
Castello del Buonconsiglio: tra passato e presente!
Qualora decidiate di visitare la bellissima Trento (durante il periodo natalizio ci sono i meravigliosi mercatini) il vostro itinerario non potrà escludere una tappa al maestoso Castello del Buonconsiglio.
Ovviamente il nostro consiglio spassionato deriva da un’esperienza diretta: quest’estate infatti abbiamo avuto modo di visitare questo straordinario monumento e ne siamo rimasti incantati.
Nel post vi raccontiamo la nostra esperienza di visita, cosa ci è piaciuto maggiormente e le curiosità che più ci hanno più colpito! 😉

Il Castello del Buonconsiglio.
Innanzitutto dobbiamo precisare che questo monumento è un punto fermo della storia di Trento.
Sin dalle sue origini, che affondano nel lontano XIII secolo, è stato nel contempo testimone e protagonista della storia della città.
Il succedersi dei secoli è ben visibile nella stessa fisionomia di questo monumento.
Il Castello attuale è infatti il frutto di numerosi e successivi interventi che hanno lasciato un segno indelebile nelle mura e nella pianta di questo edificio.
La parte più antica è il cosiddetto Castelvecchio, risalente per l’appunto alla prima metà del XIII secolo. Nella sua struttura è ben chiara la funzione originaria di quest’edificio!
Il Castello del Buonconsiglio nasce infatti come fortificazione: la mole massiccia, la facciata molto lineare, la presenza di feritoie sono un chiaro indizio della sua funzione difensiva.
Col passare del tempo però l’edificio si trasformo lentamente fino ad assumere il carattere di una vera e propria residenza privata.
Vi avevamo già detto che il Castello del Buonconsiglio è il più vasto e importante complesso monumentale del Trentino Alto Adige e uno dei più grandi complessi fortificati delle Alpi?
No!… Bene, ve lo abbiamo detto ora! 😉
bimboinspalla al Castello del Buonconsiglio.
Abbiamo visitato il Castello in una calda giornata di luglio, durante le nostre vacanze estive.
Per goderci appieno Trento e la visita al suo Castello abbiamo deciso di arrivarci a piedi (e in passeggino), percorrendo le bellissime vie del centro storico della città.
La nostra decisione si è rivelata la scelta più giusta perché ci ha permesso di godere appieno della bellezza e della tranquillità che solo queste vie sanno offrire.
Ovunque è un tripudio di affreschi e decorazioni! 🙂
Per le vie di Trento, nei palazzi e nelle piazze, si può ammirare una perfetta fusione tra epoche differenti.
Una gioia per gli occhi, soprattutto se sono quelli di una storica dell’arte! 🙂
Passo dopo passo può capitare di ritrovarsi nella centralissima e modernissima piazza Cesare Battisti e scoprire che sotto di noi, a qualche metro di profondità, si possono ammirare le rovine dell’antica Tridentum, fondata dai romani nel I secolo a. C. (visitarla è uno dei motivi per cui ritorneremo in questa città)! 😉
Raggiungere il Castello da piazza Duomo (semplicemente meravigliosa) è facilissimo e vi consigliamo vivamente di concedervi questa passeggiata per le vie della città. Non ve ne pentirete! 😉
1. Visita al Castello del Buonconsiglio.

Il percorso di visita inizia proprio dalla parte più antica del Castello, il cosiddetto Castelvecchio, dominato dalla mole della possente Torre Cilindrica.
Nota da mamma: vi consigliamo di lasciare il passeggino presso il bookshop perché ci saranno numerose scalinate e stretti passaggi da affrontare! Ma sarà molto bello vedere i piccoli visitatori camminare per le grandi sale di questo Castello, meravigliati dei colori e dei “bimbini” dipinti (quando Michele parla di “bimbini” si riferisce alla macrocategoria “genere umano”. Per lui siamo tutti un po’ bambini!). 😉
Per me è stato straordinario scoprire quanti tesori dell’arte medievale sono custoditi in questa parte del monumento.
In realtà. io non mi sarei mai mossa da lì.
Mi bastavano già le prime sale al pian terreno, ma una delle guide mi ha convinto che procedendo nella visita avrei trovato altri tesori straordinari.
Aveva pienamente ragione! 🙂
Per arrivare ai piani superiori bisogna attraversare il bellissimo e affrescatissimo cortile interno, caratterizzato da un loggiato composto di tre ordini sovrapposti.
Cortile e loggiato risalgono a un intervento quattrocentesco voluto dal principe vescovo Giovanni Hinderbach, colui il quale commissionò una serie di lavori che permisero di far arrivare l’acqua al castello (evento e miglioria talmente importante da meritare una solenne iscrizione a futura memoria). 😉
A questo punto rimarrete senza fiato (come è successo a noi) nell’ammirare la città di Trento dall’alto, da una postazione privilegiata e bellissima: la “loggia veneziana”.
Qui abbiamo sostato in attesa di poter ammirare dal vivo il famosissimo “Ciclo dei Mesi”.
Per far passare il tempo senza annoiarci (la noia quando si ha un bimbo è assolutamente vietata) abbiamo giocato con papà Paolo a chi riconosceva più monumenti di Trento.
Non mi ricordo chi ha vinto la sfida: sicuramente io e Michele! 😉
Per arrivare alla Torre dell’Aquila e poter ammirare gli affreschi medievali dovrete seguire un preciso percorso che attraversa bellissime sale (dove abbiamo ammirato straordinari e giganteschi esempi di stufe maiolicate) e camminamenti.
Una volta arrivati davanti al suo ingresso verrete muniti di “audioguide” con la spiegazione del ciclo di affreschi.

