
Sassi di Matera: itinerario a misura di bambino per Sasso Caveoso.
Matera è i suoi Sassi.
Per questo motivo visitare questa città significa visitare i suoi Sassi.
Quando ho iniziato a scrivere questo post avevo in mente di proporvi l’intero itinerario che abbiamo realizzato noi durante la tappa materana del nostro viaggio estivo, mentre scrivevo però mi sono resa conto che avevo molto da raccontare e che l’articolo rischiava di diventare un poema.
Ho deciso quindi di suddividerlo in più parti, così potrò dilungarmi meglio a raccontarvi cosa abbiamo visto in ogni quartiere senza costringervi a leggere migliaia e migliaia di parole.
Si sa che il web è veloce! 🙂
Ognuno di questi post sarà un viaggio tra musei etnografici, cisterne e piccole chiese affrescate, tutto rigorosamente scavato nella roccia.
Per me sarà un po’ come ritrovarmi in quelle strade a godere di tanta bellezza, per voi (spero) sarà l’occasione di trovare qualche informazione e suggerimento utile per pianificare la vostra esperienza nei Sassi di Matera con tutta la famiglia! 🙂

Allora siete pronti per questo viaggio virtuale tra i Sassi di Matera?
Siii, allora continuate a leggere il post! 😉
Il nostro itinerario tra i Sassi di Matera.
Come sempre, anche in questo caso vi parliamo di una nostra esperienza.
Nel post infatti troverete i luoghi e percorsi che abbiamo visto e realizzato durante il nostro soggiorno in questa città.
Inizieremo a raccontarvi la nostra visita al Sasso Caveoso, il primo che abbiamo avuto modo di conoscere perché alloggiavamo proprio in una delle sue “grotte”.
Prima però è doverosa una premessa per spiegarvi cosa sono i famosi Sassi di Matera.
I Sassi di Matera.
Questa città ci ha colpito immediatamente, sin dal nostro arrivo.
Siamo giunti a Matera poco prima dell’imbrunire, quando la luce si fa più soffusa per lasciare spazio al buio.
Abbiamo ammirato per la prima volta (io e Michele) lo spettacolo dei Sassi proprio nell’istante in cui i lampioni si accendono ed è stata pura poesia.
Matera ci è sembrata un sogno, nonostante sia concreta come la pietra su cui è costruita.
Cosa sono i Sassi di Matera.
Iniziamo col dire che i Sassi di Matera sono le antiche abitazioni degli abitanti di questa città, interamente scavate nella roccia.
E quando diciamo antiche non è semplicemente un modo di dire.
Matera infatti, stando agli studi e i ritrovamenti, è la terza città più antica del mondo.
Questa sua “anzianità” si percepisce a ogni angolo.
Una volta entrati nei Sassi e percorsi i primi passi ci si ritrova in una dimensione parallela, in cui il tempo si è fermato.
Con il termine Sassi si identificano i due quartieri principali: la “Civita” e il “Piano”.
La prima è quella che Michele ha definito “a buchi”, e si articola nel Sasso Barisano e nel Sasso Caveoso.
La seconda, invece, è in posizione più elevata ed è il quartiere più piccolo.
È qui che potrete ammirare lo splendido Duomo e le bellissime chiese barocche.

L’itinerario di bimboinspalla.
Noi abbiamo alloggiato sempre nel Sasso Caveoso, per cui il nostro racconto parte da questo rione, caratterizzato principalmente dalle case scavate interamente nel tufo e costruite l’una sopra l’altra.
E da qui che ogni giorno partivamo alla scoperta di un pezzo di questa straordinaria città.
Se vuoi sapere di più sul nostro itinerario, non ti resta che continuare a leggere il post.
Facile, vero?
Alla scoperta di Sasso Caveoso.
Dunque dicevamo che i nostri percorsi tra le vie e cavità di Matera iniziavano sempre da questo rione.
