
Oltrepò Pavese: terra di borghi, castelli e vigneti.
L’estate del 2016, in occasione della prima edizione di “Seguimi papà”, abbiamo avuto modo di scoprire una zona della nostra Penisola che anche noi non conoscevamo assolutamente e che ci ha molto sorpreso positivamente.
Stiamo parlando del territorio denominato Oltrepò Pavese, un’area ricca di cultura, storia e dai paesaggi mozzafiato.
Siete pronti a scoprirlo con noi con questo post? 🙂
Itinerario alla scoperta dell’Oltrepò Pavese.
Iniziamo col dire che l’ Oltrepò Pavese è un territorio che ben si presta al turismo per le famiglie perché offre attività che coinvolgono tutti e soprattutto permette di trascorrere molto tempo all’aria aperta, cosa assai gradita dai bambini.

1. Il Territorio.
Come suggerisce la stessa denominazione, l’ Oltrepò Pavese è un territorio della provincia di Pavia che deve il suo nome al fatto di trovarsi a sud del fiume Po’ (il più lungo d’Italia).
È una zona di confine, incuneato com’è tra Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria.
Come ogni zona di confine reca ancora i segni dell’incontro di tradizioni, mentalità e storie diverse.
Basta entrare in un qualsiasi ristorante e vedere i piatti locali per notare come in questo luogo le tradizioni enogastronomiche si siano fuse tra loro. 🙂
Se alla parola Lombardia vi viene immediatamente da pensare alla pianura e alle grandi città rimarrete veramente sorpresi da quello che questo territorio vi offrirà.
L’Oltrepò Pavese infatti è fatto di dolci colline e vigneti (tanti vigneti): un paesaggio rilassante che si allontana nettamente dall’immagine comune che si ha di questa regione! 🙂
Il nostro consiglio è quello di percorrere le strade secondarie così da riuscire a immergevi meglio nelle realtà di questi luoghi.
Vi ritroverete così ad attraversare vigneti e piccoli borghi, uno più caratteristico dell’altro.
Una delle tante peculiarità e ricchezze di questo territorio è infatti la massiccia presenza di borghi medievali, castelli, rocche e dimore patrizie.
Visitarli tutti vi permetterà di affrontare un tour emozionante e interessante, che vi porterà alla scoperta di questi luoghi!
Avete la nostra parola! 😉
2. L’itinerario di bimboinspalla.
In questo post vogliamo proprio proporvi un itinerario che vi porti alla scoperta di questo straordinario territorio.
Come ogni cosa di cui vi parliamo, anche questo percorso è stato testato direttamente da noi di bimboinspalla!
Insomma è assolutamente a prova di Michele!(e quindi di bambino) 😉
Ovviamente l’ordine con cui vi presentiamo le tappe dell’itinerario è puramente indicativo.
Siete, come sempre, liberissimi di scegliere voi come organizzare la vostra esperienza nell’Oltrepò Pavese.
Bene… non vi resta che mettervi comodi per partire con noi alla scoperta dell’ Oltrepò Pavese.
Ecco le nostre tappe:
- Montalto Pavese, situato nella valle del torrente Ghiaia.
Questo caratteristico borgo è stata la prima tappa del nostro itinerario.
Per la sua posizione dominante sulle prime colline sopra Casteggio e per la sua produzione vinicola viene chiamato “La Regina dell’Oltrepò Pavese”.
Il borgo è dominato da un bellissimo castello cinquecentesco, purtroppo non visitabile perché residenza privata.
Tutto intorno si estende il bosco del castello e gli immensi vigneti, sempre proprietà del castello.
L’esempio di Montalto Pavese con tutte le sue pertinenze ci può dare un piccolo assaggio di quella che in passato era la vita in un castello.
C’è poi una curiosità che ci ha molto colpito: a maggio nei terreni attorno al castello si procede alla raccolta di particolari bacche che poi vengono utilizzate per decorare le ghirlande con cui tutti noi abbelliamo le nostre case durante il periodo natalizio.
Quindi d’ora in poi quando posizionerete una di queste ghirlande provate a pensare che forse le sue belle bacche rosse arrivano proprio da questo piccolo borgo della provincia di Pavia.
Prima di andar via da Montalto Pavese è d’obbligo una sosta al belvedere da cui si può ammirare (e fotografare) in tutta la sua bellezza il paesaggio circostante. 🙂 - Montesegale, nell’alta collina dell’Oltrepò Pavese. Anche questo borgo è caratterizzato dalla presenza di un bellissimo castello (questa volta trecentesco), in parte visitabile e in parte adibito a residenza privata.
Nei locali aperti al pubblico è allestito il Museo di Arte Contemporanea dove vengono ospitati mostre ed eventi culturali.
Michele ci ha deliziato con una delle sue rumorose visite guidate! 🙂
La visita al castello è molto suggestiva, anche perché gli edifici si trovano all’interno di una cinta fortificata.
Da qui lo sguardo può spaziare sull’intera Valle Ardivestra: un vero spettacolo! 🙂
A Montesegale inoltre è attiva un’importante società di arcieri e ai piedi del castello vi è un bellissimo campo attrezzato di tiro con l’arco.
Qui il simpaticissimo Giancarlo è sempre disponibile a fare delle lezioni di prova.
Vi consigliamo di andare a trovarlo perché vi divertirete sicuramente e trascorrerete delle piacevoli ore, praticando uno sport veramente interessante e originale.
