
Norbello: scopriamo insieme questo borgo!
Nel post vi raccontiamo di quella volta in cui abbiamo accettato l’invito delle nostre amiche Daniela e Lola e siamo andati a conoscere il loro paese: Norbello, piccolo borgo agro-pastorale posto sull’altopiano di Abbasanta, in provincia di Oristano.
Vi proponiamo di seguito un mini-itinerario per conoscere questo piccolo paese dell’entroterra sardo che, siamo certi, sarà in grado di accogliervi e stupirvi!
Poi raccontateci la vostra esperienza! 😉
Norbello e il territorio.
Norbello è compreso nella regione storica del Guilcer, un nome assai curioso e del quale proprio in quest’occasione ho conosciuto l’origine.
Questo toponimo così particolare è infatti un acronimo derivato dalla denominazione di questo territorio in periodo post giudicale: Parte Cier Real, il cui capoluogo era Guilarze (l’attuale Ghilarza).
Norbello aderisce dal alcuni anni all’Associazione Nazionale “Borghi Autentici” ed è una “Comunità Ospitale”, ovvero uno di quei luoghi in cui il visitatore è considerato non un semplice turista, ma un vero “cittadino temporaneo”! 🙂
Abbiamo già avuto modo di parlare della filosofia dell’accoglienza attuata dalle “Comunità Ospitali” e di quanto ci piaccia sentirci “cittadini temporanei” di questi luoghi, veri gioielli del nostro entroterra che custodiscono importanti testimonianze storico-culturali e si fanno strumenti per tramandare le nostre tradizioni. 🙂

Un mini-itinerario per scoprire Norbello.
Ad accompagnarci nella nostra escursione sono state due padrone di casa eccezionali: le nostre amiche e compagne di viaggio Daniela e Lola.
Con loro abbiamo conosciuto questo centro e abbiamo scoperto i bellissimi tesori che in esso (e nel territorio) sono custoditi.
Ecco perché vogliamo proporvi un piccolo itinerario che vi permetta di conoscere e apprezzare questo paese.
Ovviamente le tappe del nostro mini-itinerario sono in ordine casuale e voi siete liberissimi di scegliere come organizzarsi.
Informatevi solo prima su orari di apertura di siti e musei. 🙂
1. Mostra Permanente di Modelli di Nuraghe: una vera chicca!
La mostra offre al visitatore la possibilità di ammirare una decina di ricostruzioni in scala di alcuni nuraghi sparsi su tutto il territorio regionale.
Ogni riproduzione è realizzata nei minimi dettagli: l’utilizzo della pietra e la presenza del muschio rendono tutto molto più realistico.
Ognuno di questi modellini è un vero capolavoro.
Il Signor Mele, autore di questi gioiellini, deve avere una pazienza incredibile, superata solo dall’amore per i nuraghi e la nostra storia.
Consigliamo vivamente la mostra ai bambini di tutte le età: potranno ammirare da vicino i dettagli delle costruzioni nuragiche e saranno sicuramente attratti da queste riproduzioni.
Avranno così modo di assimilare nozioni sulla nostra storia con l’aiuto del gioco.
Che volere di più da una mostra? 😉

