
Lago Temo: alla scoperta di ciò che nasconde!
Quest’anno si sa che abbiamo (succede ancora) sofferto la siccità.
Questa piaga che ha colpito duramente pastori e allevatori, che in alcune aree ha comportato la possibilità di fruire dell’acqua corrente solo per poche ore al giorno, a noi ha regalato un’esperienza unica e molto particolare.
Eh già… perché se non piove i laghi (soprattutto quelli utilizzati come bacini idrici) si prosciugano e le loro acque si ritirano, e anche di tanto.
Quest’anno abbiamo visitato il Lago Baratz, e abbiamo visto come il suo livello fosse molto più basso del normale, e sono quotidianamente sotto i nostri occhi le critiche condizioni del Lago Coghinas.
Ma c’è stato un lago in particolare che ha saputo sorprenderci mostrandoci il tesoro che cela nel suo fondale e porta alla luce solo in particolari situazioni, come quella di una grande siccità.
Stiamo parlando del Lago Temo e del sito archeologico che copre per gran parte del tempo con le sue acque.
Noi ci siamo stati in una caldissima giornata di fine giugno, trovarlo non è stato facile e questo è il racconto della nostra avventura…

Il sito archeologico in fondo al Lago Temo.
Il Lago Temo è una sbarramento artificiale realizzato alle falde del Monte Aiuradu, in territorio di Monteleone Rocca Doria.
Il caratteristico borgo medievale sorge sulla sommità di una rocca ed è circondato quasi per intero dalle acque di questo lago.
Da ovunque lo si guardi, questo paesaggio risulta essere sempre molto suggestivo.
Vi sfidiamo a provare e dire il contrario! 😉
Come per ogni lago artificiale, al momento della sua realizzazione (dal 1971 al 1984) si è proceduto al riempimento di un’area che in origine era ben diversa e non prevedeva di certo la presenza di un lago.
Chissà come doveva essere prima del 1984.
Dovrò cercare delle foto… potrebbe essere un nuovo interessante progetto!
Ma ritorniamo a noi…
A partire dal 1984 il lago ha custodito sotto le sue acque un tesoro archeologico molto importante, costituito dal villaggio medievale di Tudera, con le sue due chiese, dal nuraghe “Tanca ‘e sa mura” e da una struttura di epoca punica.
Questi siti sono visibili e visitabili solo in determinate occasioni che prevedono l’abbassamento del livello delle acque del lago, come nel caso di lavori di manutenzione o di grande siccità.
E quest’anno c’è stata una grande siccità.

Ora, la domanda è: potevamo non andare a visitare questo particolare sito archeologico e verificare se fosse a prova di “bimboinspalla”?
Certo che no, ovvio…
Continuate a leggere il nostro racconto per scoprire di più! 🙂
La nostra avventura sul fondo del Lago Temo.
Come dicevo, abbiamo visitato questo sito in un caldo pomeriggio di fine giugno in occasione della visita a Romana, un piccolo paese che si affaccia sul lago ed è poco distante dal borgo di Monteleone Rocca Doria.
Raggiungerlo non è stato facile; o meglio non è stato facile trovarlo perché una volta individuato, il percorso per arrivarci è abbastanza agevole e percorribile al 95% in auto.
Diciamo che insieme a Daniela, Lola, Carola e Stefania siamo andate a spasso per le campagne tra Romana e Monteleone Rocca Doria per alcune ore…
Sembravamo la Compagnia dell’Anello (al femminile), con Michele nei panni di un piccolissimo Frodo! 😉
Le difficoltà non ci hanno scoraggiato, anzi ci sono stati momenti di pura ilarità (come spesso accade quando vaghi e non vuoi ammettere che ti sei perso)! 🙂
Comunque la nostra caparbietà è stata premiata e alla fine (grazie all’aiuto del pubblico) siamo riusciti ad arrivare alla nostra ambita meta.
Quello che abbiamo trovato ci ha stupito tantissimo.
Anche Carola e Stefania non l’avevamo mai visto.
Uno dei “poteri magici” di bimboinspalla è quello di far scoprire luoghi nuovi e meravigliosi e di far vivere esperienze originali anche a chi quei posti li frequenta comunemente.
È uno dei nostri “super poteri” (Michele è convinto che ne possediamo parecchi… non troppi, il giusto) che più ci piace e ci rende orgogliosi del nostro progetto! 🙂

Felici di aver trovato il nostro tesoro, abbiamo camminato tra ciò che resta del villaggio medievale sino a raggiungere le acque del lago.
Qui Michele ci ha costretto a una sosta perché doveva vedere le mucche mentre bevevano e lanciare le pietre in acqua.
Carola lo ha incoraggiato sedendosi accanto a lui e fornendogli le pietre più adatte al lancio.
Povera ingenua… non avessimo preso di peso (è che peso!) il piccolo blogger di casa per riportarlo in auto, saremo stati ancora lì, sulle rive del Lago Temo.
Saremo diventate parte integrante del villaggio medievale e del paesaggio. 😉
Un’esperienza a misura di bambino.
Quella sul Lago Temo è sicuramente un’avventura adatta ai bambini.
Il sito, una volta individuato, è facilmente raggiungibile in auto.
Il tratto da fare a piedi è veramente breve ma sconsigliamo il passeggino, a meno che non sia da trekking.
I bambini potranno trascorrere ore all’aria aperta, magari facendo anche un picnic.
Portate tutto il necessario perché l’area non è attrezzata.
Per loro sarà affascinante sapere che stanno camminando sul fondo del lago e che, quando riprenderà a piovere (quando?), proprio il punto in cui si trovano e giocano sarà sommerso dalle acque.
Inutile dire che lavoreranno di fantasia tra le rovine del villaggio medievale.
Potranno imparare alcune cose sulla nostra storia e scopriranno che niente è mai come sembra.
Per poter dire di conoscere bene una cosa bisogna sempre guardare a fondo (è proprio il caso di dirlo).
Insomma, anche un piccolo sito archeologico nascosto per la maggior parte del tempo agli occhi del mondo potrà essere per loro (ma anche per noi grandi) uno spunto di riflessione.
Potranno vivere un’esperienza divertente e istruttiva allo stesso tempo.
Ovviamente da condividere con tutta la famiglia! 🙂
Informazioni utili.
Il sito non è segnalato, quindi dovete farvi aiutare e chiedere indicazioni in paese, o a Monteleone Rocca Doria o a Romana.
Io non saprei dirvi di più.
Rischierei di farvi vagare per le campagne come è capitato a noi.
So solo che bisogna prendere la strada per raggiungere la diga e poi proseguire oltre.
L’unico punto di riferimento che ricordo è un piccolo abbeveratoio.
Scordatevi Google Maps e la santa geolocalizzazione… non è arrivata fino a qui! 🙂
Dovete fare come si usava un tempo (pratica che io adoro): sorridere, abbassare il finestrino e chiedere informazioni!
Potrete fare anche nuove amicizie! 🙂

Ah… un ultimo consiglio!
Inserite nel vostro itinerario la visita ai paesi della zona.
Sono molto graziosi.
E se cercate un posto dove mangiare, dormire e rilassarvi, vi suggeriamo la Locanda Minerva.
Siamo sicuri che Maria e Piero sapranno accogliervi nel migliore dei modi! 🙂
E voi avete avuto modo di visitare questo sito o altri così particolari?
Vi va di raccontarci la vostra esperienza?
Magari ci fornirai spunti per nuove avventure!
Aspettiamo il tuo racconto! 🙂

