
Saepinum e l’esperienza di passeggiare per le vie di una città romana.
Continua il racconto del nostro viaggio in Molise con un post dedicato alla nostra visita a Saepinum, un sito archeologico dal grande fascino che racconta un pezzo della lunga storia di questa regione.
Premetto subito che anche Saepinum, come altri luoghi del Molise (se siete curiosi cliccate qui), ci ha saputo sorprendere; e aggiungo che è stata una tappa inserita in un secondo momento, su consiglio di Antonio, il simpatico proprietario del B&B Antica Taverna del Principe, in cui abbiamo soggiornato e di cui vi parlerò nel prossimo post (così vi ho dato anche un’anticipazione sulle prossime puntate!). 😉
In realtà Antonio non si è limitato a consigliarci la visita a questo sito, ma ci ha proprio accompagnato, guidandoci tra le vie e la storia di questo luogo e dei suoi antenati con tanto ardore da essere riuscito a conquistare Michele e a fargli dimenticare i camper parcheggiati all’ingresso dell’area archeologica. 🙂
Ma bando alle ciance!
E’ giunto il momento di raccontarvi quest’avventura, perciò continuate a leggere qua sotto! 🙂

La nostra visita a Saepinum.
Come dicevo, Saepinum è stata una delle tappe del nostro tour molisano durante il viaggio estivo dello scorso anno (per saperne di più cliccate pure qua) e ci ha letteralmente affascinato per la sua bellezza, lo stato di conservazione e la sua storia.
Vi va di scoprire questo luogo insieme a noi?
Benissimo, allora continuate a leggere il post perché ho intenzione di raccontarvi la nostra avventura nei minimi particolari! 🙂
1. Il sito archeologico di Saepinum.
Inizio subito col dirvi che Saepinum è un’area archeologica di epoca romana sita in un punto strategico per motivi economici perché nodo stradale e commerciale che collegava tra loro, già nel IV secolo a. C., diversi territori molto importanti.
La sua posizione ha garantito un relativo benessere economico che ha consentito alla comunità, sannita prima e romana dopo, un notevole sviluppo.
Il percorso di visita attuale si deve agli scavi archeologici condotti nel 2010 e nel 2017, grazie ai quali sono state riportate alla luce le preziose testimonianze di un antico passato.
2. La storia di Saepinum.
In realtà il territorio di Saepinum è stato frequentato dall’uomo sin dalla Preistoria, a conferma della sua fortunata posizione geografica.
Le indagini archeologiche inoltre evidenziano l’esistenza, a partire dal IV secolo a. C., di un gran numero di centri abitati disseminati per tutta la zona, ma attualmente non identificabili geograficamente con precisione. Nonostante alcune lacune archeologiche, è certo che tutti questi centri fossero ubicati in modo da garantire un controllo costante e pressante sul territorio e, dunque, la loro fondazione avesse anche uno scopo difensivo.
A tal proposito si deve sottolineare che questi centri, in caso di necessità, potevano essere utilizzati come ultimo baluardo di difesa contro gli eserciti nemici.

– Le Guerre Sannitiche.
Ed è proprio quello che avvenne quando in questo territorio giunsero i Romani con le loro bellicose mire espansionistiche.
Tutt* a scuola (almeno quell* della mia generazione) hanno studiato le Guerre Sannitiche che videro contrapposti i Sanniti, valoroso popolo di questi territori impegnato nella difesa della loro autonomia, ai Romani, spinti dalla voglia di conquistare il mondo.
Ecco Saepinum è uno dei teatri in cui questo lungo e sanguinoso conflitto si svolse, quindi visitarlo non significa solo affrontare un viaggio nel tempo ma anche tuffarsi tra le pagine dei libri di storia studiati a scuola.
– La conquista romana di Saepinum.
La Saepinum sannita venne conquistata dai romani nel corso della III Guerra Sannitica, nel 293 a. C.
La resistenza dei suoi abitanti fu lunga e violenta, tanto che al momento della sconfitta la popolazione fu costretta ad abbandonare la rocca fortificata.
Una volta cessati i conflitti, l’attività di romanizzazione del territorio portò all’assegnazione a Saepinum del ruolo di municipium, sancendo così il riconoscimento per l’avvenuta urbanizzazione del centro.
Il processo di romanizzazione influenzò fortemente gli aspetti politici, sociali, culturali e religiosi di questa comunità. Ad esempio scomparvero tutti i culti rivolti alle divinità tradizionali del pantheon italico.
Il periodo di maggior splendore dalla città coincise con l’epoca augustea, quando vennero avviati numerosi grandi cantieri edilizi e una notevole politica di opere pubbliche, ispirata dallo stesso Augusto.
Gli scavi archeologici hanno portato alla luce anche evidenze che testimoniano la frequentazione del sito in epoca medievale, prima con i Longobardi e poi con i Normanni. Tale frequenza però era sporadica; la città romana infatti risulta essere abbandonata già nel corso del IX secolo d. C. perché le incursioni saracene e barbaresche l’avevano resa assai insicura.
3. Il percorso di visita.
Antonio, la nostra personalissima e simpaticissima guida, ci ha portato tra le vie di Saepinum alla scoperta dei suoi tesori e della sua storia.
Insieme a lui abbiamo trascorso una mattinata di fine agosto tra case, botteghe, teatri e palestre risalenti a più di 2.000 anni fa.
E ci siamo divertiti tantissimo, immersi nella storia e in un paesaggio fantastico! 🙂
Il percorso di visita è molto ampio e articolato. Percorrerlo ci ha permesso di conoscere ogni angolo di questa fiorente cittadina romana e di comprendere meglio come si vivesse quotidianamente in quel preciso periodo storico.
Una volta giunti sul sito ci siamo immediatamente diretti verso il centro della città, ma per raggiungerlo abbiamo attraversa un intero quartiere disposto lungo il decumano (ricordate cosa sono il cardo e il decumano?).