Qui la maggior parte delle abitazioni sono scavate nella roccia e con il materiale scavato è stata realizzata la parte anteriore dell’abitazione, andando in questo modo a chiudere la “grotta” che prendeva per l’appunto il nome di “casa-grotta”.
Proprio da una tipica “casa-grotta” ha inizio il nostro itinerario.
- Casa-Grotta del Casalnuovo.
La prima tappa del nostro soggiorno materano è stata infatti la “casa-grotta del Casalnuovo” con l’adiacente Cripta di Sant’Andrea.
Visitare questa “casa-grotta” significa entrare in contatto con lo stile di vita che caratterizzava questa comunità sino a una settantina di anni fa.
Gli ambienti di una “casa-grotta” raccontano la storia non solo delle famiglie che l’hanno abitata, ma di un’intera civiltà: quella contadina materana.
Nello specifico la “casa-grotta del Casalnuovo” si compone di 5 ambienti scavati su 3 livelli, compresi la stalla, la cantina e la neviera, destinata alla conservazione del ghiaccio.
Al suo interno abbiamo potuto ammirare gli arredi e il corredo originale della famiglia che vi ha abitato sino al 1958.
La visita è guidata (in diverse lingue) e spiega non solo la destinazione d’uso dei diversi ambienti ma anche il particolare utilizzo di alcuni strumenti della collezione etnografica. - Cripta di Sant’Andrea.
Adiacente alla “casa-grotta del Casalnuovo” si trova la Cripta di Sant’Andrea, una chiesa cenobitica datata XII-XIII secolo d.C.
La chiesa si sviluppa verso il basso ed è suddivisa in 3 ambienti: il primo dei quali è quello dedicato alla preghiera e la cui forma planimetrica ricorda quella della croce latina.
Ai lati sono ancora visibili le tracce dei cambiamenti d’uso che ha avuto nei secoli questo ambiente.
Una volta che i monaci hanno abbandonato la struttura infatti, la popolazione ne ha preso possesso per destinarla a usi più profani, come la pigiatura dell’uva per realizzare il mosto.
Il secondo ambiente, più in basso, è il luogo in cui i monaci dormivano su giacigli di paglia, si isolavano e praticavano le rigide penitenze volte alla purificazione dell’anima.
Le nicchie scavate nella roccia servivano da mensole per poggiarvi le lanterne e i pochi oggetti di cui disponevano.
Il terzo ambiente è la cripta vera e propria, all’interno della quale ho potuto ammirare i resti di un dipinto murale raffigurante il Cristo Benedicente (essere storici dell’arte ti segna per sempre!). - Chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve.
L’itinerario nel Sasso Caveoso continua con una tappa nella bellissima chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve, al cui interno lo storico dell’arte che è in me ha potuto avere il suo libero sfogo.
Ho visitato questo straordinario monumento da sola, mentre Michele, papà Paolo e Vincenzo erano impegnati in una missione speciale.
Si tratta del primo insediamento monastico femminile dell’Ordine Benedettino, risalente all’VIII secolo, ed è il più importante nella storia di questa città.
Questa chiesa rupestre mi ha impressionato per le sue notevoli dimensioni, è infatti articolata in tre navate, ma soprattutto per il meraviglioso ciclo di affreschi che vi si è conservato.
La navata destra, dove è l’ingresso attuale, è sempre stata utilizzato per il culto, tanto che ancora oggi il 13 dicembre (giorno di Santa Lucia) vi si tiene la messa solenne.
Le altre due navate invece nel tempo sono state trasformate in abitazioni e depositi.
Nonostante questi cambiamenti d’uso, la chiesa conserva ancora molti degli elementi originali così che è possibile ricostruirne l’antica configurazione e bellezza.
Il ciclo pittorico che lo decora è composto da affreschi di epoche diverse, alcuni antichissimi, che sono arrivati sino a noi in condizioni ottimali, conservando a tratti lo splendore degli antichi colori.
