
Museo di Storia Naturale di Calci: un viaggio tra natura e storia.
Quello al Museo di Storia Naturale di Calci è stato un piacevole ritorno e una bellissima scoperta!
Un piacevole ritorno perché durante la mia lunga “residenza pisana”, Calci con la sua Certosa e il suo Museo era una delle mete fisse delle gite fuori porta.
Una bellissima scoperta perché ho ritrovato un Museo completamente rinnovato e arricchito.
Quindici anni fa, quando ero solita frequentarlo, il Museo di Calci sapeva di stantio e di muffa. Aveva una collezione ricchissima e interessante, ma non riusciva ad attirare l’attenzione dei visitatori. Quando si dice “avere un gran potenziale ma non saperlo usare”!
Beh… adesso hanno imparato eccome a usarlo! 🙂
Nel post vi parlo del Museo di Storia Naturale di Calci, di come è rinato, del suo allestimento super adatto a incuriosire i bambini e, ovviamente, della nostra esperienza di visita.
Perciò non esitate a continuare a leggere il post qua sotto! 😉

Il Museo di Storia Naturale di Calci.
Quello di Calci è uno dei più antichi musei al mondo!
Nato alla fine del Cinquecento come “Galleria” annessa al Giardino dei Semplici di Pisa, ovvero l’attuale Orto Botanico (un altro luogo caro ai miei ricordi da universitaria), in questi 500 anni di vita il Museo di Calci ha ampliato notevolmente la sua collezione e oggi è custode di un prezioso patrimonio storico e scientifico.
Considerata la sua costante crescita, alla fine degli anni ’70 del Novecento si è provveduto a trasferire il Museo nella suggestiva location della Certosa di Calci.
E io proprio lì vi voglio portare con questo post. 🙂
Allora, siete pronti a scoprire insieme a noi la straordinaria realtà del Museo di Calci? 😉
1. La location.
Come anticipato, il Museo di Storia Naturale di Calci ormai da alcuni decenni trova spazio all’interno dei locali della Certosa di Pisa a Calci.
La Certosa è un vasto complesso monumentale che sorge ai piedi del Monte Serra, risalente al 1366, anno della sua fondazione.
L’attuale aspetto del monumento si deve ai rimaneggiamenti avvenuti nel periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo, che l’hanno trasformato in una splendida testimonianza dell’architettura barocca.
Attualmente il complesso ospita ben due musei: quello di Storia Naturale e il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci, dedicato al mondo dei certosini.

Il Museo di Storia Naturale di Calci, quello che interessa a noi in questo post, è allestito nei locali più umili della Certosa, ovvero quelli destinati ai lavori quotidiani dei monaci conversi.
Negli ambienti un tempo utilizzati come cucine, magazzini, fienile, frantoio e falegnameria, oggi trova spazio la ricca collezione del Museo di Calci.
Scopriamola insieme! 😉
2. La storia.
Vi ho già detto che il Museo di Storia Naturale di Calci nasce sul finire del Cinquecento; quando in tutta Europa si stavano diffondendo le cosiddette “Camere delle Meraviglie”, ovvero delle originali collezioni, assemblate da sovrani, principi e signori (sicuramente benestanti) appassionati di scienza, che includevano al loro interno ogni genere di reperto, senza un ordine apparente ma accomunati dalla capacità di suscitare in chi li guardava meraviglia e stupore.
Quello che non vi ho ancora detto è che la visita a questo Museo è in realtà un viaggio nella sua storia. Sala dopo sala infatti si possono ripercorrere le varie tappe che hanno portato il Museo di Calci ad essere quello che oggi è.
E così si possono trovare i reperti provenienti dalle diverse collezioni che, a partire dal XVI secolo, hanno impreziosito nel tempo questo museo, rendendolo un unicum all’interno delle citate “Camere delle Meraviglie” per il carattere profondamente scientifico che lo ha caratterizzato sin dagli albori.
3. Il percorso di visita.
Il ricco allestimento del Museo di Calci si snoda in diverse sezioni, organizzate per argomento in modo da dare ampio spazio e respiro a ogni parte della sua consistente collezione.
Scopriamole insieme! 🙂

