
Aggius: un itinerario per scoprire il borgo con la famiglia!
Il paese di Aggius è addossato ad una strana catena di montagne che sembrano create per difenderlo. Diresti che non siano gli uomini che abbiano fabbricato il villaggio a’ piedi di quella catena; ma piuttosto la natura che abbia costrutto quella barriera granitica alle spalle di Aggius.
(E. Costa, Il Muto di Gallura)
Penso che sia doveroso iniziare il post dedicato al caratteristico borgo di Aggius con questa citazione tratta dal bellissimo romanzo di Enrico Costa, Il Muto di Gallura (ne ho parlato qui).
Lo penso per due ordini di motivi.
Il primo è che non avrei saputo descrivere meglio il paese e la prima impressione che mi ha fatto arrivandoci (per questo non sono una scrittrice).
Il secondo è perché quello del Costa non è un semplice romanzo, ma un pezzo di storia di questo piccolo centro abitato. Perché il Muto di Gallura è esistito veramente e attraverso le pagine della sua vita, e di questo libro, potrete conoscere una parte della storia (quella forse meno nota e più buia) della Gallura e della Sardegna tutta.
Quindi… ringrazio Enrico Costa per la splendida storia che ci ha lasciato e per avermi aiutato nell’introduzione del post! 😉
Adesso però c’è un itinerario che mi aspetta; perciò continuate a leggere qua sotto! 🙂

Aggius: il paese di pietra e arte.
Penso che Aggius sia la sintesi perfetta del territorio che lo ospita: la Gallura, terra di pietra e vento con una grande vocazione per l’accoglienza e l’ospitalità.
Pietra e vento sono due elementi fondamentali di questi luoghi, perché nel corso del tempo hanno modellato con tanta creatività il paesaggio.
La pietra, solida come il carattere di chi abita queste terre, e il vento, che, a dirla con le parole del Costa, modella i massi e gli animi dei suoi abitanti.
Ho definito Aggius il paese di pietra perché qui la pietra è ovunque: dalle abitazioni del centro storico al paesaggio che circonda il borgo.
Ma la bellezza di Aggius non sta solo nei suoi paesaggi e panorami; per scoprire la vera essenza di questo paese bisogna entrare in contatto con la sua vivace comunità.
Dentro questa dura scorza di pietra infatti pulsa un cuore generoso: è quello dei suoi abitanti, sempre pronti ad accogliere i visitatori e a far conoscere la propria realtà! 🙂
Aggius: la Comunità Ospitale.
Ve l’ho anticipato; con Michele ne siamo stati testimoni in occasione delle nostre due visite al paese… e adesso lo ribadisco: gli abitanti di Aggius sanno cos’è l’accoglienza!
Per questo motivo non ci deve stupire se Aggius è una Comunità Ospitale! 🙂
Ma cos’è una Comunità Ospitale?
Semplice! E’ un luogo in cui il visitatore, accompagnato dal tutor locale, viene considerato non come un semplice turista ma come un “cittadino temporaneo” e, come tale, parte integrante della comunità.
Ma per saperne di più ho scritto (ovviamente) un post (lo trovate cliccando qua).
Ma ritorniamo ad Aggius…
Nel pieno rispetto dello spirito delle Comunità Ospitali anche Aggius ha il suo tutor… è che tutor!
Si chiama Claudia: giovane, simpatica, preparata e… fidanzata con Michele (che è sempre più un latin lover). 😉
Vi posso assicurare che mettersi nelle sue mani per conoscere il paese e le sue ricchezze è una garanzia.

