Bosa da scoprire con un itinerario per famiglie
Città e Paesi,  Sardegna

Bosa: cosa vedere e fare nel paese dai tanti colori!

Durante le nostre visite fugaci ci aveva colpito e incuriosito, così io e il boss abbiamo deciso di trascorrerci qualche giorno.

E Bosa non ci ha deluso!

Tra le soste in spiaggia e le “escursioni” alla scoperta dei segreti della città, Bosa si è rivelata una destinazione assolutamente a misura di famiglia.

Ora te la racconto nel post…

Bosa: il borgo, i colori e il fiume

I colori sono quelli delle carattiristiche case del quartiere storico di sa Costa, che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle.

In cima svetta la possente mole dei ruderi del castello dei Malaspina, risalente al XII secolo.

Si tratta di una delle tante attrazioni di questo borgo di origine medievale.

Il fiume, invece, è il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, sulle cui rive si affacciano le antiche concerie, che ricordano le origini di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità.

Ti consiglio un giro in barca lungo il corso del fiume, perché ti regalerai un punto di vista inconsueto e originale sul borgo.

Bosa il museo delle conce
Le antiche concerie

Il borgo medievale

Bosa vanta origini antichissime, ma è nel Medioevo che raggiunge il suo massimo splendore.

L’impianto urbanistico della città e numerosi suoi monumenti testimoniano l’importanza che ebbe durante i secoli medievali.

In particolare uno.

E io ci sono molto affezionata perché l’ho portato nella mia tesi di laurea.

Si tratta della splendida chiesa romanica di San Pietro Extra Muros che, come lascia intuire il nome, si trova in posizione defilata rispetto al centro storico.

La struttura in trachite rossa riempie uno spazio molto suggestivo lungo la riva del fiume Temo e si può ammirare da varie angolazioni (ad esempio dalle mura del castello).

Anche in questo caso consiglio un giro in barca sul Temo perché da qui godrai di un punto di vista molto particolare.

Attorno alla chiesa romanica si articolava il sito della Bosa vetus, prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova).

Qui, sul promontorio, i Malaspina nel XII secolo costruirono il loro castello, altro importante monumento che ci ricorda il ruolo svolto dal principale centro della Planargia a quel tempo.

D’obbligo una visita al castello, non solo per la sua importanza, ma anche perché da qui potrai ammirare un panorama stupendo!

Bosa e il Castello dei Malaspina
Bosa dal Castello

Per le vie del centro

Passeggiare per le viuzze del centro storico di Bosa è una vera esperienza.

A parte che nascondono angoli molto graziosi e caratteristici, è qui che troverai la maggior parte delle attrazioni culturali della città.

Per non parlare dei ristoranti e dei numerosi locali in cui degustare, tra le altre cose, la Malvasia.

E poi c’è il lungo Temo, con il suo bel ponte di pietra risalente al 1871 che collega le due rive della città.

Consiglio (su suggerimento di Michele) di fare un giro sul trenino turistico perché ti permetterà di scoprire gli angoli principali di Bosa in poco tempo e comodamente seduti.

Bosa Marina

A pochi chilometri dalla città si trovano le spiagge e la frazione marina del centro medievale.

La spiaggia di Bosa Marina vanta una sabbia dorata ed è lunga un chilometro.

Lungo l’arenile si trovano numerosi servizi, come: stabilimenti balneari con noleggio attrezzatura e natanti, luoghi di ristoro, escursioni in barca e immersioni subacquee.

Per i servizi offerti e il tipo di fondale che digrada lentamente, questo tratto di costa è particolarmente adatto alle famiglie.

La costa bosana non si limita però a questa grande spiaggia, ma è lunga in tutto circa venti chilometri.

A Sud si trova la spiaggia di Turas, ampio arenile di sabbia grigio chiaro che affonda nel mare verde e cristallino con fondali subito profondi.

Le altre perle si trovano a nord, lungo la panoramica per Alghero, a iniziare da s’Abba Druche, a quattro chilometri dalla città.

Michele ci tiene a precisare che la sera a Bosa Marina aprono le giostre! (informazione importantissima)

Marina di Bosa
Marina di Bosa

Cosa vedere e fare a Bosa con tutta la famiglia

Di seguito ti propongo una serie di attrazioni da vedere ed esperienze da vivere perfette per tutta la famiglia, e provate direttamente da noi.

1. Castello dei Malaspina

Che è uno dei principali monumenti della città e che da qui puoi ammirare un bellissimo panorama l’ho già scritto.

Ora aggiungo che quelli che visiterai sono i ruderi del castello costruito nel 1112 dalla nobile famiglia toscana dei Malaspina dello Spino Secco, insediatasi nell’Isola a metà XI secolo.

All’interno delle sue mura si conserva una vera chicca storico-artistica.

Sto parlando della piccola chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos (XIV-XV secolo), impreziosita da affreschi spagnoli.

Il sito è gestito e visitabili dietro il pagamento di un biglietto di ingresso.

2. Chiesa di San Pietro Extra Muros

La bella chiesa romanica si trova fuori dal centro abitato, lungo la riva del fiume Temo.

Il nome “extra muros” fa riferimento al fatto che si trova fuori dalle mura del castello, di cui è più vecchia di mezzo secolo.

