
Back to Sardinia: un libro (e un viaggio) sulla tracce di Lawrence.
100 anni dopo dal viaggio di Lawrence in Sardegna e dalla pubblicazione del suo “Mare e Sardegna”, 9 autori sardi si sono “riuniti” nelle pagine di un libro con l’intento di ripercorrere (e raccontare) lo stesso itinerario realizzato nel 1921 dallo scrittore inglese e da sua moglie.
Il libro ha un titolo evocativo “Back to Sardinia – sulle tracce di D. H. Lawrence” e nelle intenzioni dei suoi curatori, Rossana Copez e Giovanni Follesa, vuole raccontare la realtà vista e narrata da Lawrence con gli occhi degli scrittori/viaggiatori moderni.
Quella che ne viene fuori è una realtà sicuramente diversa, modificata nel tempo, e non sempre migliore di quella di 100 anni fa.
Direi proprio che leggendo i racconti di questi scrittori sembra quasi che le paure e le riflessioni di Lawrence sul destino dei sardi e della loro identità fossero alquanto premonitrici.
Back to Sardinia. Il libro
9 autori per 9 giorni.
Sicuramente il 9 è il numero magico di questo libro.
Lawrence restò in Sardegna 9 giorni, durante i quali non stette mai fermo, percorrendo l’Isola da Sud a Nord.
Era il 1921.
Cento anni dopo, Rossana Copez e Giovanni Follesa hanno l’idea di chiamare 9 scrittori e di affidare a ciascuno il racconto di un giorno, cioè di una tappa, di questo viaggio in Sardegna.
Ovviamente per farlo devono ripercorrere questo itinerario e guardare “fuori dal finestrino” come, 100 anni prima, aveva fatto lo scrittore inglese.
Sguardo attento e osservazioni acute.
Nessuna voglia di addolcire o inasprire il racconto, e quindi la realtà che viene descritta.
Gli autori scelti per quest’impresa sono Fabrizio Demaria, Gianni Zanata, Giulia Clarkson, Giuseppe Corongiu, Andrea Atzori, Tonino Oppes, Emanuele Cioglia, Antonello Pellegrino e Giovanni Fancello.
A ognuno di loro è stato affidato un racconto e ciascuno ha contribuito con la propria scrittura e il proprio punto di vista a ripercorrere – con le pagine di un libro – un viaggio realizzato 100 anni fa.
Sono cambiati i tempi e i modi di viaggiare, ma il viaggiatore vero, quello curioso e “goloso” di sapere, quello che non giudica ma osserva attentamente, non cambia mai.
Perché consiglio di leggere Back to Sardinia.
Innanzitutto per la curiosità di ripercorrere i passi di Lawrence e vedere come la Sardegna (e i sardi) sono cambiati in questi ultimi cento anni.
Ma non solo…
Per ritrovare luoghi, esperienze e modi di viaggiare a cui noi siamo abituati.
Per scoprirne di nuovi.
Per vedere come il nostro modo di concepire e percepire un viaggio e la destinazione sia molto diverso da 100 anni fa.
Per constatare come alcune cose non siano assolutamente cambiate.
Come la lentezza dei nostri treni o l’inadeguatezza della rete ferroviaria e delle vie di comunicazione sarde, soprattutto quelle dell’interno.
Questo libro è si un viaggio sulle tracce di D. H. Lawrence, ma è anche un percorso per riscoprire (o scoprire) noi stessi, come viaggiatori e come sardi.

Concludendo…
Devo dire che a me l’idea stessa del libro e del voler “rivivere” e “rivedere” (perché – come viene detto nella sua introduzione – gli occhi in un viaggio sono essenziali) l’itinerario di “Mare e Sardegna” è piaciuta molto.
Il libro poi si legge in maniera veloce e scorrevole.
E’ proprio un libro da portar con sè durante un viaggio.
Magari un viaggio sulle tracce di Lawrence in Sardegna.
Magari accoppiato all’originale “Mare e Sardegna”.
Che dici, ti ho dato un’idea?
Scrivimi nei commenti se hai letto già questo libro o se conoscevi solo quello di Lawrence!
A presto!
Ti suggerisco qualche link…
Mare e Sardegna: racconto di un viaggio e di un’isola
Trenino Verde Mandas – Laconi: sulle tracce di Lawrence (100 anni dopo)!

