Sasso Barisano a Matera
Basilicata,  Italia,  Oltremare

Sasso Barisano e Civita: un itinerario nel cuore di Matera.

Nello scorso post ho iniziato a raccontarvi la nostra esperienza a Matera, proponendovi un itinerario a misura di bambino per scoprire il Sasso Caveoso.
Il quartiere in cui abbiamo alloggiato e che è caratterizzato dalla prevalenza delle case scavate nel tufo.
Oggi continuiamo il nostro viaggio in questa straordinaria città condividendo con voi l’itinerario che ci ha portato per le vie del Sasso Barisano e della Civita, le zone (soprattutto la Civita) più antiche di Matera.

Siete pronti a venire con noi?
Benissimo, allora non schiodatevi dallo schermo (pc, tablet o smartphone che sia) e continuate a leggere questo post!
Pensate: non dovete nemmeno togliervi le pantofole o alzarvi dalla poltrona! 🙂

bimboinspalla alla scoperta del Sasso Barisano e della Civita.

Come sempre, il mio racconto si basa sull’esperienza diretta della mia famiglia.
Nel post vi parlerò di quello che abbiamo visto e fatto, nella speranza di potervi fornire qualche suggerimento e consiglio utile a organizzare il vostro viaggio nella bellissima e suggestiva Matera.

Fatta questa premessa, possiamo partire con il racconto del nostro itinerario (e cresce, mentre penso a cosa scrivere, la voglia di ritrovarsi lì, immersi nella bellezza). 🙂

Sasso Barisano Matera
vista sui tetti del Sasso Barisano.

Itinerario alla scoperta del Sasso Barisano e della Civita.

Sono i quartieri più antichi di Matera, quelli da cui la sua storia è iniziata.

Il Sasso Barisano si trova nella parte più settentrionale della Gravina e, stando alla tradizione, prenderebbe il nome dal fatto che si trova in direzione di Bari, per l’appunto.

La Civita si sviluppa sul colle che separa il Sasso Barisano da Sasso Caveoso.
La sua posizione centrale le permette di affacciarsi su entrambi i Sassi, quindi da qui si può godere di una vista strepitosa sui tetti della città.

Essendo i quartieri più antichi sono stati quelli maggiormente colpiti dallo spopolamento del secolo scorso, quando il governo italiano con la legge “Risanamento Sassi” ha provveduto a spostare la popolazione materana nei nuovi quartieri, costruiti appositamente per risolvere il problema del sovrappopolamento dei Sassi e delle precarie condizioni di vita.
Tutt’oggi sono quelli in cui è presente il maggior numero di case disabitate, anche se molte sono state recuperate e destinate all’accoglienza, trasformandole in b&b e hotel di lusso.

Alla scoperta di questi due quartieri abbiamo dedicato un’intensa giornata e passeggiando tra le sue caratteristiche vie e scalinate ci siamo letteralmente rifatti gli occhi con la vista del panorama e degli splendidi edifici che li caratterizzano.

Il nostro itinerario parte da Piazza Vittorio Veneto, nel Piano (la zona del centro storico più recente di cui parleremo nel prossimo post), e proseguendo per via San Biagio, dove abbiamo visitato numerosi negozietti e fatto i doverosi acquisti, ci siamo inoltrati per i vicoli e le piazzette del Sasso Barisano, fino a raggiungere la Civita con la sua splendida Cattedrale.
Tra le cose che abbiamo potuto ammirare e visitare segnaliamo:

  1. Chiesa di San Pietro Barisano.
    È una testimonianza emblematica di come anticamente si costruiva nei Sassi: la parte interna, infatti, è interamente scavata nella roccia, mentre quella esterna è realizzata con conci di tufo, ovvero col materiale di scarto dello scavo. Il primo nucleo di questa chiesa risale all’anno 1.000, quando era conosciuta col nome di San Pietro in Veteribus. La facciata invece risale al XVIII secolo ed è arricchita da tre portali architravati, di cui il più grande, quello centrale, è sormontato da un grande rosone quadrilobato. A fianco della chiesa si innalza, su una roccia, il campanile quadrangolare. A noi hanno incuriosito molto gli altari scavati nel tufo e la presenza di un piccolo ambiente quasi interamente affrescato, databile al XV secolo.