Attorno, un tempo, sorgeva il nucleo originario della città, abitato sino a tutto il Cinquecento. 

L’edificio è frutto di diverse fasi costruttive.

La parte più antica risale alla metà dell’XI secolo, come attesta l’epigrafe di consacrazione in cui si legge l’anno MLXIII.

Un secolo dopo furono costruite la tribuna con la nuova abside, la torre campanaria (alta 24 metri e incompiuta) e i muri perimetrali.

Anche questo sito è gestito e visitabile a seguito del pagamento di un biglietto.

Bosa chiesa di San Pietro Extra Muros
Chiesa romanica di San Pietro Extra Muros

3. Museo delle Conce

Questa struttura museale, allestita in una conceria del 1700, è la custode di un’antica tradizione bosana, che risale all’antica Roma (o forse anche a prima). 

Riscoperta nel Seicento, questa attività crebbe sino a diventare molto florida a partire dal secondo Ottocento sino a tutta la prima metà del Novecento.

In quel periodo erano attive una trentina di aziende.

A memoria di questa fiorente attività, oggi restano sas Conzas, che sorgono a schiera lungo la sponda sinistra del Temo, vicine al Ponte Vecchio.

Il percorso museale illustra le tecniche di lavorazione: al primo piano si trovano laboratori e attrezzi per la finitura; mentre al piano terra, restaurate, sono conservate le originali vasche in muratura.

Avrai la possibilità di camminarci ‘sopra’ grazie a una pavimentazione in vetro che piacerà molto ai visitatori più piccoli.

La struttura museale è gestita e si visita dietro il pagamento di un biglietto.

4. Museo Casa Deriu

Questo museo è un vero viaggio nel nostro passato più recente e ti incuriosirà tantissimo.

Si tratta infatti di un appartamento signorile del XIX secolo, con tanto di arredamento originale.

La visita segue un percorso circolare: dall’ingresso si accede al salotto, con pavimento in parquet, decorato con motivi geometrici che riprendono gli ornati del soffitto a finti cassettoni.

Com’era consuetudine in quel periodo, quest’ambiente comunica con la camera da letto, con pavimento in maioliche, dove si conserva il guardaroba originale (ci sono dei pezzi veramente belli).

Di seguito si arriva alla sala da pranzo e da qui, attraverso un corridoio con tramezzi in legno, si ritorna nuovamente al pianerottolo.

Il percorso di visita però non finisce qui, perché al terzo piano di quest’abitazione è allestita una mostra permanente dedicata alla vena artistica di Melkiorre Melis, nato a Bosa nel 1889.

Oltre ai quadri, si possono ammirare anche oggetti e manufatti (mobili, disegni e ceramiche), incluse le opere risalenti al cosiddetto “periodo africano”, ispirato dall’esperienza come direttore della “scuola d’arte e mestieri indigeni” di Tripoli.

A completare la visita, consiglio una capatina alla Pinacoteca Atza, posta all’interno dell’edificio di fronte a Casa Deriu.

Qui sono esposte alcune tele del pittore Antonio Atza, tra i principali artisti sardi del Dopoguerra e bosano di adozione.

Anche questo museo è gestito e l’ingresso prevede il pagamento di un biglietto.

Bosa Museo Casa Deriu
Dettagli di Casa Deriu

5. Passeggiata per il centro storico

Immancabile una passeggiata per il caratteristico centro storico di Bosa, fatto di viuzze e angoli molto suggestivi.

Percorrendo la via Vittorio Emanuele, il corso di Bosa, non farai fatica a trovare un localino in cui fermarti a mangiare, oppure un negozietto in cui comprare cartoline e souvenir.

Un’idea che ti suggeriamo io e Michele è di concederti un giro del centro storico (e non solo) comodamente sedut* sul trenino turistico.

Il suo percorso infatti comprende tutti i principali monumenti bosani.

6. Giro in barca sul Temo

Sicuramente è un’esperienza originale e offre un punto di vista sulla città diverso dal solito.

Senza contare che avrai modo di vedere la caratteristica flora e fauna di questo fiume.

Assolutamente consigliato!

Tante attrazioni a misura di bambin*

Quelle descritte in questo post sono sicuramente attrazioni a misura dei più piccoli (anche perché non poteva essere altrimenti) e li incuriosiranno tantissimo, ognuna per qualche dettaglio particolare.

Adesso sei liber* di organizzare come meglio credi la tua visita in quel di Bosa, che – ricordo – è bella in ogni periodo dell’anno!

Per maggiori informazioni alla fine del post metto qualche link che può rivelarsi utile.

Concludendo…

Spero di averti incuriosito e credo di averti scritto tutto quello che c’era da sapere su questo centro della Planargia.

Certo è che ancora dobbiamo scoprire altre attrazioni, quindi ci ritorneremo sicuramente!

E tu, sei mai stat* a Bosa?

Ti suggerisco qualche link…

Fiume Temo: esperienza in barca per conoscere meglio la natura

Per info sul Museo Casa Deriu e sul Museo delle Conce:

Tacs Visit e Tours

Per informazioni sul Castello e la chiesa di San Pietro Extra Muros:

Antico Tesoro Bosa

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