
Antiquarium Turritano, un museo a misura di bambino!

L’Antiquarium Turritano, il Museo Archeologico Nazionale di Porto Torres (SS), è un museo straordinario per diversi motivi ed è assolutamente adatto ai bambini.
In questo post vi raccontiamo cosa ci è piaciuto maggiormente di questa struttura museale, perciò mettetevi comodi e visitate con noi (anche se virtualmente) questo museo. 🙂
Come raggiungere l’Antiquarium Turritano.
La sua posizione è già di per se un motivo per visitare questo museo.
La struttura infatti si trova proprio in prossimità del porto, anzi possiamo dire che è nel porto, ed è la prima cosa che chi sbarca a Porto Torres trova davanti a sé.
Non vi sembra un buon motivo per iniziare la conoscenza dell’isola proprio da questo Museo? 😉
Perché visitare l’Antiquarium Turritano con i bambini.
Visitare un museo è sempre importante.
Farlo visitare ai bambini dovrebbe essere un obbligo di legge.
L’Antiquarium Turritano poi ha alcune peculiarità che lo rendono affascinante e adatto ai piccoli visitatori:
- sorge sopra l’area archeologica (meraviglie degli anni ’70) dell’antica Turris Libisonis, la colonia romana (fondata da Giulio Cesare) che nel corso dei secoli si è trasformata nell’attuale Porto Torres. Il percorso di visita dunque oltre alla struttura museale vera e propria, comprende anche le rovine dell’antica colonia. È emozionante percorrere alcuni tratti di strada in passato calpestati da illustri personaggi dell’Impero!
- All’interno del Museo è possibile ammirare uno scavo archeologico. Dato che sorge su un’area archeologica la struttura del museo ha inglobato parte della medesima.
- La collezione del Museo, assai ricca e variegata, ci permette di ricostruire e comprendere la vita quotidiana di questa colonia romana, seconda per grandezza solo a Kalaris. I reperti conservati all’interno dell’Antiquarium Turritano provengono interamente dalla sottostante area archeologia e sono costituiti da oggetti provenienti dai luoghi di culto, da edifici privati e pubblici, dalle sepolture.
Visita all’Antiquarium Turritano.
La curiosità di Michele è stata stimolata dalle grandi statue onorarie acefale di magistrati vissuti tra il I e il III secolo d. C. Ad attrarre la mia attenzione invece è stato un reperto molto particolare, che non avevo mai visto prima: l’altare in marmo di forma cilindrica dedicato a Bubastis, la dea orientale con testa di gatto. Un’iscrizione permette di datare l’altare al 35 d. C. Tale reperto, oltre a essere veramente originale, ci aiuta a comprendere come nell’antica Turris Libisonis fossero presenti e ben inseriti alcuni culti orientali, come quello di Bubastis per l’appunto, introdotti o, direttamente, da Alessandria o, indirettamente, dalla Campania. Tali culti rispondevano alle preoccupazioni più diffuse tra la popolazione, come la fertilità del suolo e la tranquillità durante la navigazione marittima. - Esiste un percorso museale dedicato interamente ai bambini (anche le didascalie sono collocate ad altezza di bimbo). Il percorso affronta, in maniera simpatica e con l’aiuto di due guide “eccezionali”, i piccoli Iulius e Flavia, i temi principali dell’archeologia romana (e in particolare quelli legati alla vita nel sito di Turris Libisonis): “Gli Dei”, il “Popolo di Navigatori”, “La Morte” sono solo alcune di queste tematiche. In questo modo i bimbi hanno la possibilità di scoprire, divertendosi, la storia. Michele è ancora troppo piccolo per comprendere questo percorso, ma ho trovato quest’idea originale (non mi è ancora capitato di visitare qualcosa di simile in Sardegna), simpatica ed efficace. Insomma un’attenzione verso di loro che i bambini apprezzeranno sicuramente!
Visti i presupposti mamme e papà non non potete esimervi dal portare i vostri bimbi all’Antiquarium Turritano, si divertiranno e impareranno un po’ di storia (che non fa mai male!). 😉
Allora cosa aspettate a visitare questo straordinario Museo? Iulius e Flavia vi stanno aspettando!
N.B.: Se volete avere informazioni su altri musei particolarmente adatti ai bambini vi suggeriamo di leggere i post dedicati al Museo dell’Ossidiana, la pinacoteca MUS’a, il Museo del Territorio Sa Corona Arrubia.


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