
Una giornata a Santu Lussurgiu!
Qualche tempo fa abbiamo trascorso una piacevolissima giornata a Santu Lussurgiu in compagnia di Rossana, Daniela e la tutor Angela. Santu Lussurgiu infatti è una Comunità Ospitale ovvero un piccolo borgo (aderente all‘Associazione Nazionale “Borghi Autentici”) dove il visitatore non viene considerato come un ospite ma come un vero cittadino, seppur temporaneo. Qualche post fa abbiamo parlato di quanto ci sia piaciuto essere “cittadini temporanei” e potete leggere la nostra esperienza qui: https://bimboinspalla.com/index.php/2016/05/17/lesperienza-cittadino-temporaneo/.
Con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo della nostra giornata lussurgese, abbiamo deciso di scrivere questo post. Magari leggendolo verrà anche a voi voglia di diventare “cittadini temporanei” almeno per un giorno.
I luoghi da visitare a Santu Lussurgiu.
La nostra visita al piccolo borgo del Montiferru ha avuto inizio con l’escursione alle bellissime Cascate Sos Molinos. Lasciata l’auto su uno spiazzo della strada che collega Santu Lussurgiu a Bonarcado, abbiamo affrontato una lunga scalinata (faticosa con un “bimboinspalla”, ma si può fare). Lo sforzo per arrivare alle Cascate è stato ricompensato dalla bellezza del luogo. Ci siamo immersi in un bosco di querce e abbiamo ammirato una miriade di fiori di campo: margherite e ciclamini la fanno da padrone! Il nome di questo luogo deriva dalla presenza, in passato, di moltissimi mulini alimentati dalle acque del Rio Molinos. Dopo la doverosa pausa rigenerante, abbiamo ripreso la strada del ritorno per dirigerci alla seconda tappa del nostro itinerario.
Prima di continuare la nostra escursione ci siamo fermati in un locale del centro, dove abbiamo conosciuto alcuni amici di Angela. È questo il vero spirito delle Comunità Ospitali: entrare da protagonista attivo nella vita della comunità. Il tutor non è altro che un amico che ti fa conoscere il suo paese e la sua gente.
Con lo stesso spirito Angela ci ha portato a conoscere Carlo, il proprietario delle Distillerie Lussurgesi. Dovete sapere che Santu Lussurgiu ha una lunga tradizione nella distillazione del vino. Con la volontà di riprendere questo “saper fare” tramandato per generazioni dalle donne del paese, nel XIX secolo qui sorse una moderna distilleria dove venivano prodotti l’Acquavite Stella e il Cognac Sardegna, vincitore di numerosi premi a livello nazionale. Oggi le Distillerie Lussurgesi di Carlo hanno voluto riprendere questa lunga tradizione, modernizzandola anche secondo i gusti attuali del mercato. Carlo ci ha fatto assaggiare i suoi prodotti (diciamo pure che abbiamo fatto un aperitivo a suon di distillati), tra i quali il mio preferito è sicuramente il Liquore di Elicriso, il cui profumo ti riporta in una delle nostre spiagge. Buonissimi anche i cioccolatini con cuore di mirto e Abbardente. Tra un sorso e l’altro, Carlo ci ha raccontato il suo progetto, le difficoltà nell’attuarlo e i sogni per il futuro. Noi, dopo l’accoglienza avuta e, soprattutto, dopo aver assaggiato i suoi prodotti, non possiamo che augurargli ogni bene.
Concluso l’aperitivo ovviamente ci aspettava il pranzo! Ci siamo così spostati verso il piccolissimo borgo di San Leonardo de Siete Fuentes (https://bimboinspalla.com/index.php/2016/05/20/san-leonardo-le-fontane/) e abbiamo mangiato al Ristorante “Le Sorgenti”. Qui abbiamo potuto gustare la carne di Bue Rosso, una tipicità del Montiferru.
Dopo esserci concessi una passeggiatina tranquilla all’ombra degli alberi di San Leonardo, siamo rientrati in paese per conoscere meglio il suo centro storico. In una delle strette vie del centro ci aspettava una bella sorpresa: abbiamo potuto assistere infatti alla ferratura di un cavallo. Angela ci ha spiegato che ormai essere presenti a una scena del genere è quasi una rarità. Michele ha così potuto vedere a cosa servono i ferri di cavallo, anche se a dire la verità era più attratto dal cavallo che dal lavoro dell’artigiano.
Ultima tappa della nostra giornata a Santu Lussurgiu è stato il Museo della Tecnologia Contadina, dedicato a Maestro Francesco Salis, un personaggio che ho imparato ad ammirare dalle descrizioni e dai racconti di Angela. Un uomo lungimirante che ha visto nella cultura e nella valorizzazione delle tradizioni e della storia del paese una possibilità di riscatto per i lussurgesi. Il Museo sorse nel 1976 per volontà del Maestro e raccoglie oggetti che raccontano il passato di questa comunità. È un museo etnografico a carattere locale perché gli oggetti qui conservati provengono unicamente da Santu Lussurgiu. Alcuni pezzi sono veramente particolari: come la caffetteria realizzata con due barattoli di fagioli o la locandina originale d’epoca del Cognac Sardegna.
Con la visita al Museo si è conclusa la nostra giornata a Santu Lussurgiu. Salutandoci ci siamo ripromessi di tenerci in contatto e rivederci presto. Noi intanto siamo sempre più convinti di voler visitare altre Comunità Ospitali.
N.B. Per contattare il tutor Angela potete utilizzare il suo indirizzo di posta elettronica: tutor@santulussurgiucomunitaospitale.it.


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