
Entos e il sogno di Gianna e Cristina!
In occasione della nostra escursione a Viddalba e Santa Maria Coghinas abbiamo visitato il laboratorio di ceramiche artistiche Entos e le due giovani proprietarie: Cristina e Gianna. La loro storia ci è talmente piaciuta che abbiamo deciso di raccontarvela!
Iniziamo col dire che le ceramiche di Entos sono molto particolari perché riprendono i modelli medievali e rinascimentali. Alcuni oggetti poi sono dei veri e proprio omaggi all’architettura romanica e gotica (cosa che, lo ammetto, ha da subito attirato la mia attenzione).
Sono venuta a conoscenza di questo laboratorio per caso, navigando su internet alla ricerca di luoghi insoliti in Sardegna, e la parolina magica “medievale” ha fatto subito drizzare le mie antennine, così ho immediatamente preso contatto con il laboratorio Entos e mi sono accordata per un appuntamento. La visita al laboratorio è stata l’occasione per un escursione molto bella alla quale abbiamo già dedicato un post (https://bimboinspalla.com/index.php/2016/02/15/i-tesori-di-viddalba-e-santa-maria-coghinas/)!
Arrivati al laboratorio, che è proprio nella via principale di Santa Maria Coghinas, la prima cosa che ci ha colpito sono stati i colori delle ceramiche: sembrava di stare dentro un arcobaleno! Ma il bello doveva ancora arrivare perché quando Gianna e Cristina hanno iniziato a raccontarci la loro storia ho capito di essere di fronte a due persone speciali, di quelle a cui brillano gli occhi quando ti parlano del loro progetto e delle difficoltà che devono superare per portarlo avanti. Se dovessi descrivere Gianna e Cristina con due parole userei sicuramente tenaci e allegre. Indubbiamente ho provato subito una forte affinità con entrambe: ho sempre avuto un debole per le persone (in particolar modo le donne) che non arretrano davanti alle sfide, non si scoraggiano e cercano sempre una soluzione alternativa. Mi sono ritrovata nella loro storia e forse è per questo che ho deciso di raccontarvela! Anche Michele si è sentito subito a suo agio tanto che ha deciso di concederci un po’ di tregua e si è addormentato così che noi abbiamo potuto tranquillamente chiacchierare.
Gianna e Cristina sono due archeologhe, specializzate in archeologia medievale. La ceramica è stata per lungo tempo il loro pane quotidiano poiché nei cantieri di scavo è forse uno dei materiali più rinvenuti. Per questo motivo quando hanno capito che “non si vive di solo scavo” la scelta di dedicarsi a quest’arte è stata quasi naturale. Certo non sono mancati i dubbi e le perplessità ma l’idea le stuzzicava a tal punto da decidersi di mettersi in gioco. Hanno studiato perché realizzare la ceramica non è una cosa semplice. Sono andate fuori dalla Sardegna per frequentare dei corsi specifici a Montelupo Fiorentino (una delle patrie storiche dalle produzione ceramica). Insomma a questo progetto hanno dedicato tempo, fatica, denaro e speranze! Una volta rientrate hanno deciso di mettersi in proprio ed è nata così Entos Ceramiche Artistiche, inaugurata ufficialmente agli inizi del dicembre 2011.
Non hanno mai dimenticato però il loro primo amore ovvero l’archeologia. Oltre a dedicarsi alla produzione di ceramiche, Gianna e Cristina continuano infatti a offrire servizi culturali a enti, associazioni e privati: realizzano, ad esempio, laboratori di archeologia sperimentale o si occupano della progettazione di mostre tematiche. In questo modo cercano di unire le loro due passioni: archeologia e ceramica!
L’apertura del laboratorio è stato solo un traguardo del loro progetto, di certo uno dei più importanti ma sicuramente non l’ultimo. Mentre parlavamo delle speranze per il futuro siamo state interrotte da Michele (il periodo di pausa era concluso!). Per l’incolumità di Entolo (il gatto del laboratorio) abbiamo cercato di distrarre il piccolino di casa con un tour del laboratorio, durante il quale Gianna e Cristina ci hanno spiegato le varie fasi di produzione della ceramica. È stato molto interessante e istruttivo vedere come nascono questi oggetti.
Ci siamo salutati con la promessa di rivederci presto e sarà sicuramente così (anche perché presa dal discorso mi sono dimenticata di visitare la vicina chiesa romanica di Santa Maria delle Grazie).
Se desiderate avere maggiori informazioni su Entos potete fare riferimento al sito www.entos.it.


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