
Montesegale: una Comunità Ospitale nell’Oltrepò Pavese.
Essere cittadini temporanei ci è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di inserire nel nostro viaggio estivo anche alcune Comunità Ospitali. Montesegale è stata la prima che abbiamo visitato e dobbiamo dire che non poteva esserci inizio migliore! 🙂

Il borgo di Montesegale.
Il territorio di Montesegale si trova a sud-ovest di Pavia, tra le dolci colline dell‘Oltrepò Pavese, nella valle del torrente Ardivestra, affluente della Staffora (il fiume che attraversa l’intero territorio).
Un bellissimo Castello, risalente al XIV secolo, domina tutta la valle e il piccolo borgo. Quest’ultimo in passato ha avuto un ruolo assai importante nella storia locale.
Le prime menzioni del borgo di Montesegale risalgono all’XI secolo, quando era sotto la signoria del Vescovo di Tortona. Nel 1219 l’imperatore Federico II di Svevia decise di trasferirlo sotto il dominio pavese: fu così infeudato dai Conti Palatini di Lomello, del ramo di Gambarana. La signoria di questi ultimi perdurò, salvo alcuni brevi intervalli, sino alla fine del feudalesimo nel 1797. Nei primi anni del XIX secolo il territorio di Montesegale venne annesso alla Francia napoleonica, successivamente passò sotto la Provincia di Voghera (1818) e infine sotto quella di Pavia (1859).
Oggi il comune di Montesegale è costituito dal nucleo centrale dell’abitato, sorto ai piedi del Castello, e da un gran numero di frazioni sparse su tutto il territorio, nelle quali vive la maggior parte dei suoi abitanti.
La nostra visita a Montesegale.
Essendo una Comunità Ospitale ad attenderci al nostro arrivo abbiamo trovato la simpaticissima Marina, la tutor dell’Ospite.
In qualità di tutor, è stata lei ad accompagnarci tutto il giorno alla scoperta dei tesori del suo borgo. A dire la verità col passare delle ore Marina da tutor si è trasformata in amica: nelle Comunità Ospitali succede sempre così! 🙂
Dobbiamo dire che Montesegale riserva tantissime sorprese. Se vi aspettate un piccolo borgo sonnecchiante adagiato su una collina rimarrete veramente stupiti da quanto è attiva e vivace questa piccola comunità!

La nostra giornata ha avuto inizio con la visita al campo di tiro con l’arco, dove il simpaticissimo (e bravissimo) Giancarlo aspettava l’ignaro papà Paolo per una lezione di prova. 😉
Dobbiamo dire che papà Paolo si è prestato molto volentieri a questa prova. Mentre io e Marina chiacchieravamo all’ombra senza mai perdere di vista uno scatenato Michele, lui ha appreso le prime nozioni di questo affascinante sport sotto la guida esperta di Giancarlo.
L’esperienza al campo di tiro con l’arco è stata veramente bella: abbiamo trascorso delle ore serene in piacevole compagnia. Se decidete di visitare questo borgo non potete fare a meno di conoscere Giancarlo e di provare questo sport. È un’esperienza adatta a tutta la famiglia perché i bambini un po’ più grandi possono provare a tirare con l’arco, mentre i più piccolini, come Michele, trascorreranno qualche ora a giocare all’aria aperta.
A garanzia del fatto che tutti possono provarci posso dirvi che l’ho fatto anche io: lascio a voi immaginare con quali scarsissimi risultati! 😉
Salutato Giancarlo e il suo suo campo ci siamo diretti verso il Castello. Qui abbiamo avuto una dimostrazione concreta di cosa voglia dire visitare una Comunità Ospitale.
Dato che avevamo fatto tardi al campo di tiro con l’arco siamo arrivati al Castello troppo tardi e lo abbiamo trovato chiuso. È venuto in nostro aiuto il gentilissimo Ivan, il custode del Castello, che nonostante fosse il suo giorno libero si è messo a nostra disposizione per farci visitare il sito. Che dire di più sulla gentilezza e lo spirito di accoglienza di questa Comunità?

