ornavano la fontana (ormai distrutta) posta al centro del giardino, attualmente trasformato nel cortile interno dell’edificio.
In una grande vetrina sono esposti alcuni reperti in maiolica sassarese (XV-XVI secolo) provenienti dal vicino, e ormai scomparso, convento gesuita.
È molto interessante leggere in alcune brocche ciò che erano destinate a contenere, come ad esempio il vino perché si viene catapultati in una scena di vita quotidiana dell’epoca.
2. Le Cantine del Duca.
Questo percorso è sicuramente quello più suggestivo perché permette letteralmente di entrare nel ventre di questa struttura e scoprire cosa c’è sotto di essa.
Passeggiando su una passerella sospesa (che Michele ha molto apprezzato) si possono ammirare le cantine e le cisterne del Palazzo e, con un po’ di fantasia, si può immaginare come doveva essere la vita della servitù, quotidianamente impegnata in quelle stanze.
Inoltre gli scavi archeologici hanno permesso di mettere in luce i resti di quegli edifici cinquecenteschi distrutti per far spazio alla nuova e maestosa costruzione.
Il percorso sospeso ci ha condotto sino al cortile interno del Palazzo, un tempo coltivato a frutteto.
Qui fa bella vista di sé la targa che commemora la costruzione dell’edificio e il suo committente.
La particolarità è che quest’iscrizione è incorniciata da un elemento architettonico che stona con il resto della costruzione.
Maria Antonietta ci ha spiegato infatti che la cornice gotica in cui è inserita l’iscrizione proviene in realtà dall’antico convento gesuita ed è l’unico suo elemento architettonico giunto sino a noi.
Ecco dunque spiegato l’arcano!

Perché visitarlo con i bambini.
La visita a Palazzo Ducale piacerà sicuramente ai bambini perché li incuriosirà molto scoprire alcuni aspetti della vita quotidiana di una famiglia nobile sassarese vissuta duecento anni fa.
Sarà per loro molto coinvolgente scoprire cosa mangiavano, come preparavano il cibo, come si divertivano e trascorrevano il tempo.
Insomma… preparatevi alle loro domande! 🙂
La visita alle Cantine del Duca sarà sicuramente l’attrazione che maggiormente li stupirà ed entusiasmerà.
L’ambiente un po’ cupo, la passerella sospesa, la curiosità di vedere cosa c’è al di sotto del pavimento e della mole del Palazzo… tutto contribuirà ad affascinarli.
E voi sarete inevitabilmente coinvolti da quest’entusiasmo! 🙂
Nota da mamma: la visita del Palazzo Ducale si può tranquillamente effettuare col passeggino!
Informazioni utili.
Se con il mio racconto sono riuscita a incuriosirvi e volete ricevere maggiori informazioni sul Palazzo per poter pianificare al meglio una visita, vi consiglio di consultare il sito del Comune di Sassari o quello dell’Ufficio Informazione Turistiche.
Troverete tutte le informazioni su orari e costi, e potrete anche contattarli direttamente via e-mail.
Il Palazzo Ducale ci è piaciuto così tanto che lo abbiamo inserito in un itinerario per famiglie per scoprire questa città.
Se volete saperne di più, trovate tutto nel post dedicato!
Se invece conoscevate già questo monumento e volete raccontarci la vostra esperienza, oppure suggerirci altre destinazioni, vi aspetto nei commenti.
Noi siate timidi! 😉
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