
Grotta di Nettuno: un’avventura in famiglia tra terra e mare!
Questo post è dedicato a un luogo speciale che è anche un ricordo d’infanzia.
Perché alla Grotta di Nettuno la prima volta ci sono stata che ero piccolissima. Così piccola che ho solo un vago ricordo di quell’esperienza, anche se ho ben impressa nella memoria la sagoma di mia nonna diventare più piccola, mentre ci salutava dalla banchina del porto turistico di Alghero.
Quella volta di tanto tempo fa sono arrivata alla Grotta di Nettuno via mare, mentre questa volta, con un entusiasta Michele, ho dovuto affrontare le temute scale (654 gradini, si avete letto bene!) che conducono all’ingresso dell’anfratto via terra.
Il tempaccio infatti non ci ha permesso nessuna soluzione alternativa! Ma anche questa è stata un’esperienza da fare una volta nella vita (non di più eh) 😉
Comunque ne sono uscita indenne (affannata e con acido lattico ovunque, ma indenne) e vi posso raccontare la nostra esperienza, accompagnate dalle amiche Daniela e Lola (per conoscerle cliccate qua) in questo post!
E allora continuate a leggerlo, giuro che è molto meno faticoso che affrontare la scalinata! 😉

Visita alla Grotta di Nettuno.
Voglio essere onesta…
Per visitare questo sito di straordinaria bellezza bisogna sfidare se stessi (ovviamente questo vale per l’accesso via terra): i propri limiti fisici e anche le proprie paure.
Ne sa qualcosa la cara Daniela che ha dovuto far i conti con le sue vertigini. Ma, fortuna per lei, aveva a disposizione il miglior “mental coach” che si possa trovare attualmente in circolazione: ovviamente sto parlando di Michele (avevate qualche dubbio?) 🙂
Diciamo che i 654 gradini di accesso alla grotta (com’è che quando si stanno percorrendo sembrano infiniti?) mettono a dura prova il corpo e lo spirito!
Posso però dire che è una fatica ripagata dalla bellezza di questo luogo e da quanto è nascosto all’interno della terra.
Vi va di scoprire insieme a noi la Grotta di Nettuno?
1) L’Escala del Cabirol.
Una scalinata così suggestiva non poteva che avere un nome esotico, non trovate? 😉
Il suo nome infatti evoca quasi un luogo da favola, in realtà si tratta di 654 gradini (l’ho già detto?) scavati nella dura roccia e che scendono a picco sul mare.
Vi posso assicurare che ogni gradino è un’emozione straordinaria! 🙂
La bellezza di questo luogo non si può descrivere facilmente.
Ogni scorcio suscita emozioni improvvise, soprattutto se ad accompagnarvi nel percorso c’è il fragore delle onde che si infrangono sulla scogliera (come è capitato a noi!).
Il mio consiglio sincero è di provarlo di persona. Solo così potrete capire pienamente quanto ho provato a descrivervi! 🙂

2) Il percorso di visita della Grotta di Nettuno.
La visita vera e propria alla Grotta di Nettuno inizia dall’ingresso, quando si viene divisi in gruppo e accompagnati dalla guida (solo così è possibile accedere al sito).
Dopo aver precisato che si tratta della grotta più famosa della Sardegna (sarà forse per la sua scenografica scalinata), la guida ci ha condotto in un percorso fatto di ampie gallerie, stretti cunicoli, e suggestive sale.
La prima cosa che abbiamo potuto ammirare è stata la splendida Sala La Marmora, così chiamata in onore di Alberto La Marmora, scrittore, geografo ed esploratore cui si devono le prime carte geologiche e geografiche della Sardegna.
Questa sala è caratterizzata dalla presenza di un grande lago (profondo sino a 10 m) alimentato dal mare e la cui centro si erge l’imponente mole dell’Acquasantiera, una colonna stalagmitica di circa 2 metri di altezza. Semplicemente bellissima!
Proseguendo il nostro tour ci siamo ritrovati nella Sala della Reggia, dove abbiamo potuto ammirare alcune stallatiti e stalagmiti alte quasi 20 metri.
Michele è rimasto affascinato dalla grandezza di queste vere opere d’arte della natura e dalle forme bizzarre che le concrezioni hanno via via assunto: alcune sembravano dei ricami, altre dei gioielli finemente cesellati.
Sala dopo sala, la Grotta di Nettuno si è svelata in tutta la sua bellezza e magnificenza.
Per concludere la nostra esperienza di visita, la guida ci ha condotto nella parte più alta della Grotta di Nettuno per permetterci di avere una visuale il più completa possibile dell’intero sito.