Tra questi affreschi ho potuto ammirare una splendida “Madonna del latte” (uno dei soggetti che preferisco), datata attorno al 1270, che ci mostra una Madonna intenta a compiere il gesto più naturale per una madre, ovvero quello di allattare il proprio bambino.
Anche se non si è storici dell’arte questa chiesa rupestre saprà affascinarvi, per questo motivo ne consiglio una visita. - Piazza San Pietro.
Il percorso lungo le vie del Sasso Caveoso ci ha condotto sino a Piazza San Pietro.
Una volta raggiunta questa piazza non so se la vostra attenzione sarà attratta per prima dalla bellissima facciata della chiesa omonima o dallo spettacolare panorama della gravina e della Murgia materana, con le sue numerose chiese rupestri.
Noi l’abbiamo visitata per la prima volta di sera, quando l’atmosfera era resa particolare dalle luci soffuse e dalla musica di un concerto jazz che si teneva proprio lì vicino.
È stato bellissimo, soprattutto per Michele che veniva inesorabilmente attratto dalle numerose bancarelle disposte lungo il perimetro della piazza.
Consigliamo di concludere il percorso del Sasso Caveoso risalendo per via Buozzi, la via centrale di questo rione, dove potrete trovare tantissimi ristoranti, bar, locali di ogni genere e le fantomatiche bancarelle.
Vi suggeriamo di fermarvi nel laboratorio di Giuseppe, un antropologo falegname e di farvi raccontare la sua Matera mentre è impegnato in qualche lavoro, magari nei preparativi di una trottola! 😉
Perché è un itinerario a misura di bambino.
Perché l’idea di visitare delle grotte trasformate in case e chiese sarà per loro elettrizzante.
Perché stimolerà la loro curiosità, e si sa che i bambini sono i viaggiatori più curiosi.
Perché Matera è bella e i bambini sanno sempre apprezzare le cose belle! 🙂
Passeggiare per Matera sarà così interessante che non si accorgeranno del tempo che passa o delle distanze percorse.
Ai più grandi affidate la cartina della città e fate che siano loro a decidere l’itinerario, in questo modo saranno maggiormente coinvolti nella visita.
Vedrete quante cose impareranno e quante cose scoprirete insieme a loro! 🙂
Per le mamme e i papà di bimbi piccoli: Matera è costruita a gradoni (sembra quasi di essere nella cavea di un teatro) perciò l’ideale sarebbe il marsupio o la fascia.
Visitarla col passeggino comunque non è impossibile! 😉

Informazioni utili.
Se con il nostro post vi abbiamo incuriosito e vi è venuta voglia di organizzare il vostro viaggio a Matera, ecco alcune informazioni utili.
Dove dormire.
Noi abbiamo alloggiato all’hotel Belvedere, proprio nel cuore del Sasso Caveoso.
Si tratta di una struttura ricercata ed elegante, dotata di tutti i confort nonostante le stanze siano ricavate nelle antiche grotte.
Per maggiori informazioni fate riferimento al loro sito web.
Se invece siete alla ricerca di una location più familiare vi consigliamo il b&b La Dolce Vita.
Vincenzo sarà felice di ospitarvi nelle sue “stanze-grotta” e di raccontarvi Matera, suggerendovi percorsi e attrazioni.
Cosa vedere.
Per quanto riguarda le attrazioni che vi abbiamo segnalato, potrebbe essere utile visionare i rispettivi siti web. Eccoli:
Finisce qua la prima parte del nostro itinerario tra i Sassi di Matera.
Se siete curiosi di sapere come va a finire dovrete aspettare il prossimo post (arriverà tra breve, lo prometto).
Intanto se vi è piaciuta la prima parte e volete raccontarci la vostra esperienza, potete scriverci nei commenti.
E ricordate di mettere il “mi piace” sulla nostra pagina Facebook! 😉