a. Galleria Storica.
E’ la Galleria Storica ad aver il compito, attraverso una serie di reperti, di ricreare l’atmosfera del museo nel corso dei suoi cinquecento anni di storia.
Qui abbiamo affrontato un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo: dal Novecento, quando la collezione si è notevolmente arricchita, sino ad arrivare al Cinquecento, ritrovandoci così all’interno di una vera “Camera delle Meraviglie”.
Immaginatevi la curiosità di Michele! 🙂
b. Sala “Tra mito e scienza”.
E’ la prima sala che abbiamo visitato perché da subito ha attratto l’attenzione di Michele.
E’ un settore didattico-espositivo in cui si spiegano, in maniera semplice e nel contempo scientifica, i concetti dell’origine della terra e della vita.
Ovviamente lo si fa prendendo in considerazione, e confrontandoli, l’elemento del mito e il dato scientifico.
Alla grande Arca di Noè (l’attrazione che più ha entusiasmato Michele) è dato il compito di collegare il mito alla spiegazione dell’origine della terra così come noi la conosciamo; mentre la spiegazione scientifica è affidata a pannelli illustrativi, rocce vulcaniche e soprattutto a tre grandi ricostruzioni di organismi unicellulari che, per la loro forma e i loro colori sgargianti, hanno molto incuriosito il piccolo blogger di casa.
c. Sala dei dinosauri.
Devo ammettere che anche questa parte dell’esposizione ha molto incuriosito Michele (ma anche papà Paolo). 🙂
Veramente impressionante la grande riproduzione dello scheletro del dinosauro carnivoro, il Carnotauro, ritrovato in Argentina, dove visse 70 milioni di anni fa.
d. Galleria delle ere geologiche.
Qui viene ripercorsa, tappa dopo tappa, l’evoluzione geologica del territorio pisano.
I fossili rinvenuti in provincia di Pisa ci hanno permesso di compiere un viaggio indietro nel tempo di 500 milioni di anni.
Abbiamo scoperto così che proprio circa 500 milioni di anni fa, l’area in cui sorge il Museo (e dove ci trovavamo noi) era collocata nelle immediate vicinanze del Polo Sud ed era coperta dal mare.
Ma le sorprese non sono finite qua…
Alcuni fossili infatti hanno dimostrato come questo territorio durante il Mesozoico (all’incirca 200 milioni di anni fa) fosse abitato dai dinosauri.
In effetti, vendendo alcuni docenti dell’Università, io l’ho sempre sospettato! 😉

e. Grotta del Leone.
Questo allestimento è dedicato alla Grotta del Leone di Agnano, dove sono stati rinvenuti reperti che attestano la sua frequentazione da parte dell’uomo sin dal Paleolitico.
L’allestimento è costituito da due sale. Nella prima è stata ricostruita la grotta così da dare la possibilità ai visitatori di conoscere l’aspetto di un sito archeologico durante gli scavi e di “toccare con mano” alcune riproduzioni di oggetti e fossili ritrovati durante le numerose campagne di scavo condotte proprio in questo sito.
f. Evoluzione dell’uomo.
Partendo dalla ricostruzione di un antico studio di un paleoantropologo si affronta un viaggio nelle fasi evolutive del genere umano.
Si passa così, con l’ausilio di due diorami, dalla pianura abitata dagli australopitechi a una scena di vita quotidiana dell’uomo di Neanderthal, quando si iniziano a usare utensili in pietra appositamente realizzati per compiere lavori di diverso tipo.
g. Galleria dei minerali.
E’ la sezione che custodisce la collezione di minerali iniziata a formarsi nel 1844.
Molto interessante la parte dedicata all’origine dell’universo con una serie di meteoriti, tra cui il più grande meteorite italiano sinora rinvenuto.
h. Galleria dei rettili e degli anfibi.
Devo ammettere che questa sezione mi ha sorpreso.
Diciamo che sui rettili e gli anfibi avevo un po’ di pregiudizi e invece ho scoperto su di loro tante cose interessanti che mi hanno portato a rivalutare il mio giudizio avventato.
Sono rimasta affascinata dalla “doppia vita” dei rettili, che “nascono acquatici” e “muoiono terrestri”.
Certo, devo ammettere che la Salamandra Gigante del Giappone (il più grande anfibio vivente) mi ha un po’ impressionato! 😉
i. Galleria dei mammiferi.
E’ una delle parti che costituisce la grande sezione del Museo dedicata ai mammiferi, insieme alla Sala degli Archeoceti e alla Galleria dei Cetacei.
I quasi 300 esemplari in mostra vogliono essere una preziosa testimonianza della grande biodiversità dei mammiferi nel mondo.
In questo modo si vuole sensibilizzare al rispetto e alla tutela degli ambienti naturali in cui questi animali vivono, perché solo in questo modo si può preservare questa biodiversità.
Michele si è divertito tantissimo a vedere così da vicino gli animali che è abituato ad ammirare disegnati o fotografati sui libri.