La Grotta di Nettuno per i bambini.
Considerato l’entusiasmo del mio piccolo esploratore, posso subito dire che la Grotta di Nettuno è ideale per essere visitata con i bambini perché permetterà loro di vivere una vera avventura.
E si sa! I bambini amano le avventure! 🙂
Il percorso di visita infatti permetterà loro di affrontare un vero e proprio viaggio al centro della terra, meravigliandosi a ogni svolta di quanto la natura possa essere creativa! 🙂
Da non sottovalutare (soprattutto per i più grandicelli) che, visitando la Grotta di Nettuno, avranno modo di imparare importanti nozioni di geologia e scienza in maniera semplice e divertente.
Non scordatevi poi che c’è la possibilità (tempo permettendo) di raggiungere la Grotta di Nettuno via mare e di vivere così un’avventura nell’avventura! 😉
Ovviamente, essendo un sito di interesse naturalistico, ci sono alcuni piccoli accorgimenti da seguire per vivere nel migliore dei modi questa bellissima esperienza!
Ve ne parlo qua sotto! 🙂
Informazioni pratiche.
Inizio col dirvi dove si trova questo sito naturalistico.
La Grotta di Nettuno è sita in territorio di Alghero, a circa una ventina di chilometri dal centro abitato di origine catalana.
Per essere precisi la grotta si trova sul promontorio di Capo Caccia, un luogo fantastico da cui potrete ammirare un panorama mozzafiato (mi sa che dovrò parlarvene).
Come ho anticipato, è possibile raggiungere la Grotta di Nettuno in due modi: via mare, usufruendo dei battelli (a pagamento) che partono dal porto turistico di Alghero, e via terra, affrontando la “famigerata” scalinata.
Se si hanno bambini piccoli è sicuramente più comoda la via del mare; ma si può affrontare anche “bimboinspalla” quella via terra.
Io, ad esempio, ci sono stata quando Michele camminava ancora con qualche difficoltà e quindi il più delle vole l’avevo proprio “in spalla”. 😉

Essendo una grotta che si affaccia direttamente sul mare, la visita è legata alle condizioni meteo.
Il giorno della nostra visita, ad esempio, la chiusura è stata anticipata (siamo stati l’ultimo gruppo a visitarla) perché il mare agitato rendeva troppo pericoloso l’accesso.
Un’altra cosa importante da tenere ben a mente quando si decide di visitare la Grotta di Nettuno insieme a dei bambini (specie se piccoli) è che, trattandosi di un sito naturalistico, il percorso non è sempre agevole.
Alcuni punti sono resi più impervi per la presenza di ostacoli, o perché i passaggi sono stretti o bassi.
Questo rende impossibile l’uso del passeggino. Armatevi di fasce, marsupi e buone braccia.
Importantissimo: il pavimento è scivoloso!
Non potrebbe essere altrimenti. Le grotte sono ambienti umidi. Lo sanno anche i bambini! Perciò ricordatevi di preferire calzature comode, chiuse e antiscivolo. Per intenderci: non andateci in infradito! (vi assicuro che esistono persone così).
Portatevi qualcosa che possa riparare voi e i bambini dalle temperature più basse. Questo vale soprattutto d’estate perché lo sbalzo di temperatura tra l’esterno e l’interno della grotta è maggiore e potrebbe dare qualche fastidio.
Infine, se ormai desiderate tanto visitare questa grotta, vi consiglio di consultare il sito della Fondazione Meta, ente gestore del monumento (per farlo potete cliccare qui).
Concludendo…
Bene, mi sembra di avervi detto tutto sulla nostra esperienza alla Grotta di Nettuno.
Questa è stata la prima volta che io e Michele abbiamo visitato una grotta, ma considerato l’entusiasmo del mio piccolo socio, direi che ci saranno altre avventure sotterranee.
Per sapere di più non vi resta che seguirci su Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest.
Adesso tocca a voi soddisfare la mia curiosità raccontandomi se siete mai stati alla Grotta di Nettuno o se non avevate mai sentito parlare di questo monumento della natura.
Vi aspetto nei commenti…
Anzi suggeritemi altre grotte che possiamo visitare prossimamente!
Un bacio, e al prossimo post! 🙂

