
Rapidum: alla scoperta della Sardegna romana!
Questa volta vi voglio parlare di Rapidum, un romanzo storico che ha la particolarità di essere ambientato in Sardegna, più precisamente nel II secolo d. C.: quando l’isola era sotto il controllo dell’Impero Romano guidato da Adriano (117-138 d. C.).
In realtà Rapidum è il nome di una fortezza costruita nel 122 d. C. dalla Cohors II Sardorum, un’unità militare costituita esclusivamente da soldati sardi. A questi militari fu assegnato l’incarico di presidiare una zona della Mauretania, nell’Africa Settentrionale, resa particolarmente pericolosa dalla presenza della popolazione ribelle dei Mauri. È emblematico del forte legame che univa la Sardegna all’Impero Romano che un ruolo così delicato sia stato affidato proprio a soldati sardi.
Le vicende del romanzo, come suggerisce lo stesso titolo, ruotano attorno a questo avvenimento realmente accaduto. Ancora oggi, in Algeria, esistono le rovine dell’antica Rapidum.
Mi sento di consigliare questo libro perché oltre a essere scritto bene, penso sia un modo più divertente (odio definirlo “leggero”) per conoscere la storia della Sardegna e, in particolare, il ruolo che i nostri avi hanno giocato nel grande scacchiere politico e militare dell’Impero di Roma.
La trama intreccia alla perfezione i fatti storici, ripresi con incredibile veridicità, e le vicende di fantasia. L’autore, Vindice Lecis, è riuscito a creare in questo modo una vicenda verosimile, all’interno della quale personaggi realmente esistiti (primo fra tutti l’imperatore Adriano) si incontrano, e si scontrano, con quelli frutto di fantasia.
La narrazione prende il via da un intrigo e si sviluppa coinvolgendo sempre più personaggi in un ritmo così veloce che mi ha costretto a leggere il libro nel minor tempo possibile (considerando sempre il tempo con la misura di una mamma).
Rapidum dà la possibilità al lettore di avere uno spaccato della vita quotidiana nella Sardegna romana, durante un campagna militare e all’interno del forte. Pagina dopo pagina si rimane coinvolti dalle diverse vicende (tutte concatenate tra loro) e, quasi inconsapevolmente, si apprendono nozioni di storia romana che altrimenti sarebbe molto più difficile assimilare. Per questo motivo consiglio la lettura di questo libro anche ai ragazzi.
Per chi, come me, non è proprio pratico di storia romana e di termini tecnici, al termine del libro l’autore ha inserito un glossario che spiega tutte le parole latine utilizzate nel racconto.
Da viaggiatrice posso dirvi che leggere Rapidum è stato molto utile anche perché mi ha fornito qualche spunto interessante per itinerari alternativi alla scoperta di siti archeologici che testimonino quanto raccontato nelle sue pagine.
Non mi resta che augurarvi buona lettura!