Proprio all’incrocio tra cardo e decumano, rispettando così le regole dell’urbanistica romana (si vede che sono un’insegnante di storia dell’arte al liceo?), abbiamo trovato il Foro, ovvero il luogo della vita quotidiana (politica e religiosa) dell’intera comunità.
Oggi l’area del Foro di Saepinum è completamente spoglia degli antichi edifici che lo abbellivano; ma si può ancora ammirare l’originale basolato pavimentale disposto su 82 filari paralleli. Al centro della piazza si può ancora leggere un’iscrizione in cui sono riportati i nomi dei magistrati che, a loro spese, hanno provveduto alla realizzazione di questa pavimentazione.
Il punto di maggior rilievo del Foro è occupato dalla Basilica, ovvero il luogo deputato a ospitare le attività “civiche” (gli affari, le riunioni e i dibattiti, il tribunale) della comunità.
Il termine “basilica” infatti non deve trarci in inganno perché in epoca romana era un edificio tutt’altro che destinato al culto e alle cerimonie religiose. Immaginiamola, per semplificare, come una piazza coperta in cui avvenivano, in caso di maltempo, tutte le faccende che normalmente si effettuavano all’aperto (oggi mi va di fare la professorina!). 😉
Adiacente alla Basilica, ma interamente affacciato sul decumano, si trova il Macellum, ovvero l’edificio destinato alla vendita dei generi alimentari. Ha pianta esagonale e dalla sala centrale si accede alle diverse tabernae, i negozi e le botteghe in cui è ancora presente la pavimentazione originale in mattoni cotti.
Proprio di fronte al Foro, aldilà del decumano, sorgono le Terme, senza ombra di dubbio uno degli edifici pubblici più grandi di Saepinum (anche se ancora non totalmente indagato).
Proseguendo verso la parte settentrionale della città abbiamo trovato l’edificio meglio conservato di tutta Saepinum, ovvero il Teatro.
Come tradizione vuole, la struttura è articolata in due distinte sezioni: una destinata al pubblico (cavea) e l’altra utilizzata per le rappresentazioni (scaena). L’intero edificio è costruito in pietra calcarea locale, mentre i muri portanti sono realizzati in opera cementizia (sapete che si deve ai romani l’introduzione dei leganti in edilizia? Prima si costruiva a secco!).
Poiché il Teatro è sito proprio a ridosso della cinta muraria, questa è stata la nostra tappa successiva.
Il perimetro delle mura di Saepinum è costituito da una sequenza di cortine interrotta da alcune torri circolari, distanti l’una dall’altra dagli 80 ai 120 piedi
Oggi solo una parte del tracciato murario è stata portata alla luce e del sistema di torri che lo rafforzava ne restano solamente 19.
Le mura perimetrali sono interrotte anche dalle 4 Porte che garantiscono il passaggio da e per la città. Tutte sono disposte in prossimità dell’innesto delle due vie principali e quindi la loro posizione rispetta i quattro punti cardinali.
Ognuna di esse ha un nome altamente suggestivo: Porta Terravecchia a sud-ovest, Porta Tammaro a nord-est, Porta Benevento a sud-est e Porta Bojano a nord-ovest.
Seguendo per un pezzo l’andamento delle mura abbiamo raggiunto nuovamente il decumano e, percorrendolo, ci siamo diretti verso un’altra area della città.

Lungo il decumano abbiamo incontrato una lastra di pietra che ha molto incuriosito Michele per la presenza di un drago.
In realtà si trattava di un grifo e proprio da lui questo monumento prende il nome di Fontana del Grifo, posta proprio al confine tra la zona pubblica e quella residenziale della città.
Salutato il grifo abbiamo proseguito la nostra passeggiata per le vie di Saepinum, incontrando antiche domus, monumenti funerari, altre fontane e anche il quartiere popolare.
Chiacchierando e stupendoci ad ogni passo per la bellezza e la ricchezza di questo sito, siamo giunti al punto di partenza. 🙂
Perché la visita di Saepinum è adatta ai bambini.
Inizio col dire che si divertiranno tantissimo a girare per la città di Saepinum e a scoprire come vivevano, e dove abitavano e lavoravano, gli antichi romani.
Michele non è stato fermo (e zitto) un attimo. La visita a quest’area archeologica l’ha veramente entusiasmato. 🙂
La visita è libera, quindi potranno circolare tranquillamente (facendo sempre attenzione e rispettando i monumenti) tra i vari edifici e immaginarsi tra gli antichi romani a comprare carne e verdure, oppure a discutere in piazza o a guardare una rappresentazione teatrale.
Sono sicura che sarà per loro una vera avventura, divertente e istruttiva allo stesso tempo! 🙂

Informazioni pratiche.
Se con questo post vi ho incuriosito e volete scoprire personalmente questo bellissimo sito archeologico, potete trovare alcune informazioni cliccando qui.
Saepinum si trova a poca distanza dal centro di origine medievale di Sepino; è dotata di un’area parcheggio gratuita e l’accesso è libero, non essendo gestito il sito.
Potete tranquillamente visitarla anche in passeggino! 🙂
Allora mi dite nei commenti se vi è piaciuta quest’avventura?
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Il prossimo post ci porterà tra le mura del B&B Antica Taverna del Principe!
A presto! 🙂