Un itinerario per scoprire Aggius.
L’itinerario che vi propongo qua sotto è frutto delle nostre due esperienze di visita ed è adatto ai bambini (anzi di più, direi che è a prova di Michele).
Per questioni di praticità l’ho diviso in due parti: una interna al paese, per scoprire i tesori dislocati per le vie del centro storico; e l’altra invece riguarda il territorio comunale che, vedrete, vi riserverà tante belle sorprese. 🙂
Come sempre, sentitevi liberi di organizzarlo come meglio credete. Le mie sono sempre delle pure indicazioni.
Ma adesso… arriva l’itinerario!
Pronti?
1. Il centro storico di Aggius.
Sono veramente tante le cose che potrete ammirare passeggiando per le vie di questo borgo.
Sono tante e tutte adatte ai bambini e alle famiglie!
Curiosi?
Continuate a leggere qua sotto! 😉
– Il Museo AAAperto.
Passeggiare per Aggius equivale a visitare un museo!
Non lo dico tanto per dire. Infatti se, seguendo il mio suggerimento, andrete ad Aggius potrete comprendere da voi perché ho scritto quest’affermazione.
Nel corso degli ultimi decenni il centro storico di Aggius si è arricchito di numerose opere di arte contemporanea, frutto della creatività e abilità di artisti più o meno giovani e noti.
Sto parlando di nomi quali Maria Lai, Rosanna Rossi, Giovanni Campus (per citarne solo alcuni) che hanno soggiornato ad Aggius e vi hanno lasciato un loro ricordo “artistico”.
Questo tesoro d’arte è frutto dell’operosità e buona volontà della locale Associazione Culturale Museo di Aggius onlus che crede fortemente nel valore sociale dell’arte ed è riuscita, negli anni, a trasformare il paese in una vera struttura museale a cielo aperto.
E come ogni museo che si rispetti, gli organizzatori hanno pensato a tre percorsi tematici (distinti per colore) per migliorarne la fruibilità:
- Essere e tessere di Maria Lai
- Dove c’è un filo c’è una traccia (fotografia)
- Arte Contemporanea.

– Il Museo Etnografico Oliva Carta Cannas (MEOC).
Il MEOC è sicuramente il cuore pulsante di Aggius e della sua comunità.
Nelle sue sale infatti viene conservata con amore la memoria storica di questo borgo.
Si tratta di una grande e ricca collezione etnografica disposta in oltre 1.000 metri quadrati (è uno dei musei più grandi della Sardegna) che vi permetterà di compiere un vero e proprio viaggio negli usi, costumi e tradizioni di un tempo.
Michele ha molto apprezzato i colori e i suoni delle diverse sale; nonché le ricostruzioni fedeli di alcuni ambienti tipici dell’abitato di Aggius di qualche tempo fa (come l’aula e l’ufficio postale).
Io invece ho trovato particolarmente stimolante e interessante il connubio tra passato e presente, perché il MEOC ospita anche esposizioni di arte contemporanea.
Entrambi però ci siamo veramente entusiasmati nella sezione dedicata alla musica tradizionale e alla storia dei cori di Aggius.
Il nuovo allestimento multimediale ci ha permesso di diventare letteralmente parte integrante di questi cori ed è stato molto apprezzato da Michele, che da sempre ha mostrato un debole per la musica tradizionale sarda. 🙂
– Il Museo del Banditismo.
Ho iniziato il post citando Enrico Costa e il suo “Il Muto di Gallura” dicendovi che questo romanzo tratta di alcune vicende storiche che hanno interessato nell’Ottocento la Gallura e Aggius in particolar modo.
La storia del paese ne è rimasta così coinvolta (e sconvolta) che oggi si è voluto ricordare quel periodo storico e quel fenomeno così violento, e caratterizzante, con un allestimento museale apposito.

Sto parlando dell’originale Museo del Banditismo che, raccontando un pezzo della storia del paese, si pone l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità e del rispetto reciproco, nonché una totale fiducia nei confronti della giustizia.
Una parte dell’allestimento è dedicata proprio al più famoso di questi banditi: il “muto di Gallura”, al secolo Bastiano Tansu.
Dentro alcune teche sono raccolti i suoi oggetti personali e alcuni doni che realizzò per le famiglie che, durante la latitanza, lo hanno aiutato a nascondersi.
I più piccoli troveranno molto interessante la ricostruzioni di un antico ufficio dei carabinieri; mentre io sono rimasta affascinata dalla vastità del fenomeno e dalla presenza anche di alcune figure femminili, la cui storia vorrei approfondire in futuro.
– Il laboratorio tessile di Gabriella.
Visitare il centro storico di Aggius significa anche entrare nel piccolo laboratorio tessile di Gabriella.
La sua voce e i suoi racconti vi inoltreranno in un mondo fantastico fatto di erbe, passione, colori, saperi antichi.
Una vera esperienza emozionale che interesserà tanto anche i bambini! 🙂
2. Il territorio di Aggius.
Qua e là in mezzo a foreste vergini, o a vigne deliziose, tu scorgi qualche masso imponente lanciato sulla terra, non sai come, perché, né da chi; lo diresti caduto per atterrire i vecchi sughereti o i giovani pampini.
(E. Costa, Il Muto di Gallura).
Ancora una volta lascio al Costa il compito di descrivere con eccezionale precisione il paesaggio che caratterizza i dintorni di Aggius.
Posso aggiungere che la forma così bizzarra e originale di alcuni massi fa pensare che gli artisti, le cui opere decorano il centro storico, siano passati anche nelle campagne! 😉

