
Sa die de sa Sardigna: la festa del popolo sardo (spiegata a Michele).
Il 28 aprile, qui da noi in Sardegna, si è festeggiata una ricorrenza particolare, conosciuta dai più solo di nome e particolarmente apprezzata dai ragazzi perché le scuole sono chiuse. 😉
In realtà, come ho potuto verificare di persona, in pochi sanno il vero significato di questa ricorrenza e il perché, per festeggiare l’identità del popolo sardo, è stata scelta proprio la data del 28 aprile.
Questa considerazione, e la voglia di rispondere a una curiosità di Michele, mi hanno fatto venir in mente un nuovo post, questo post, in cui vi racconto il significato de Sa die de sa Sardigna e a quale avvenimento storico fa riferimento la data del 28 aprile.
E allora vi va di scoprirlo insieme a me e Michele?
Cosa si celebra con Sa die de sa Sardigna.
Sinteticamente posso affermare che Sa die de Sa Sardigna è la festa del popolo sardo, istituita nel 1993 dal Consiglio regionale della Sardegna con la L.R. 44/1993.
E’ conosciuta anche con la denominazione di “Giornata del popolo sardo”.
In pratica, con questa ricorrenza si vuole ricordare e celebrare l’orgoglio e l’identità del popolo sardo.
Adesso però è d’obbligo la domanda: “perché si è scelta per questa festa la data del 28 aprile?”. ⁉️
Come spesso accade, a dare una risposta a questa domanda ci aiuta la storia.
E allora, ti racconto un po’ la vicenda storica che ha “ispirato” questa festa regionale.

Era il 28 aprile 1794…
quando a Cagliari si alzò una sommossa che portò alla cacciata dalla città di tutti i funzionari piemontesi (la Sardegna era passata sotto il controllo dei Savoia nel 1720), compreso il viceré Vincenzo Balbiano.
La premessa a quest’atto di ribellione fu il rifiuto da parte della corte sabauda di accettare le richieste presentate dai rappresentanti dell’Isola.
In pratica i sardi chiedevano che fosse riservata loro una parte degli impieghi civili e militari e una maggiore autonomia in seno alle decisioni di carattere locale.
Al rifiuto del governo piemontese, la borghesia cagliaritana e tutta la popolazione diede vita a una vera e propria insurrezione che presto si diffuse su l’intero territorio regionale.
I motivi della ribellione.
Il malcontento dei sardi andava ben oltre il rifiuto del governo piemontese di cui ho parlato prima.
Poco tempo prima la Sardegna era stata coinvolta nella guerra della Francia rivoluzionaria contro gli Stati Europei, e quindi anche contro il Piemonte.
Nel 1793 una flotta francese aveva tentato di occupare l’Isola, ma i Sardi opposero una violenta resistenza, in difesa della loro terra e anche dei Piemontesi.
Poiché con quest’atto i sardi avevano in qualche modo affermato la loro fedeltà ai Savoia, ci si aspettava un qualche riconoscimento da parte di questi ultimi.
Ma queste speranze vennero ben presto disattese. La micia che fece scoppiare tutto fu l’arresto ordinato dal viceré di due capi del partito patriottico, gli avvocati cagliaritani Vincenzo Cabras ed Efisio Pintor.
Succedeva proprio il 28 aprile 1794…
Sa die e sa Sardigna ai tempi del Coronavirus…
Solitamente si organizzano diverse manifestazioni culturali in onore de Sa die de sa Sardigna con lo scopo di ricordare e celebrare il senso di questa ricorrenza, ovvero sentirsi orgogliosamente sardi perché consapevoli della propria storia.
E’ ormai due anni che anche Sa die de sa Sardignia si è dovuta sottomettere alla violenza del virus che da tempo condiziona le nostre esistenze.
Ma, anche se limitati nei movimenti, in molti hanno reso onore alla Giornata del popolo sardo e alla nostra identità. 🤩
In questo, ancora una volta, è stata d’aiuto la tecnologia e, soprattutto, i social.
Sono numerose le iniziative dedicate a Sa die de sa Sardigna e, per fare un po’ la cattivella, penso che siano state più partecipate queste che quelle “dal vivo” organizzate negli anni precedenti. 😈

Il mio piccolo post vuole essere un contributo alla divulgazione della conoscenza del significato che sta dietro quel “non andare a scuola” o “al non andare a lavoro”.
Perché sono sempre più convinta che solo sapendo chi siamo veramente possiamo migliorare il nostro futuro.
Ecco perché racconto la nostra storia e le nostre tradizioni a Michele…
Concludendo…
Ti voglio chiedere se conoscevi il significato e l’evento storico che sta dietro Sa die de sa Sardigna.
E (questa è per i non sardi) se nella vostra regione c’è qualche festa regionale dedicata alla vostra identità.
Sarei curiosa di saperne di più, quindi aspetto i vostri racconti nei commenti. 😊
Ah… sono anche curiosa di sapere come avete trascorso questo particolare 28 aprile. 😃
Al prossimo post! 😘
Ti suggerisco qualche link…
Il Carnevale in Sardegna: una misteriosa storia da raccontare.
La Preistoria della Sardegna: il libro che la racconta ai bambini!

