
Cagliari di sera: una passeggiata nel centro storico!
Avete mai avuto la fortuna di passeggiare all’imbrunire per le vie del centro storico di Cagliari? Avete mai ammirato il tramonto dai Giardini Pubblici di questa città? Beh noi si ed è stata un’esperienza talmente bella che non possiamo non raccontarvela!

Come già anticipato in un altro post (https://bimboinspalla.com/index.php/2016/02/16/san-valentino-2016-un-ricordo-speciale/) Cagliari è stata la nostra meta per un romantico San Valentino in famiglia. Due giorni intensi durante i quali abbiamo avuto modo di conoscere meglio questa città e di farci venire voglia di ritornarci il prima possibile.
Quale modo migliore di conoscere un luogo se non quello di percorrerlo a piedi con una bella passeggiata? Convintissima di quest’affermazione sono riuscita a persuadere papà Paolo della genialità della mia idea di arrivare a piedi al quartiere Castello, il più antico della città. Ora dovete sapere che noi alloggiavamo al Thotel, sito nella parte più pianeggiante della città, e dovevamo arrivare sino al Castello che, come tradizione comanda, si trova su un’altura. Nonostante le obiezioni di papà, io e Michele (tanto lui era sul passeggino) siamo rimasti irremovibili: avevamo deciso per la passeggiata e passeggiata doveva essere!
La descrizione di papà Paolo del nostro itinerario si può sintetizzare in una sola parola: salita (ancora si lamenta)! Ma non vi dovete spaventare: certo la salita c’è (e bisogna tenerne conto se si ha un passeggino o si porta il bambino con il marsupio o la fascia), ma il panorama che vi aspetta in cima è bellissimo! Insomma un po’ di fatica ci sta!

La prima tappa del nostro itinerario sono stati i Giardini Pubblici: non ci eravamo mai stati e ci sono piaciuti molto. Siamo arrivati all’imbrunire ed è stato bello, e anche un po’ romantico (non fosse che eravamo impegnati a inseguire Michele ed evitare che si tuffasse in una delle due vasche), ammirare il tramonto: il cielo che si tingeva di rosso su una Cagliari che si illuminava pian piano delle luci pubbliche e private. I Giardini Pubblici offrono un punto di vista particolare per contemplare la città. Al di là del panorama, questi Giardini sono veramente belli ed è molto piacevole passeggiare tra piante esotiche e centenarie. In fondo ai Giardini si trova la Galleria Comunale d’Arte che ovviamente, vista l’ora tarda, non abbiamo potuto visitare (è uno dei motivi per cui ritorneremo).
Da qui ci siamo diretti a Castello, il cuore di Cagliari. La distanza è molto breve e finalmente finiscono le salite. Siamo passati sotto la Torre di San Pancrazio, la più alta della città. Questa Torre risale al periodo medievale, fu costruita nel 1305 dall’architetto sardo Giovanni Capula, che due anni dopo progettò anche la Torre dell’Elefante (che però non abbiamo visto). Abbiamo percorso le vie del centro storico, siamo passati davanti alla Cattedrale, e siamo arrivati sino a via Giuseppe Manno, una delle vie dello shopping cittadino.

Passeggiare per le strette vie del centro storico di Cagliari, con le sue case alte e cosi vicine da non far passare la luce, mi ha ricordato Pisa (città in cui ho abitato per oltre un decennio). In effetti mi sono ricordata che proprio il quartiere di Castello (chiamato all’epoca Castel di Castro) è stato costruito dai Pisani agli inizi del XIII secolo. La rocca fortificata divenne il primo possedimento in Sardegna del Comune di Pisa ed era costituita da quelli che oggi sono i due quartieri storici di Cagliari: Castello e La Marina. Queste viuzze conservano angoli veramente caratteristici, animati da localini, botteghe e laboratori artistici.
Una volta in via Manno non abbiamo potuto esimerci da un giretto per negozi e siamo stati così fortunati da intercettare la sfilata dei Mamuthones (tipiche maschere del carnevale sardo, e più precisamente di Mamoiada). Il suono dei loro campanacci ha riempito tutta la zona.

Arrivata l’ora di cena ci siamo fermati in un ristorantino in via Barcellona (Il Malandrino), proprio nel quartiere di Marina, che ci sentiamo di consigliare sia per la gentilezza del personale sia per la qualità del cibo. Abbiamo mangiato dell’ottimo pesce fresco, molto apprezzato dall’ometto di casa che continuava a dire “gnam gnam”!
Per il rientro (e per il bene di papà) abbiamo optato per la strada più lunga ma pianeggiante. Abbiamo passeggiato sotto i Portici di Via Roma (proprio davanti al porto) e ci siamo diretti verso il Thotel, dove ci aspettava la nostra camera e il suo comodo e ampio letto! Dovevamo riposarci per essere in forma per il giorno di San Valentino!


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