Un consiglio però ve lo voglio dare!
Per ammirare la bellezza di questo paesaggio, vi suggerisco di fare una sosta nel belvedere che si trova sulla strada per Viddalba. Da qui infatti potrete osservare la “Valle della Luna”, una grande piana resa scenografica dalla presenza di grossi massi granitici risalenti a qualche milione di anni fa.
Parlando di massi dalla forma bizzarra non si può non citare “Lu Monti Spirratu”, una roccia tagliata in tre parti dagli agenti atmosferici.
Michele però ha ipotizzato fosse la mano di un gigante… e così tutti abbiamo concordato con questa spiegazione decisamente più originale. 🙂
Restando ancora in tema sassi, segnalo il bellissimo paesaggio caratterizzato dalla mole di Monti Fraili.
– Il Lago di Santa Degna.
Poco fuori dal centro abitato c’è una delle attrazioni più a misura di bambino di tutta Aggius.
Sto parlando del grazioso Lago di Santa Degna e del suo bel parco.
Il laghetto è reso ancora più carino (e attraente per i più piccoli) dalla presenza di tartarughe e oche.
Inoltre ci sono tanti sentieri naturalistici che permettono di conoscere la flora e la fauna di questo territorio.
Insomma è il luogo ideale per un pic-nic e per trascorrere qualche ora all’aria aperta (c’è anche un chioschetto bar).

Perché Aggius è un borgo a misura di bambino.
Questa volta non uso citazioni, perché da quanto detto sinora mi sembra chiaro il motivo per cui Aggius sia un borgo adatto a essere visitato in famiglia.
I più piccoli avranno modo di trascorrere piacevoli ore all’aperto, immersi nella natura e a contatto con gli animali.
I più grandicelli invece rimarranno sicuramente affascinati dalle collezioni del Museo Etnografico (MEOC) e, soprattutto, del Museo del Banditismo.
Le storie di banditi e uomini di legge esercitano sempre un certo fascino! 🙂
Il paesaggio che caratterizza questo paese e il suo circondario vi colpirà sicuramente per la sua bellezza e la bizzarria delle forme che vento e acqua hanno conferito alle pietre.
Avrete modo, insieme ai più piccoli, di appurare quanto la natura sappia essere creativa. 🙂
Inoltre non dimentichiamo che pur stando in alto, Aggius dista pochi Km dalle più belle spiagge della Gallura. Può quindi essere considerato il luogo ideale per trascorrere le vacanze in tutta tranquillità, lontano dal caos delle località marittime più famose, senza negarsi il piacere del nostro mare. 😉
Informazioni utili.
Se con questo itinerario e post vi ho incuriosito, vi consiglio di consultare il sito web del Museo Aggius (cliccate qui) per trovare maggiori informazioni.
Segnalo anche che sino al 6 gennaio Aggius è animata dal Mercatino di Natale (ne parlo qua). Potrebbe essere una buona occasione per visitare il borgo! 🙂

Voi conoscevate Aggius?
Ovviamente aspetto il racconto della vostra esperienza nei commenti! E vi invito, come sempre, a segnalarmi altri borghi e destinazioni a misura di bambino.
Ci conto!
Ricordatevi di seguirci su Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest.
Ci conto doppio! 😉
Adesso mi dedico al nuovo post a tema natalizio!
A presto!


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