l. Sala degli Archeoceti.
Inizio col dire cosa sono gli archeoceti (parola che Michele ha interpretato e ripetuto a modo suo), ovvero degli antichi mammiferi vissuti tra i 50 e i 35 milioni di anni fa.
Insomma, come ha ben spiegato Michele, sono i bis- bis-bis nonni delle nostre balene e dei nostri delfini.
m. Galleria dei Cetacei.
Sicuramente la parte dell’esposizione che più ha entusiasmato me e Michele.
Il viaggio in questo straordinario mondo che ci ha permesso di conoscere tantissime curiosità.
Abbiamo ascoltato le diverse “voci” dei cetacei, ma soprattutto siamo rimasti affascinati dal grandissimo scheletro si balenottera azzurra che sovrasta l’intera sala.
Michele è rimasto molto colpito da esso e si è sentito come Pinocchio dentro la pancia della balena.
E in effetti noi abbiamo visto una scrivania e una sedia al suo interno! 😉
n. Giardino esterno.
Nei cortili interni della Certosa è attualmente in corso l’allestimento dedicato alle piante del Monte Pisano.
Perché visitare il Museo di Storia Naturale di Calci con i bambini.
Cercherò di sintetizzare al massimo i motivi per cui questo Museo è super adatto ai bambini.
Diciamo che con la sua ricca e articolata collezione riuscirà a soddisfare proprio tutti i gusti.
Che i vostri bimbi siano appassionati di animali, del mondo sottomarino, di dinosauri, della natura o della storia, troveranno pane per i loro denti e tantissimi spunti per la loro curiosità. 🙂
Il percorso di visita inoltre è studiato proprio per loro e finalizzato a fornire le informazioni in modo semplice, divertente ed esaustivo.
Aggiungerei che dovreste provare a portarli e poi chiedete a loro perché glie è piaciuto questo Museo! 🙂
Le famiglie sono sicuramente ben accette all’interno del Museo di Calci, tanto che alcuni servizi sono pensati proprio per le mamme con bimbi piccoli. Ad esempio è presente un’ala fasciatoio dove potrete trovare tutto l’occorrente per il cambietto! 🙂

Informazioni pratiche (anche per camperisti).
Noi abbiamo visitato il Museo di Storia Naturale di Calci in occasione dell’itinerario in camper per le Terre di Pisa.
A essere precisi, è stata proprio la prima tappa del nostro itinerario (se volete conoscere quest’avventura nei dettagli cliccate qua). Possiamo quindi dirvi che nelle sue immediate vicinanze c’è un parcheggio in cui poter sostare con il camper (ma preciso che non è attrezzato).
Per quanto riguarda le informazioni sulle modalità di visita al Museo di Storia Naturale di Calci, vi consiglio di fare riferimento al loro sito web (lo trovate cliccando qui). Vi troverete, tra le tante informazioni, anche i contatti a cui far riferimento.
Come sempre vi aspetto nei commenti e vi suggerisco di seguirci anche su Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest.
Al prossimo post! 🙂