2. La chiesa di Santa Maria della Mercede.
Posta ai margini dell’abitato e nonostante le sue ridotte dimensioni, questa chiesa può vantare una storia molto interessante: in primo luogo è stata costruita nel XII secolo su una necropoli alto-medievale risalente al VI-VII secolo.
Il secondo dato molto rilevante che la rende un caso eccezionale riguarda invece la sua pertinenza: l’edificio infatti è di proprietà privata.
Arrivando a piedi dalla piazza principale, la si può ammirare dall’alto, immersa nel verde.
Infine è un luogo molto misterioso e di fascino perché, secondo la tradizione, è legata ai templari, come testimonierebbero le numerose croci dipinte col minio rosso al suo interno. Indubbiamente le croci richiamano alla mente quelle templari ma il tema è ancora oggetto di un acceso dibattito, a cui non non vogliamo partecipare.
Per questo motivo vi invitiamo a vedere di persona questa chiesa con le sue particolari croci e iscrizioni così da trarne da soli le dovute conclusioni! 😉
Sta di fatto che anche questa discussione sulla presenza dei Templari contribuisce a rendere misterioso e affascinante questo paese! 🙂
Novità: date le sue peculiarità, e a seguito della mobilitazione di tutta la comunità di Norbello che si è molto prodigata per ottenere questo risultato, la chiesa di Santa Maria della Mercede è entrata a far parte dei “Luoghi del Cuore FAI 2017”, iniziativa molto interessante per la salvaguardia del nostro patrimonio culturale.
3. La frazione Domusnovas Canales: un piccolo centro che vanta origini molto antiche.
Secondo la tradizione sarebbe nato a seguito della politica di sfruttamento intensivo della valle del Tirso attuata dai giudici di Arborea.
A Domusnovas Canales consigliamo di visitare la chiesa di San Giorgio, patrono dell’abitato.
Le forme attuali della chiesa non rispecchiano quelle originali perché negli anni ’60 del secolo scorso sono stati necessari dei forti interventi di manutenzione per problemi strutturali.
Dato che questo edificio viene citato in alcuni documenti dell’epoca, si pensa che l’impianto sia di origine medievale e presentasse le forme tipiche dell’architettura romanica.
Attorno alla chiesa c’è un piccolo giardino con alti alberi che ci hanno garantito un po’ di frescura: noi abbiamo chiacchierato all’ombra mentre Michele schiacciava beatamente un pisolino! 🙂
4. La raccolta “Frammenti di vita quotidiana”.
Una piccola ma interessante esposizione di reperti archeologici rinvenuti nel territorio comunale.
Il pezzo forte della collezione è una miniatura di nuraghe che probabilmente all’epoca aveva scopo votivo o rituale.
5. La Chiesa di Sant’Ignazio da Laconi.
Si trova a qualche chilometro dall’abitato ed è una costruzione relativamente recente.
Risale infatti al 1951, quando la sua costruzione si rese necessaria perché l’antico novenario (dedicato a San Giovanni) era andato distrutto per motivi ormai sconosciuti.
La chiesa è sede di un’importante festa campestre ed è per questo che è circondata dalle consuete cumbessias e da un’area picnic attrezzata.
Inoltre nelle sue immediate vicinanze si trova un campeggio.

6. MIDI di Norbello.
L’ultima volta che siamo stati qui abbiamo potuto visitare l’ultimo nato in casa Norbello.
Si tratta del MIDI, il Museo dell’Immagine e del Designer Interattivo.
Un luogo straordinario dove si ripercorre la storia della Sardegna più o meno recente attraverso le immagini, con un’attenzione particolare verso il mondo dei fumetti.
Un museo che saprà coinvolgere tutti: grandi e piccini! 🙂
Informazioni pratiche per visitare Norbello.
Se con il nostro post vi abbiamo incuriosito e fatto venire voglia di visitare Norbello, potete contattare direttamente la mitica Dama del Guilcer che sarà felicissima di accompagnarvi alla scoperta del suo paese!
Noi possiamo consigliarvi un posto molto carino dove mangiare piatti tipici e gustosi.
Ovviamente ve lo consigliamo perché lo abbiamo testato personalmente!
Si tratta dell’Agriturismo “S’Adde Lentorada”, dove la signora Annalisa vi conquisterà con la sua cucina.
Nota da mamma: segnalo il locale perché, oltre a garantire piatti genuini e squisiti, è dotato di seggiolone e il bagno è abbastanza ampio da garantire il “cambio di pannolino” nel passeggino.
Vi è piaciuto il nostro mini-itinerario?
Siete già stati a Norbello?
Raccontateci tutto nei commenti.
Siamo troppo cuoriosi! 🙂


6 Comments
Maria Grazia
Grazie per la condivisione di questo viaggio! Sto imparando molto su luoghi che pur essendomi vicini (vivo a Cagliari), in realtà non conosco…che dire: buon viaggio a una vera viaggiatrice!
bimboins
Grazie a te Maria Grazia. Continua a seguirci: ti porteremo in posti stupendi e ricchi di storia! Il viaggio è ancora lungo!
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