
Museo dell’Ossidiana e un tesoro nero da riscoprire.
Se dovessi fermarmi a pensare a quali tra i luoghi che abbiamo visitato abbia avuto la capacità di stupirci, il Museo dell’Ossidiana di Pau rientrerebbe sicuramente tra questi.
Questo Museo, così particolare, è uno di quei luoghi che non ti aspetti. Un posto che mi ha ricordato il motivo per cui amo la mia terra e la percorro in lungo e in largo in compagnia del piccolo Michele. Un luogo che racchiude al suo interno millenni di storia dell’uomo, tutti raccontati da un oggetto apparentemente insignificante: l’ossidiana.
Ma andiamo con ordine…

Dove si trova il Museo dell’Ossidiana.
Il Museo si trova nel centro di Pau, un piccolissimo comune (poco più di 300 abitanti) della Provincia di Oristano. Siamo nella regione storica della Marmilla, ai piedi del Monte Arci. Un luogo ricco di storia.
Da sempre (o meglio da quando l’uomo ne ha fatto uso) il Monte Arci infatti è stato un ricco giacimento di un materiale che anticamente era talmente importante da venir paragonato al più prezioso dei metalli.
Stiamo parlando dell’ossidiana, la cui importanza nella Preistoria era data dalle sue particolari caratteristiche strutturali: era infatti più adatta della selce per fabbricare strumenti da taglio e utensili. Per questo motivo è stato uno dei materiali maggiormente commerciati nella Preistoria. Ricercato a tal punto da divenire preziosa merce di scambio.
L’ossidiana è ancora l’elemento caratterizzante di Pau, tant’è che è stato denominato “paese dell’ossidiana”. A lei è dedicata la principale attrattività del paese: il Museo dell’Ossidiana per l’appunto.
Un luogo che sicuramente merita di essere raccontato.
Il Museo dell’Ossidiana di Pau.
A Pau non ci si arriva per caso. Lontano com’è dalla SS 131 è tutto fuorché “di passaggio”. A Pau ci arrivi per scelta. Hai sempre un buon motivo che ti conduce sin qui.
Uno di questi motivi è sicuramente il Museo dell’Ossidiana: una struttura straordinaria per il suo valore scientifico e storico ma soprattutto per la passione che chi ci lavora riesce a trasmettere ai visitatori.
Viene da chiedersi cosa ci faccia un Museo del genere, così ben strutturato e organizzato, in un paesino della Marmilla, così lontano dalle tradizionali mete turistiche. Invece il legame tra questo Museo e Pau è profondo, come il nero dell’ossidiana. Un legame talmente forte e intimo che l’ossidiana, attraverso il Museo, potrà caratterizzare non solo il passato ma anche il futuro di questo territorio.
Perché visitare il Museo dell’Ossidiana.
Iniziamo col dire che questo è un Museo adatto ai bambini.
Innanzitutto perché è un Museo geologico oltreché archeologico. Ai bambini piacciono sempre i risvolti scientifici della Storia e sono curiosi di sapere come sono fatte le cose che li circondano.
Inoltre questo è un Museo dove viene lasciato grande spazio ai sensi, primo fra tutti al tatto, al fine di scoprire meglio caratteristiche, qualità e storia di questo straordinario materiale.
Se poi pensate che l’ossidiana sia semplicemente una pietra, visitando il Museo imparerete tantissime cose.
In primo luogo che non è una pietra ma un vetro vulcanico (il Monte Arci era dunque un vulcano!), assai tagliente e, nonostante il suo aspetto, molto fragile.
La sua grande capacità di taglio e il particolare modo di lavorazione hanno contribuito alla sua fortuna, rendendolo uno dei materiali più ricercati della Preistoria. A ragione dunque si può affermare che l’ossidiana sia stata una degli elementi fondanti del commercio sul Mediterraneo. Essa ha sicuramente influenzato la storia della Sardegna, contribuendo allo sviluppo dei commerci oltremarini che hanno portato i sardi ad avere contatti con popoli lontani.
Il Museo dell’Ossidiana si propone di far conoscere la storia di questo materiale e, tramite essa, la storia sarda e, ancora più in generale, quella dell’uomo.
Il racconto della sua composizione e lavorazione, la spiegazione delle sue caratteristiche e qualità non sono altro che l’occasione per coinvolgere il visitatore, soprattutto quelli più piccoli, in discorsi di più ampia portata e molto più attuali. Così la sua apparente durezza che in realtà nasconde una forte fragilità diventa occasione per parlare del bullismo. La storia dell’ossidiana, fatta di commerci e contatti tra popoli diversi, è invece lo spunto per parlare di migranti e integrazione.
Insomma la visita a questo Museo è quanto di più lontano possa esserci dalla mera visita ricca di nozioni. È un’esperienza che lascia completi ma al contempo offre una serie di spunti su cui riflettere a lungo.
Per questo motivo ci sentiamo di consigliare la visita del Museo dell’Ossidiana di Pau a grandi e piccini!
Per maggiori informazioni potete visitare il sito http://www.museossidiana.it/.


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