    cosa fare a Sasso Barisano Matera
    a spasso per Sasso Barisano.
  2. Cattedrale.
    Semplicemente bellissima, ha suscitato anche l’interesse di Michele che si è dilungato in una sua “comprensibilissima” visita guidata, per la gioia di alcuni turisti tedeschi che parevano apprezzare, se non la visita, almeno lo show. 😉 Prima di entrare al suo interno, potrete rifarvi gli occhi con la vista di cui si può godere dal suo ampio sagrato. Il Duomo infatti si trova in posizione elevata, per cui garantisce una suggestiva panoramica della città. Non saprei consigliarvi l’orario migliore per godere di questa bellezza, perciò recatevici in diverse ore del giorno e scegliete voi il momento che preferite. 😉 La posizione sopraelevata di questa chiesa è dovuta in parte alla naturale conformazione del terreno e in parte a un accorgimento dell’uomo, che, per garantirle un’ubicazione adatta a sottolinearne l’importante ruolo, ha realizzato un terrapieno su cui poi ha costruito l’intero complesso. Grazie a quest’accortezza la Cattedrale ancora oggi sovrasta tutta la città. La sua edificazione fu iniziata nel 1230 e conclusa nel 1270. È la facciata, così elegante e austera, a portare ancora i segni di questo primo impianto, realizzato in stile romanico-pugliese (e poteva non esserci in un mio viaggio qualcosa di romanico?). Semplicemente meraviglioso il grande rosone che sovrasta il portale e simboleggia la ruota della fortuna (non il gioco televisivo). Sulla sua sommità è raffigurato l’Arcangelo Michele nell’atto di schiacciare un drago. E qui mi fermo nella spiegazione perché Michele, sentito il suo nome, si è convinto di essere rappresentato in facciata e ha tenuto a precisare che lui i draghi non li schiaccia, ma li cavalca! 😉 L’interno è un tripudio di colori e decorazioni barocche, in netto contrasto con la linearità e austerità dell’esterno. Anche se io ho preferito le decorazioni medievali della facciata, devo ammettere che Michele è stato particolarmente ispirato dai colori dei grandi affreschi delle volte. Degno di nota l’affresco bizantino (1270) raffigurante la “Madonna della Bruna col bambino”. All’interno si accede da una porta laterale che, una volta usciti, ha attirato l’attenzione del piccolo di casa per la presenza di due leoni (da qui il nome di Porta dei Leoni). Immaginate la fatica che abbiamo fatto per convincerlo a lasciare i suoi due nuovi “mici”. 🙂
  3. Chiesa Madonna delle Virtù. Si tratta di un monastero rupestre realizzato probabilmente attorno all’anno 1.000 per ospitare il primo nucleo di monache proveniente da Accon. Sia la chiesa che l’annesso monastero sono stati interamente realizzati scavando la roccia calcarea, per cui si tratta di uno straordinario esempio di “architettura in negativo”. La chiesa è divisa in tre navate da pilastri (in origine in numero di 6, oggi 4). Ogni navata è conclusa da un’abside; in quella centrale si conserva ancora oggi un affresco settecentesco raffigurante la “Crocifissione con i Dolenti”. Altre tracce di affreschi sono visibili sulle pareti laterali.

Proseguendo per via Madonna delle Virtù, da cui si può godere del paesaggio della Murgia Materana, ci siamo ritrovati in piazza San Pietro Caveoso, nel Sasso Caveoso, concludendo così il nostro itinerario ad anello alla scoperta del Sasso Barisano e della Civita.

Perché è un itinerario adatto ai bambini.

Passeggiare per i vicoli del Sasso Barisano e della Civita sarà un’esperienza piacevole per tutta la famiglia.

I bambini avranno modo di scoprire angoli suggestivi e la loro curiosità sarà stimolata dalle caratteristiche abitazioni di Matera.
Il paesaggio della Murgia Materana accompagnerà la vostra visita e i bambini saranno ansiosi di sapere quanto più possibile sugli uomini che hanno costruito queste strane abitazioni e chiese.

Durante la vostra visita inoltre potrete visitare il laboratorio artigianale in cui vengono realizzati i Sassi in Miniatura.
I bambini (ma anche i grandi) ne rimarranno entusiasti. 🙂

Sasso Barisano a Matera
all’interno della Cattedrale.

Anche in questo caso affidate ai bambini, cartina alla mano, la pianificazione dell’itinerario e assecondate i loro interessi, non ve ne pentirete.
Matera è perfetta per conoscere gusti e interessi dei bambini di tutte le età.
Ah, non dimenticatevi di munirli di macchina fotografica.
Rimarrete stupiti nel scoprire i particolari che più anno destato la loro attenzione! 😉

Nota da mamma: consigliato l’uso di fascia o marsupio.

Informazioni pratiche.

Per organizzare al meglio la vostra esperienza di visita, vi consigliamo di consultare i seguenti siti web.

  1. chiesa della Madonna delle Virtù;
  2. chiesa di San Pietro Barisano.

Dove dormire.

Noi abbiamo alloggiato presso lhotel Il Belvedere, nel Sasso Caveoso, un’ottima location sia per i servizi offerti, per la sua posizione ma soprattutto per la sua eleganza e cordialità del personale.

Se siete alla ricerca di qualcosa di più familiare, vi consigliamo il b&b La Dolce Vita, sempre all’interno del Sasso Caveoso.

In entrambi i casi vivrete l’esperienza di dormire in una “stanza-grotta”. 🙂

Anche questo itinerario si è concluso, vi aspettiamo nei commenti per i vostri racconti e suggerimenti! 🙂

 

 

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