Al suo interno sarete catapultati in un’altra epoca, in un mondo fatto di danze, musica, feste (per i nobili), ma anche di duro lavoro (per il popolo).
Il “Ciclo dei Mesi” rappresenta un documento eccezionale sia per la qualità dell’esecuzione, sia per lo stato di conservazione, sia perché testimonia con precisione la vita economica e sociale del Trentino (e non solo) a cavallo tra XIV se XV secolo.
È fantastico notare con quale attenzione siano definiti i particolari del paesaggio e come esso cambi di stagione in stagione.
È bellissimo ammirare i dettagli delle vesti e la precisione messa dall’artista nel raffigurare le diverse attività che impegnano i protagonisti del “Ciclo” mese dopo mese.
A commissionare quest’opera straordinaria fu il vescovo Giorgio di Liechtenstein, che sul finire del ‘300 volle trasformare questa torre in un ambiente privato, dedicato solo a lui.
Cosa darei per avere una stanza così tutta per me! 😉
Specifico che da quando sono mamma darei qualsiasi cosa per avere semplicemente una stanza tutta per me! 🙂
La visita al Castello continua nelle aree più recenti: il Magno Palazzo, costruito a partire dal 1528; la Giunta Albertiana, risalente alla seconda metà del XVII secolo.
Ognuna di queste aree custodisce ambienti straordinari.
La visita al Castello non può finire senza un salto al Refettorio, con i bellissimi affreschi nel soffitto, e alla Cantina, dove sono conservate ancora le botti in legno. Se poi volete calarvi appieno nell’atmosfera del Castello, consigliamo un caffettino nel bar, sito proprio all’ingresso di questa parte del monumento. 🙂
2. La figura di Cesare Battisti.
La visita al Castello ci ha arricchito tantissimo anche perché ci ha permesso, oltre che ammirare un monumento così interessante, di conoscere meglio una parte assai importante della nostra storia recente.
In diversi ambienti del Castello infatti era allestita la mostra su Cesare Battisti, figura di spicco nelle vicende della Prima Guerra Mondiale.
Sala dopo sala abbiamo potuto approfondire meglio la figura di questo personaggio, conosciuto scolasticamente perché patriota italiano cui vengono dedicate vie e piazze.
Abbiamo così avuto modo di scoprire che Cesare Battisti, nato a Trento il 4 febbraio 1875, oltre ad aver combattuto per i propri ideali fino a trovare la morte proprio nel Cortile del Castello del Buonconsiglio, fu un uomo all’avanguardia per i suoi tempi.
Spinto da uno spirito e da una curiosità straordinaria si confrontò con le tematiche più differenti: fu geografo, giornalista, politico. A lui si devono le prime guide turistiche su Trento e il Trentino. Un uomo sicuramente molto interessante. Impegnato sino alla fine nel combattere contro gli austriaci (sebbene lui fosse austriaco) per l’annessione del Trentino all’Italia.

È proprio tra le mura del Castello che il Battisti venne imprigionato, giudicato, condannato e giustiziato.
Nella “Stua della Famea”, una delle sale del Magno Palazzo, si riunì il tribunale che lo processò e condannò.
Quella che era nata come sala da pranzo della famiglia divenne infatti nel corso della Prima Guerra Mondiale il luogo dove gli austriaci giudicavano i loro prigionieri.
Invece quella che un tempo era la loggia che si affacciava sul giardino del Magno Palazzo venne chiusa e trasformata in prigioni (ancora visitabili).
Qui Cesare Battisti e i suoi compagni di prigionia (Filzi e Chiesa) attesero l’ora dell’esecuzione.
Quest’ultima avvenne nel fossato retrostante la chiesa, ancora visitabile.
Le vicende del Battisti e dei suoi compagni ci hanno lasciato molto colpiti, scoprire quanto articolata sia la figura di quest’uomo, così poco conosciuto, è stato molto interessante. Quest’aspetto ha interessato soprattutto papà Paolo, da sempre affascinato dalle biografie dei personaggi storici.
Informazioni utili per visitare il Castello del Buonconsiglio.
Se con il nostro post vi abbiamo fatto venir voglia di visitare il Castello del Buonconsiglio potete trovare tutte il informazioni utili alla visita nel sito ufficiale.
Ricordiamo inoltre che sono previsti biglietti agevolati per le famiglie e che i possessori della Trentino Guest Card usufruiscono dell’ingresso gratuito al monumento.
Per i piccoli visitatori è disponibile un’area dove avranno a disposizione tavoli, sedie, carta e pastelli per riprodurre il “Ciclo dei Mesi”.
Avrei voluto farlo anche io ma ero troppo grande! 😉
Non ci resta che augurarvi una buona visita! 🙂


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