
Osilo: un borgo medievale sospeso tra terra e cielo.
Se amate i luoghi insoliti, se vi piacciono i piccoli paesi, fuori dai comuni itinerari turistici ma ricchi di storia e di fascino, Osilo è sicuramente la meta che fa per voi.
Noi (insieme alle amiche Daniela e Lola) l’abbiamo visitato in un uggiosa giornata di fine ottobre e siamo rimasti colpiti dalla bellezza del panorama, dal numero di chiese campestri disseminate nel suo territorio, dalle caratteristiche viuzze del suo centro storico.

Osilo ha mantenuto pressoché intatto l’impianto urbanistico medievale, per cui mentre si passeggia tra le strette e contorte viuzze del centro (evitate la macchina) si respira pienamente l’antica atmosfera di questo borgo, tanto che da un momento all’altro ci si aspetta qualche carro o cavaliere a cavallo arrivare dal castello, che da secoli domina l’abitato dall’alto.
Sono proprie le rovine del castello l’elemento caratterizzante di questo piccolo paese che, in un tempo ormai lontano, si è sviluppato attorno alla dimora del suo signore.
Nota da mamma: come ogni borgo medievale che si rispetti, anche Osilo è arroccato su un’altura. Tra sanpietrini e salite, percorrere le strette vie del centro col passeggino non è facilissimo. Però non è impossibile! Come dico sempre io: basta essere preparati alla fatica che ci aspetta. Mamma avvisata mezzo salvata! 😉
Dove si trova Osilo.
Il paese (poco più di 3.000 abitanti) si trova a poca distanza da Sassari e dal mare. È posto su una delle tre cime del Monte Tuffudesu (quella più a nord), in una posizione strategica tra gli altipiani dell’Anglona e del Logudoro.
Il suo castello medievale vi guiderà dalla strada sino al paese, perché si erge come un faro e caratterizza il paesaggio circostante.
Quello che vi colpirà arrivando a Osilo (lasciate l’auto prima di avventurarvi nel centro storico) è il panorama che si gode da qui.
Il paese infatti si trova a 615 m.s.l.m. e dalle sue strade si può godere di una vista mozzafiato che spazia per parecchi Km (ma di bei panorami Osilo ne riserva tantissimi), permettendovi di ammirare le alture dall’Anglona o il paesaggio del Logudoro.
Vi consigliamo di restare sino al tramonto per poter ammirare i giochi di luce di un sole ormai stanco. Non ve ne pentirete! 🙂
Cosa vedere a Osilo.
Come abbiamo già anticipato Osilo non è una meta turistica (tutt’altro). Possiamo dire che la vocazione turistica, per il momento, non è una priorità di questa comunità.
Ma in realtà questo borgo ha delle potenzialità enormi date dal patrimonio culturale di cui dispone.

Noi vi vogliamo suggerire alcune cose che dovete assolutamente vedere per conoscere meglio il borgo di Osilo:
1. Centro storico.
Come già detto le vie del centro storico di questo borgo sono molto caratteristiche perché hanno preservato il fascino del periodo medievale. Se farete attenzione in alcune abitazioni potrete trovare dei dettagli, come nicchie, fregi e stemmi giunti sino a noi dal medioevo. 🙂
Lungo le stradine del centro troverete ad aspettarvi numerose chiese (Santa Croce, Immacolata Concezione, del Rosario, San Maurizio), tutte di epoca differente. Sono solo alcuni dei tanti edifici di culto di cui è ricco il territorio comunale.
Alcune di queste vie inoltre vi regaleranno scorci bellissimi sul paesaggio circostante. Quel tocco in più che contribuisce a rendere emozionante la visita di questo borgo. 🙂
Tutte le vie conducono, com’è naturale che sia, al castello, per cui la prossima tappa del nostro itinerario sarà proprio lui.
2. Castello dei Malaspina.
Le rovine del castello sono purtroppo attualmente chiuse al pubblico per dei lavori di recupero, tesi a rendere fruibile il sito. Quindi con Daniela e Lola ci siamo ripromessi di ritornare in occasione dell’apertura del nuovo percorso musealizzato.
Il castello fu realizzato sul finire del XII secolo dai membri della famiglia dei marchesi di Malaspina, del ramo dello Spino Secco, originari della Lunigiana.
La sua costruzione aveva motivi prettamente difensivi: i Malaspina voleva una struttura adeguata a proteggere i loro possedimenti logudoresi dalle mire espansionistiche della potente famiglia genovese dei Doria.
Castello e borgo ebbero una vita travagliata. Più volte dovettero resistere alle mire espansionistiche del libero comune di Sassari e dei nuovi dominatori aragonesi. Le sue sorti furono segnate nel 1354 quando divenne un possedimento della Corona d’Aragona che lo consegnò al governo di Sassari.

3. Chiesa campestre di Sant’Antonio da Padova.
Lasciato l’abitato e seguendo le indicazioni stradali ci si immerge in mezzo a un boschetto sul colle di Sant’Antonio. Qui si trova l’omonima chiesa campestre, edificata nel 1666 , come riportava una scritta in facciata. È l’unica chiesa campestre nel territorio di Osilo ancora consacrata.
4. Chiesa campestre di Nostra Signora di Bonaria.
Proseguendo per la stessa strada, continuate a salire, raggiungerete la cima più alta del Monte Tuffudesu.
Qui si erge solitaria e imponente (nonostante le piccole dimensioni) la chiesa di Nostra Signora di Bonaria, risalente alla metà del XV secolo e costruita dai fedeli come ringraziamento alla Madonna per averli liberati dalla peste.
Quello che però vi colpirà di questo luogo è il panorama. Il vostro sguardo avrà modo di spaziare per centinaia di Km e, nelle giornate migliori, potrete vedere anche le coste della Corsica e dell’Asinara.
Prendetevi tutto il tempo per godere di questa magnifica vista perché fa bene allo spirito! 🙂
5. La chiesa di Santa Vittoria de Sa Rocca.
L’edificio si trova in una piccola frazione di Osilo, sulla strada per Sorso, e ha la peculiarità di essere stato interamente costruita su e nella roccia (come le abitazioni che la circondano). Questa particolarità la rende molto originale e degna di essere visitata.
Finisce così la nostra giornata a Osilo, ma vi ritorneremo perché abbiamo ancora tante cose da visitare! 😉