Come abbiamo già anticipato: dal Castello si può ammirare tutta la valle, contemplando un bellissimo paesaggio. Quello che non vi abbiamo ancora raccontato è la bellezza di questo luogo, tenuto in perfetto stato di conservazione. La passeggiata sino all’entrata del Castello è molto piacevole, nonostante la salita. Una volta in cima consigliamo di lasciare per un attimo il passeggino e di proseguire la visita con il “bimboinspalla”.
Il Castello, antica dimora dei nobili Gambarana, è ancora oggi in parte una residenza privata. L’ala di pertinenza del Comune è adibita a Museo di Arte Contemporanea e ospita mostre ed eventi culturali. Noi vi abbiamo trovato allestita la mostra “La Luna, La Mente, Le Mani” e abbiamo potuto ammirare le opere di Togo, Paola Grott, Luisa Pelosio ed Eliana Del Sorbo. Sala dopo sala Michele ci ha deliziato con una sua interessantissima interpretazione di queste opere. E guai a chi si distraeva!
Fattasi l’ora di pranzo ci siamo diretti a conoscere Cesira, la proprietaria dell’Osteria del Giarone. Il locale si trova fuori dal comune di Montesegale, in località Giarone, a pochi minuti di auto. Entrare in quest’Osteria significa entrare in un locale d’altri tempi. Mentre i più tentano di rievocare il passato con un’atmosfera vintage, qui è tutto originale. Per volontà di Cesira il locale si conserva come quando lei lo ha rilevato e anche i sapori e i profumi sono quelli di una volta. Va detto che Cesira, oltre ad essere molto simpatica e gentile, è una bravissima cuoca. Ci ha deliziato con un ottimo pranzo, dai sapori semplici e gustosi. Aggiungiamo che per gran parte del pranzo Michele dormiva per farvi capire quanto questo momento sia stato perfetto!
Nelle immediate vicinanze dell’Osteria si erge una pieve romanica dedicata a San Zaccaria (XII secolo).
Secondo voi potevo non visitarla? 😉 Nonostante siano visibili gli interventi successivi, la chiesa conserva ancora le sue forme in stile romanico-lombardo. Da notare le bellissime decorazioni in arenaria del portale strombato, che richiamano i rilievi delle chiese di Pavia.

Per il pomeriggio Marina ci ha organizzato un’escursione nel mondo del gusto, alla scoperta di uno dei prodotti tipici di questo territorio. Siamo infatti stati ospiti del Salumificio Magrotti, dove i titolari Piero e Graziella ci hanno accolto a braccia aperte. Questo Salumificio è uno delle 13 aziende che aderiscono al Consorzio di Tutela del Salame di Varzi, un prodotto D.O.P. che affonda la sua storia sino all’epoca romana. Il Salame di Varzi è un prodotto d’eccellenza dell‘Oltrepò Pavese: la sua produzione segue ancora oggi l’antica ricetta e procedura. Mentre papà Paolo si è fatto coinvolgere dal racconto di Piero e scopriva ogni fase della realizzazione di questo prodotto tipico, noi cercavamo di tener a bada Michele che voleva assaggiare tutto.

Immancabile la degustazione finale. Attorno a una tavola imbandita abbiamo assaggiato il buonissimo Salame di Varzi e tra una fetta e l’altra, accompagnati da dell’ottimo vino, abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio parlando di Montesegale, turismo, produzioni tipiche, Sardegna e vacanze. Insomma è stata un’allegra chiacchierata tra amici!
A malincuore abbiamo lasciato Montesegale e i nostri nuovi amici, con la promessa di rivederci ancora.
Per capire il legame che si crea con gli abitanti di una Comunità Ospitale vi posso dire che io e Marina siamo sempre in contatto! Ci teniamo costantemente aggiornate sulle ultime scoperte di Michele. Il bello di un viaggio sono anche le persone che incontri! 🙂
Se volete visitare Montesegale vi consigliamo di visionare questo link. Troverete tutte le informazioni necessarie a pianificare il vostro soggiorno in questo borgo. 🙂


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