Prima di lasciar Montesegale bisogna fare assolutamente un salto al Salumificio Magrotti per degustare il buonissimo Salame di Varzi, un prodotto D.O.P. tutelato da un Consorzio che comprende 13 produttori che si possono fregiare della Denominazione di Origine Protetta.
Montesegale è inoltre una delle Comunità Ospitali dell’Associazione Nazionale “Borghi Autentici” e per visitarla al meglio potete contare su Marina, la tutor dell’Ospite. - Fortunago con le sue belle casette di pietra.
Questo borgo si trova a pochi chilometri di distanza da Montesegale e aderisce all’Associazione Nazione “Borghi più belli d’Italia“.
Vi consigliamo di lasciare l’auto all’ingresso del centro storico e di concedervi una passeggiata tra le vie di questo paese sino ad arrivare in cima al colle, dove Michele ha trovato ad attenderlo un bellissimo parco giochi! 🙂
Anche qui, nonostante i gridolini di gioia di Michele, si respira pace e serenità.
Il verde del prato e i colori sgargianti dei fiori rendono tutto molto piacevole.
Una volta in cima vi consigliamo di visitare la chiesa di San Giorgio, le cui forme attuali si devono ad una ricostruzione avvenuta nel 1609.
Le prime testimonianze documentarie di questa chiesa risalgono però al 1341.
Di questo primo edificio, più piccolo, sono ancora visibili alcuni resti nella zona presbiteriale e nella sacristia.
Vicino alla chiesa di San Giorgio, e proprio di fronte al parco giochi, c’è il Municipio, ricavato da un’antica casa-forte.
Quello che colpisce di questo borgo è la generale armonia che invade il tutto: pietre, fiori, legno sono in perfetta sintonia con la natura che li circonda.
Sarà che l’abbiamo visitato in un bel pomeriggio di luglio ma a noi è sembrato di passeggiare dentro un quadro! 🙂 - La bellissima Certosa di Pavia.
Concludiamo il nostro itinerario con una tappa obbligata a questo splendido monumento.
Tra i tanti motivi per andare a vedere la Certosa di Pavia c’è sicuramente la possibilità di effettuare la visita guidata con uno dei monaci cistercensi che vi risiedono attualmente: a noi ne è capitato uno simpaticissimo!
Il maestoso monumento trecentesco voluto da Giangaleazzo Visconti, duca di Milano, è un tripudio di bellezza.
Ogni angolo è decorato e niente è lasciato al caso.
Vi sfido a trovare un angolino che non sia decorato! 😉
Gli occhi non sapranno dove posarsi per paura di perdere qualche dettaglio!
Ammirando questo straordinario complesso architettonico non si può non pensare all’esercito di architetti, ingegneri, operai, scalpellini, pittori e scultori che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Dopo aver posato la prima pietra, che porta la data del 27 agosto 1396, ci vollero ben due secoli per portare a compimento quest’opera.
Il progetto fu portato a termine dagli Sforza che succedettero ai Visconti nel governo del ducato.
Ritengo proprio che la Certosa di Pavia sia il modo migliore per concludere quest’itinerario nell’Oltrepò Pavese.
Perché visitare l’Oltrepò Pavese con i bambini.
Come anticipavo l’Oltrepò Pavese è un territorio adatta per i viaggi in famiglia.
Offre infatti attrazioni e servizi per ogni componente della family.
Tra le tante attività da condividere c’è sicuramente il tiro con l’arco e andare a spasso per i meravigliosi borghi che costellano questo territorio.
Per non parlare dell’enogastronomia, che saprà soddisfare tutti i gusti (anche quelli più esigenti).
I più piccoli avranno occasione di trascorrere molto tempo all’aria aperta e in diversi borghi troveranno anche graziosi parchi giochi per divertirsi e staccare un po’ dallo stress del viaggio.
Da non sottovalutare che saranno sempre a contatto con la bellezza e questo, come diciamo sempre, è un ottimo motivo per visitare un territorio. 😉
Informazioni utili per visitare l’Oltrepò Pavese.
Noi abbiamo realizzato un itinerario on the road e ve lo consigliamo vivamente perché in questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio i borghi e le persone che vivono in questi luoghi.
Il nostro viaggio nell‘Oltrepò Pavese infatti ci ha permesso di conoscere persone fantastiche che nel loro piccolo, quotidianamente, si sforzano per promuovere questo territorio e tramandarne le tradizione.
Dove dormire.
Per le nostre “pause sonno” abbiamo dormito in due borghi differenti, ma sempre in B&B.
La prima notte abbiamo fatto sosta a Montalto Pavese nel B&B Il Pozzo, gestito dalla simpaticissima Tiziana (provetta pasticcera) e da suo marito.
La seconda notte invece abbiamo dormito a Certosa di Pavia, a due passi dalla bellissima Certosa, nel B&B Dragonfly, gestito da Giovanni e Cristina, che si è decisamente e perdutamente innamorata di Michele (come darle torto). 😉
Entrambe le location si sono rivelate molto adatte per le esigenze di una famiglia come noi!
Quindi ci sentiamo di consigliarvele! 😉
Vi è piaciuto il post?
Avete mai visitato l’Oltrepò Pavese?
Perché non ci raccontate la vostra esperienza?
Vi aspettiamo nei commenti. 🙂


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